Potevo vedere il mondo dall'alto, una prospettiva che gli esseri inferiori neppure immaginano. Dal nulla creai la terra, l'acqua e la vita. Feci in modo che potessero prosperare, che potessero moltiplicarsi. Volevo vedere il loro creato, le loro meraviglie: chissà come si sarebbero evoluti, negli anni. Già immaginai società avanzate, efficienti e unite sotto un unica bandiera. Scultura, religione, relazioni sociali: avrebbero fatto meraviglie, già lo so.
Poi mia madre mi chiamò, per dirmi che era pronto in tavola, e abbandonai al suo destino la mia piccola colonia di formiche. Nello stesso momento, una di loro guardò verso il cielo e, domandandosi chi fosse l'entità dietro alla creazione del suo mondo, elaborò il concetto di Dio.