Personaggi affascinanti alle prese con acconciature impeccabili, vestitini all'ultimo grido e sguardi ammalianti. Insomma, come si suol dire, "il fascino del male"...in senso letterale.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Il capitano
della S.T.A.R.S. si muoveva con passo lento e sicuro lungo il
corridoio. Aveva appena terminato di illustrare una missione ai suoi
ragazzi e ora aveva solo voglia di rilassarsi un po’. Svoltato un
angolo incrociò per caso due agenti del Dipartimento
impegnate a fotocopiare alcuni documenti. Wesker le salutò
appena con un cenno del capo. Non
l’avesse mai fatto. Le due prima
scattarono sull’attenti, poi risposero al saluto esclamando
in coro “Buongiorno signore!” sfoggiando il loro
miglior sorriso senza curarsi della fotocopiatrice che, abbandonata a
se stessa, aveva iniziato a spargere a terra i fogli stampati senza
ritegno. Wesker fece per fargli notare il problema ma si
bloccò quasi atterrito dai loro sguardi luccicanti di
bramosia. Quindi, senza trattenersi un secondo di più,
raggiunse rapidamente l’area relax. Assicuratosi che fosse
vuota si chiuse la porta alle spalle. Si prese una tazza di
caffè nero e si sedette sospirando per l’accaduto.
Non era la prima volta che le donne del Dipartimento si comportavano in
modo strano in sua presenza e la cosa lo irritava alquanto. Chi
credevano di essere per ostentare tanta sfacciataggine? Lui non era
mica un uomo qualunque, non aveva tempo da perdere con simili
civetterie! Era un uomo di scienza, lui, destinato a cambiare il mondo,
ad assoggettarlo al suo volere. Lui, si...Lui era destinato a diventare
un Dio! Nessuno avrebbe mai più osato incrociare il suo
sguardo...nessuno! Forse, più avanti, avrebbe concesso a
qualcuna la grazia e l’onore di stare al suo fianco come una
Dea...o forse no. Ci avrebbe pensato in seguito. Queste
riflessioni sul suo prossimo futuro gli fecero incurvare le labbra in
qualcosa di vagamente simile ad un sorriso mentre si passava una mano
tra i capelli perfettamente lisciati all’indietro. Prese un
sorso di caffè chinando leggermente il capo in avanti.
Quando si raddrizzò per poco la bevanda non gli
andò di traverso: tre poliziotte, arrivate chissà
quando e chissà come, stavano degustando il loro the
aspirandolo rumorosamente con una cannuccia mentre lo fissavano con
aria sognante. Maledizione!
Note
dell'Autrice: Allora...Nella
mia testa la scena descritta era piuttosto divertente ma non sono poi
così sicura del risultato scritto dato che non scrivo mai
commedie e simili. Spero di essere riuscita a strapparvi almeno un
sorriso (se non una risata vera e propria!). Comunque...Il
primo personaggio doveva assolutamente essere
lui.
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