Depression.


Voi sapete cos'è la depressione?
No, non è una cazzo di parola che si usa tanto per, è una cosa seria.
Forse non tantissimo seria, ma seria.
Non so di preciso se sono clinicamente depressa ma sicuramente ci sono vicina.
È iniziato due anni fa, quando è morta una persona a me cara.
Sono stata male.
Ma male che avevo paura di avere una malattia grave.
Male che ho fatto più visite quell'anno che in tutta la mia vita (e prima non ne avevo fatte poche).
Ho rischiato la bocciatura, ho avuto il culo di essere rimandata e di aver passato gli esami di riparazione.
Poi ho cambiato scuola.
Cazzata.
Enorme, cazzata.
Il 23 febbraio, dopo che già da gennaio andavo poco, è stato il mio ultimo giorno di scuola.
Lo scientifico non è fatto per me, tra meno di cinquanta giorni farò gli esami per passare a scienze sociali.
Ma, ovviamente, sono stata bocciata.
Ci sono ricascata, nel “tunnel” della tristezza.
Giuro che poco a poco stavo meglio, ma adesso sono da capo a dodici.
Sì, vado dalla psicologa, e un po' mi aiuta, davvero.
Però ancora non sto bene, e questo incide tanto sulla mia vita.
Piango perché dovrò fare un anno in più di scuola, e mi pesa.
La notte sogno che quella persona cara persa sia ancora viva, ed è un quasi un sollievo svegliarsi e ricordare che non c'è più, che non devi piangere di nuovo perché è morta.
Un Sollievo, capite? Capite che merda di persona sono diventata?
Ogni tanto penso di farla finita, ma non tutto insieme. Semplicemente mettermi a letto e aspettare, prima o poi morirò, no?
Sono brutta, grassa. Non mi si può vedere in faccia, giuro. Mi vergogno ad uscire di casa.
Da piccola non essere mai bocciata era il mio sogno, e invece... non mi permetto più di sognare, se devo tradire così me stessa.
La gente mi sente parlare di politica, ho sentito persone dire che se le altre ragazze in Italia sono come me questo paese è salvo.
STRONZATE.
Mi auguro almeno non lo pensassero veramente.
Oggi ho litigato con una cara amica per come sto diventando in questo periodo.
So già che questo litigio mi farà tutto meno che bene.
Lei è la prima, se le cose non cambiano non sarà l'ultima.
Devo essere io a voler cambiare davvero, a voler riprendermi.
Ci voglio provare, vedremo...
Intanto studio, sperando almeno di passare 'sti cazzo di esami.
Comunque alla fine ho una cosa buona, la scrittura.
Meno male che c'è lei.
Ma quanto ancora potrà salvarmi?

Scusate lo sfogo,
Francesca.