23/07/2012
5 recensioniTwenty words for two insane minds
L’aveva incrociata per la prima volta nel corridoio che portava alla Death Room. Capelli biondi, occhi dorati, altezza non molto elevata, sembrava in tutto e per tutto una donna ordinaria. Eppure appena i loro sguardi si incrociarono, i sensi di Stein si misero in allerta, come per avvertirlo da un imminente pericolo. Oppure da un’imminente attrazione.
#2 SCHIAFFO
Medusa si era voltata con l’intenzione di colpire Spirit che le aveva volutamente sfiorato il fondoschiena, mantenendo a bada l’istinto di trapassarlo con una vector arrow per non rovinare la sua copertura. La traiettoria della sua mano aperta, però, fu intercettata dalla guancia di Stein, dove rimasero ben visibili i cinque segni rossi delle dita.
-Così sono io quello che passa da pervertito- si lamentò semplicemente il professore.
#3 SPINE
Se era vero che ogni donna veniva paragonata ad un fiore, Medusa era un fiore di irte spine senza alcun petalo. Ma, dopotutto, a Stein non erano mai piaciuti i fiori.
#4 GELATO
-Qual è il tuo gusto preferito, Medusa?-
-Quello della vittoria-
-Uh, anche il mio, ma è un po’ difficile trovarlo dal gelataio. Ti va bene un cono alla vaniglia?-
#5 STREGA
Quella donna era infernale. In tutti i sensi. Sì, era una strega e sì, riusciva a far perdere il controllo alla persona più cinica di tutta la Shibusen, colui che si era definito inadatto a qualsiasi tipo di sentimento.
#6 SCOMMESSA
-È l’ultima scommessa che faccio con te, Franken Stein- sibilò Medusa, mentre usciva dall’infermeria della scuola con in testa delle simpatiche orecchie da coniglio rosa, seguita dalle risate del professore che rischiava seriamente di cadere dalla sedia.
#7 SABBIA
Medusa si era ritrovata la sabbia perfino fra i capelli quando si spazzolò davanti al grande specchio di camera sua. Quell’idiota di uno svitato l’aveva trascinata con sé, mentre scivolava sulla sabbia dorata della Death Beach.
#8 INTERESSE
Medusa trovava interessante quell’uomo, sotto certi aspetti così simile a lei. Le sarebbe dispiaciuto doverlo uccidere per portar a termine il suo piano.
#9 DIVERTIMENTO
Medusa e Stein, in realtà, si divertivano a mettere in disordine i farmaci posti in modo perfettamente simmetrico lungo gli scaffali dell’infermeria da Death the Kid, cercando poi di nascondere la propria ilarità davanti alle crisi del ragazzo.
#10 MORSO
-Non ha caldo con quella sciarpa?- le domandò Nygus.
-Mal di gola- mormorò la donna con finta voce roca, allontanandosi e tirandosi la sciarpa fin sopra il naso. Medusa avrebbe fatto pagare a Stein quel morso che le aveva procurato sul collo, la sera scorsa.
#11 SMALTO
Stein si era sempre chiesto come Medusa facesse a disegnare con tanta precisione la freccia dorata sulle sue perfette unghie laccate di nero.
#12 ZUCCHERO
Era difficile da credere, eppure le labbra di Medusa avevano lo stesso sapore dello zucchero.
#13 LIBRO
La dottoressa soppesò il libro di medicina che teneva nella mano destra, cercando di rievocare i gesti di quell’allieva che aveva fatto visita in infermeria pochi minuti prima assieme alla sua arma. Poi la donna mirò un fendente davanti a sé senza lasciare la presa sul tomo, mormorando:
-Medusa Chop!-
Sorrise. Sì, poteva tornare utile con quel maniaco di Spirit. Oppure con quello svitato…
#14 SMARRIRE
Medusa non poteva certo smarrire il suo piano originario. Si era intrufolata alla Shibusen come dottoressa solamente per poter risvegliare il Primo Kishin, non certo per concedersi a dei sentimenti frivoli come l’amore.
#15 VELENO
Il veleno di Medusa era ciò di più dolce e inebriante che Stein avesse mai assaggiato.
#16 SPECCHIO
Medusa posò una mano sulla superficie liscia e fredda del grande specchio, fissando il suo riflesso alla ricerca di qualche cambiamento. Poi si portò l’altra mano davanti al cuore. E se fosse cambiata lì, invece che all’esterno?
Pochi istanti dopo quel pensiero, il vetro cadde in frantumi.
#17 BALLO
Quando trascinò Medusa nella sala dove stavano danzando già alcune coppie, sapeva con certezza che quello sarebbe stato il primo e l’ultimo ballo assieme a quella donna.
#18 FOLLIA
Era sempre stata la follia latente in lui a spingerlo ed attrarlo verso quella donna. Stein ne ebbe la certezza appena tranciò di netto il corpo della strega con la falce. Ma se si fosse sbagliato?
#19 CICATRICE
Si sfiorò la spalla, quella dov’erano ancora visibili i segni dei denti di Medusa. Sorrise. Era come avere una parte di lei sempre con sé.
#20 SOGNO
Era stato il suo peggior incubo rivedere Medusa nel sonno, dopo essersi macchiato la pelle del suo sangue. Ma allora perché quando vide sfumare lentamente i bordi di quella figura si era sentito stringere il cuore e aveva lottato contro il suo stesso risveglio?
Forse quello era stato il suo miglior sogno, in fondo.
Angolo dell'Autrice.
Solo ora mi rendo conto di quanto sia banale e poco creativo il nome di questo spazio che ritaglio per me alla fine di ogni mia storia. Se qualcuno avesse qualche idea migliore può benissimo contattarmi, accetto qualsiasi tipo di consiglio. Nel frattempo attenderò un'illuminazione divina...
Per quanto riguarda la storia non so cos'altro aggiungere: avevo visto diverse fanfiction strutturate in questa maniera e così mi è venuta voglia di provare a comporne una. E perchè non prendere in considerazione propria la coppia di quei due pazzi che io amo tanto e che ultimamente viene un po' trascurata nel fandom? Così è nata questa breve raccolta
Ok sì, forse è meglio se la smetto di annoirvi. Ora mi defilo.
Baci ♥
Willow