La mia eterna
condanna
Eccomi ad immaginare la vita. Stanco, troppo stanco per
trascinare
questi passi sulla sabbia,
ad ogni ricordo corrisponde un frammento della mia rabbia.
Mentre l'edere s'intrecciano col passare del tempo,
passo la lamina della spada sotto il collo, a saggiare
voluttuoso
la sensazione del ferro sulla pelle.
Fulgida, piacevole, semplicemente intensa.
Il passato mi strugge, il presente m' esalta l'ira.
Intanto corrono i passi lenti come l'irsuta barba del tempo,
a contare i miei giorni come fossero stille d'acqua.
Non importa.
L'iridi d'oro corrono sul mare nero e rosso,
un colorito ibrido ne ricopre la superficie...
Lamenti, pianti...darei tutto per morire ancora e ancora
pur d'abbandonare questo posto.
L'oscurità m'attanaglia, il rimorso m'avvolge,
pungolato dalla pena d'aver mantenuto una promessa.
Celo ancora quel desiderio recondito che m'ha impedito
tutto, muoio dentro ogni giorno al tuo pensiero.
Io quaggiù,
tu lassù.
Lontani un'eternità...
Quanto tempo è l'infinito? Un granello di sabbia,
l'intera consistenza dell'oceano, un respiro...
da quanto non sento l'aere insufflare all'interno del corpo?
Non provo dolore,
non provo freddo,
non provo caldo.
Sono solamente un involucro di spirito senza corpo,
un'anima che vaga in cerca di qualcosa, non ricordo cosa.
Questo mi tormenta, vedo il tuo volto,
non so chi sei...
Ricordo la tua voce...
non so chi sei...
Non dimentico il tuo profumo...
eppure non so chi sei...
sento di voler piombare in un silenzio greve che sappia
avvilupparmi...
L'oblio della morte è la rivincita del demonio,
t'ho accompagnato attraverso la morte, ho scelto te per
mantenere
un patto.
Ho visto il porpora del sangue,
non ho provato altro che l'mozzo del respiro all'estremità
della gola,
ho assaporato l'offuscarsi della vista e tu m'hai tolto il
ricordo
che più bramo.
Costretto a vagare in quest'inferno sperando nell'oblio
completo,
Sono maledetto.
Non t'è bastato l'avermi strappato alla vita due volte,
hai voluto fare di più, non hai cancellato quel volto,
non hai cancellato nient'altro se non il suo nome...
Sono ricolmo di ricordi,
grondo di ferite in ogni dove dell'animo...
Cinico demonio dai capelli d'ebano,
hai fatto si che anche la mia permanenza nel tartaro fosse
tormenta.
Hai fatto si ch'io 'la dimenticassi' solo in parte,
ora capisco perchè colui che quaggiù è sovrano ti vuole al
suo fianco...
l'unico rimorso che ho è quello di non averti uccisa con le
mie mani...
almeno avrei un motivo per restarmene a vagare in eterno su
questa
piaggia di cadaveri.
Sono un'anima dannata...vago in pena...
in cerca del mio ricordo...
ciò che m'hai regalato come pena...
avrei preferito tutte le punizioni dell'inferno...
ma non questa...
Una speranza irraggiungibile,
l'utopia d'un ricordo...
il continuo senso d'ansia di non poter più rivedere quegli
occhi,
d'esser diviso contro la mia volontà per sempre da lei...
di cui il nome ignoro...
oggi lacrime di sangue, oggi trascino la mia spada sulla
sabbia,
oggi come in eterno...vivo la mia eterna condanna...
Averti dimenticato...