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Autore: Papillon_    26/07/2012    5 recensioni
"In questi momenti sembra di avere davanti a me il lupo che c'è in lui. Il lupo che divora Jacob e gli fa fare quello che vuole. Ma Jake c'è, non se ne va, e anche se il suo corpo viene ricoperto di pelo e le sue forti braccia diventano zampe e questo potrebbe tradirlo, sono gli occhi quelli che non lo tradiscono mai: Jacob è sempre Jacob.
-A cosa pensi? - mi chiede all'improvviso. (...)
E a volte, la migliore soluzione è essere sinceri. Anche se costa imbarazzo, anche se sono costretta a nascondere il mio viso nell'incavo del suo collo. -A te. - mormoro."
Un nascondiglio, un sogno, una notte: basta questo a Jake e a Renesmee per capire.
Capire che non possono farcela da soli, che hanno bisogno l'uno dell'altra.
Per sempre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Il Nascondiglio

di ZeR0_NeL_cUoRe

 

Il timore di perdere la persona a cui tieni di più

non dovrebbe indurti a rinunciare all'amore.

Perché guardi a destra e a sinistra prima di attraversare la strada?

Per paura di essere investita. Eppure, continui ad attraversare la strada.

- Audrey Hepburn.

 

Jake è tornato tardi anche 'sta notte, ma non mi è importato. Ultimamente non mi importa mai, di quando torna; l'importante è che effettivamente torni, perché in qualche modo è come se mi ripetesse all'infinito che lui c'è, non se ne va, che resta qui con me.
L'ho aspettato davanti alla finestra che da' sulla parte davanti della casa. In verità lo aspetto tutte le sere. Non ho bisogno di dormire, se lui non c'è, o forse proprio non ne trovo la forza, per cui mi impongo di aspettarlo e rimango con la mente vigile, anche se sono stanca, stanca da morire.
Non voglio addormentarmi senza di lui.
In qualche modo ho bisogno delle sue braccia confortanti che mi tengono stretta, come a dirmi che nessuno mai mi toccherà, nessuno mi farai mai del male, perché a difendermi c'è lui, il lupo buono, il lupo color del cioccolato fuso che è intrappolato nei miei occhi.
E' qui, lo vedo dal finestrone. In mezzo a noi ci sono solo stupidi metri, ma i suoi occhi mi scrutano; sono occhi di chi ha cacciato, di chi ricorda, di chi sa di casa.
Sono gli occhi di Jacob.
-Vieni su – gli dico. E' un mormorio leggero, ma so che lo può sentire. Il mio tono è dolce, come se avessi paura di un suo possibile rifiuto.
Lui sorride, abbassa lo sguardo, si morde il labbro inferiore. Ma non dice niente e il mio cuore impazzisce. Perché mi fai questo, Jake? Vorrei gridarglielo, ma non ne ho la forza.
Tendo le mie braccia lunghe e magre, come se effettivamente lo potessi già toccare. -Vieni su – gli ripeto. Come una bambina lo voglio qui, lo voglio ora, e poi sono stanca e ho voglia di addormentarmi tra le braccia del mio lupo.
Si arrampica velocemente, e, sempre guardandomi, viene fino alla mia poltroncina e mi da un bacio sulla guancia. Sento il cuore che smette di battere.
-Perché non sei a dormire? - mi chiede. Cerca ostinatamente di essere dolce, ma alle mie orecchie il suo sembra quasi un rimprovero.
-Ti volevo aspettare. – dico stringendo le sue mani. Oddio, sono così diverse...le mie sono pallide, piccoline, le mani di una ragazzina inesperta. Le sue enormi, accoglienti come lui, calde...terribilmente calde.
-Non devi. - mormora. Poi mi accarezza una guancia, sempre stando molto attento, sempre cercando di non toccarmi più del dovuto.
-Io voglio. – ribatto. E forse convinco più me stessa che lui. Ma da quando lui c'è, e praticamente c'è da sempre, ho bisogno della sua vicinanza come aria da respirare. Mi va bene che si allontani per cacciare, mi va bene che finché il sole non tramonta sta via da me e viaggia insieme al suo branco, ma almeno la notte, quando tutto si fa più tranquillo e nessuno ci può vedere, lo voglio sentire mio, e non voglio rinunciare a quest'abitudine.
-Nessie, dai, fammi sedere. - mi chiede con gentilezza. Così, come quando facciamo da sempre quando lui torna così tardi, mi prende in braccio mentre siede sulla mia poltrona. La poltrona dalla quale lo aspetto tutti giorni dal calar del sole.
Prende ad accarezzarmi i capelli. Le sue dita calde mi fanno sussultare.
Il mio viso è sulla sua spalla, e se apro gli occhi, davanti a me ho il suo collo. Il pensiero di baciarglielo si fa largo tra la mia mente, ma cosa direbbe? Forse tra i due sono solo io ad avere questa sorte di pensieri impuri.
Il punto è che Jake non fa mai niente per dimostrarmi cosa prova. Ecco, lo fa, ma per me è sempre poco, troppo poco, quando io invece vorrei di più. Sembra che ha quasi paura di toccarmi, e io mi chiedo, ha forse paura di ferirmi? Ormai me lo domando tutte le notti prima di cedere al sonno.
Lo so, l'ho sempre saputo che potrei non essere la donna che Jake vuole al suo fianco. Probabilmente ai suoi occhi sono una bambina illusa. Ma il suo modo di preoccuparsi per me, il modo in cui sussurra il suo nome, il modo in cui mi bacia i capelli e mi guarda dopo essere tornato dai boschi hanno la capacità di mettermi in testa che lui provi per me qualcosa di estremamente intimo, profondo, che io forse non riesco a comprendere. La domanda è: sono troppo piccola per farlo, o Jake è troppo spaventato dalla mia reazione per parlarmene? In un mondo popolato da vampiri, lupi e ibridi – eccomi qui, ci sono dentro fino al collo – non mi stupirei se esistesse un qualcosa di sinistro che lega Jacob a me. Ma se c'è, allora vorrei sapere di cosa si tratta. Non per servirmene, non per metterci in difficoltà, ma per aiutarlo. Semplicemente per aiutare questo uomo che quando mi tocca sembra attraversato da mille dubbi, perduto come non mai.
-A cosa pensi? - mi chiede all'improvviso. Sussulto, e lui mi stringe più forte, sorridendo. Gli piace avere questo effetto su di me? Gli piace vedermi smarrita quando si tratta di lui?
E a volte, la migliore soluzione è essere sinceri. Anche se costa imbarazzo, anche se sono costretta a nascondere il mio viso nell'incavo del suo collo. -A te. - mormoro.
Sembra quasi che il respiro gli muoia in gola. Perchè, Jake? -Ti supplico, non fare finta di non aver sentito. – dico chiaramente, stavolta.
Ma certo che mi hai sentito. Solo che non mi puoi ricambiare, vero? Improvvisamente si volta, cerca i miei occhi, e li trova facilmente. Eccomi qui, mi sento nuda, tra le braccia dell'uomo che amo dal giorno in cui mi ricordo di averlo visto per la prima volta.
-Cosa vuoi che ti dica, Nessie? Facciamo così, dimmelo tu.
I suoi occhi si sono induriti, probabilmente come hanno fatto i miei.
-Io voglio di più.
Rimani in silenzio. Continui a guardarmi e taci, con gli occhi che gridano – o forse sembra solo a me – di rubarti un bacio, di strapparti da questa impotenza che ormai lo so, ci uccide entrambi. Ci uccide tutti, Jake, e io voglio scappare, via, lontano da te.
Ma tu, con un semplice sguardo, mi incateni qui.
Oh, Jake. Sei tu che mi uccidi.
Le parole mi muoiono in gola, e sono costretta a staccarmi da lui perché non riesco in alcun modo a pensare, a parlare. Questa sua freddezza mi ha spezzata in due, lo stomaco se n'è accorto prima di me quasi e già comincia a lanciare fitte insopportabili. Immaginariamente, ordino al dolore di rimanere dov'è. Non ho nessunissima voglia di ritrovarmi in bocca la mia cena, che, tra le altre cose, stasera è stata abbondante.
Mi alzo, diretta all'interno di camera mia. Oh mio Dio, sono arrabbiata con Jacob Black. Sono arrabbiata perché sembra che mi ami ma non fa un fottutissimo niente per dimostrarmelo.
-Nessie...
So che mi sta seguendo, ma so anche che non lo voglio vedere. A tutto questo si deve anche aggiungere la sua voce roca, che mi chiama cercando di farmi cambiare idea?
-Nessie, ti prego. – ringhia, mi afferra e mi costringe a guardarlo. Mi stringe le braccia con talmente tanto vigore che non oso muovermi. In questi momenti sembra di avere davanti a me il lupo che c'è in lui. Il lupo che divora Jacob e gli fa fare quello che vuole. Ma Jake c'è, non se ne va, e anche se il suo corpo viene ricoperto di pelo e le sue forti braccia diventano zampe e questo potrebbe tradirlo, sono gli occhi quelli che non lo tradiscono mai: Jacob è sempre Jacob.
-Non guardarmi così, Jake. - Le lacrime minacciano di uscire. Mi danno fastidio, non perché abbia vergogna di piangere davanti a lui, ma perché mi offuscano la vista, e così non posso vedere il suo bel volto. E se non lo vedo non capisco cosa prova.
-Oh, ti prego...- dico, cercando di tirarmi fuori dalla sua stretta. Ma lui non molla, anzi, stringe più forte.
E poi mi bacia.
Mi bacia, Cristo.
Non ho mai baciato un ragazzo, ma nei miei sogni, sì, nei miei sogni più belli ho baciato Jake tante di quelle volte da avere paura. Sì, da avere paura che anche questo è un dannato sogno, e che, quando mi sveglierò, sarò sulla mia sedia ad aspettare che la sua chioma nera sbuchi dai boschi.
Infondo la mia inesperienza è lecita. Il mio corpo appartiene sicuramente a una sedicenne, ma a conti fatti non ho tutti questi anni, perché io cresco più in fretta delle altre ragazze. Ma non importa, mi ripeto, mentre affondo le dita tra i suoi capelli, sono disposta a imparare. Se deve essere così, con lui e adesso, sono disposta a imparare.
Non c'è niente di più meraviglioso dei baci di Jacob. E' travolgente, ma dolce allo stesso tempo. Le sue mani sono...esperte, oserei dire, anche se non posso e non voglio pensare con chi possa aver avuto esperienza.
Con le braccia forti mi abbraccia, mi avvolge. Con stupore, mi rendo conto che mi vuole più vicina. E allora ti vengo più vicina, Jake, non aspetto altro.
-Sei travolgente, Nessie. – dice lui con voce spezzata, da...non so dare un nome a quello che io e Jake stiamo provando, ma è qualcosa di forte, enorme, grande come tutta una casa, o forse come tutto l'universo. Fa talmente bene da far male, e in un primo momento lo scambio per paura, ma io non ho paura. Io sono felice, e sono sua, e non mi sono mai sentita sua ma ora lo sono, lo posso dire davvero. Oh, Jake.
Gli mordo il labbro, perché è una cosa che ho sempre voluto fare, e lui geme. Oddio, Jacob Black geme a causa mia. Quel pensiero mi esplode in testa, nel cuore, nell'anima, e sinceramente non voglio finisca mai. E' mio, mi ripeto. E' mio, questo uomo meraviglioso è mio. Forse me lo urla silenziosamente da tutta una vita e io ho aperto gli occhi solo ora. E mi dispiace, Jake, ma ti giuro che recupereremo il tempo perduto.
Jacob mi prende in braccio, e io avvolgo le gambe attorno alla sua vita. In un attimo, sì, in un attimo che sembra durare tutta una vita, lui mi adagia sul letto, e io mi accorgo di tremare.
Oddio, io e Jake, sul mio letto. Lui che morde, bacia, è avido, e io qui, spezzata dall'amore.
-Ehi, piccola, respira. – mormora lui, accarezzandomi il bordo del labbro inferiore. -Ci fermiamo qui. – dice mentre si sistema accanto a me. Mi avvicina a lui senza smettere di abbracciarmi, e adesso io sono qui, col fiato corto e una terribile voglia di lui. Mi bacia la fronte.
-Mi dispiace, Nessie.
-Ti dispiace perché non puoi andare oltre?
Vedo che si aggrotta la fronte, ma mi stringe un pochino di più.
-Ti sbagli. Io non voglio andare oltre. E' diverso. E...
Non balbettare, Jake. Perché quando balbetti sei ancora più adorabile e in questo momento dovrei odiarti.
-Ti sei irrigidita, piccola.
-Certo. L'uomo che desidero mi ha appena detto che non mi vuole.
Mi bacia dolcemente sulle labbra e io non mi sottraggo. Un po' ce l'ho con me stessa, ma quando sento la sua lingua cercare disperatamente la mia, passa tutto in un istante.
-Non ho detto mai, Renesmee. Ma per oggi credo possa bastare.
Vorrei chiedergli se gli costa uno sforzo, fermarsi, o se lo fa con naturalezza. Ma mentre mi dice queste parole, mi rendo conto che è in lotta con sé stesso. Probabilmente è vero, mi desidera, ma qualcosa dentro di lui gli impone di fermarsi e lui obbedisce. Forse è stato il lupo a fermarlo. Oppure è il Jake umano che ha tenuto testa al lupo.
-Ora dormi, Nessie.
Mi ritrovo a stringermi a lui più che posso.
-Tu rimani qui?
Mi bacia la fronte in modo avido, e io chiudo gli occhi. Come posso tenerli aperti mentre lui mi fa scoppiare il cuore?
-Non vado da nessuna parte, Renesmee. Mi hai capito? Da. Nessuna. Parte.
 
Sogno la prima volta in cui sono andata a trovare Jake a casa sua, stanotte. La sua vera casa. Sì, perché quando poteva ed io ero ancora piccola, lui veniva a dormire con me, ma papà ovviamente doveva fare storie, sennò non ero contento. Poi, col tempo, ha capito che Jake non osava toccarmi mentre dormivamo, e ha accettato il fatto che passasse le notti con me.
Quando scendo dalla macchina rumorosa della mamma, corro ad afferrarle la manina. Lei me la stringe, ed oggi mi rendo conto che è bellissima. Quando vede Jake la mamma si illumina, è come se si completasse. La porta dell'officina è aperta, e io vedo subito lui che lavora a una moto. Rimango mano nella mano della mia mamma, però, non oso muovermi.
Jake si volta. -Ciao, Bells. - sorride. Poi guarda me, ed è come avesse visto luce. Luce pura. Jake si illumina in un sorriso enorme, contagioso, e io mi ritrovo come un ebete a sorridergli di rimando.
-Ciao, principessa.
Mia mamma e Jacob prendono a parlare di lavoro, e io cerco di concentrarmi sul cielo, che oggi è più scuro del solito. Sembra che pioverà. Poi parlano di papà, della famiglia di papà, di nonno Charlie. Giusto, è da tanto che Jake e mia madre non si vedono. Vogliono parlare di un po' di tutto, forse.
Poi, come al solito, finiscono per finire su un argomento che non ho mai capito. Ma proprio mai, e ancora oggi, quando lo sento, arriccio il naso, perché nessuno me ne parla, nessuno me lo spiega.
-Jake, lo so che è difficile. Ma lo sai come la vediamo io e Edward.
-Certo, non siete mica voi quelli che hanno avuto l'imprinting.
L'imprinting.
-Jake...
-No, va bene così, Bells. Io intanto le sto alla larga, me la mangio con gli occhi...scusa, Bella, ma ci stava proprio. Non guardarmi così. - mormora Jake. E non so perché, ma mi trovo ad arrossire. E' più forte di me.
-Quando fai così sembra che parli il lupo che c'è in te.
-E che ne sai? Magari il lupo mi sta solo trattenendo.
Mamma fa per andare via, ma non smette di guardare Jacob.
-E' che non ce la faccio più, Bella.
Mia madre sembra essere sulle spine. Non sa cosa dire, né cosa fare. Si passa una mano fra i capelli. -Mi dispiace, Jacob. – mormora abbassando gli occhi. -Ma devi aspettare per...averla nel modo in cui la vuoi tu.
Mi strattona via in qualche modo, e io provo a voltarmi per salutare Jake, ma il dolore al braccio e così forte che per prima cosa cerco di mandare via la mano della mamma.
Mi fa salire in macchina, senza aggiungere una parola. Io, testarda come un mulo, salgo sul sedile in piedi e apro il finestrino.
-Mi verrai a trovare, Jake? - gli urlo. Sento già mia madre che sale e impreca, poi cerca con le mani il mio corpicino per farmi stare seduta.
Lui sbuca dalla porta dell'officina, e mi sorride. Sorride così tanto solo per me, e io...gli voglio tanto bene. O forse già adesso, lo amo.
Fa sì con la testa, ma non potrò mai sapere se mi ha anche risposto, perché mamma fa inversione e in un battito di ciglio mi ritrovo in mezzo a una strada nebbiosa, dove non vedo niente se non la stupida macchina dove mi trovo seduta.
 
Apro gli occhi, e lui è lì che mi fissa. Sei bellissimo, Jacob Black, vorrei dirgli, ma poi decido di non rovinare nulla e di rimanere in silenzio. Sento il suo respiro, il suo profumo. Il mio Jake sa di boschi, di casa, di conforto e perché no, d'amore.
Poso una mano sul suo petto. Adoro quando mette la maglietta nera, perché quando penso a lui, lo penso sempre vestito di nero. Gli dona, non c'è niente da fare.
Fuori il sole non è ancora sorto, ma io non ho più voglia di dormire. Jake, il suo respiro sulla pelle e i suoi occhi che bruciano mi danno il bisogno urgente di alzarmi.
-Dove vai? - mi domanda lui.
Gli sorrido. -Ti va di giocare a nascondino?
Il mio cambio di direzione gli fa sgranare gli occhi. Mi guarda perplesso. Si mette a sedere, abbassa la testa. Poi i suoi occhi sono di nuovo nei miei e sul suo volto c'è semplicemente un ragazzo spensierato e...innamorato, credo. Di me, e dopo stanotte ne sono sicura. Il pensiero arriva e mi fa quasi svenire, ma ho un motivo per rimanere vigile. Sono qui, qui con Jake. Niente e nessuno può dividerci.
-Sì, ma se ti trovo ti bacio. - I suoi occhi brillano di bramosia. E al pensiero che lui mi desideri ancora, io vorrei mandare al diavolo il gioco e gettarmi tra le sue braccia, ma ormai ho accettato.
-Se non mi trovi, sono dietro la porta. - Lo sento ridere, mentre vado a nascondermi effettivamente dietro la porta di camera mia. Questo è il mio nascondiglio, dove anche da piccola venivo a rifugiarmi quando dovevo scappare da qualcosa.
Solo Jake lo conosce, o meglio, solo Jake aveva il coraggio di venire a riprendermi, sempre, quando io me ne andavo via incavolata e venivo qui. E non volevo parlare con nessuno, non volevo proprio sentir ragioni...a meno che non venisse lui.
Sento i suoi passi, e, dopo un po', apre la porta, mi fissa. Poi mi adagia al muro, e come promesso, mi bacia. E' un bacio intenso, le nostre lingue giocano, e io sento il bisogno di fermarmi. Mi guarda, spaventato.
-Jake, io...
Non stacca gli occhi da me. E va bene, allora nemmeno io smetto di guardarti.
-Credo di amarti, Jacob.
Ride, ride dolcemente, il mio lupo. Mi bacia ancora e ride nella mia bocca, ed è qualcosa di unico sentire qualcuno che ride praticamente fra le tue labbra.
-Per fortuna, Nessie. Perché ti amo anch'io.
   
 
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