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Autore: Tempie90    28/07/2012    3 recensioni
L’aveva trattato male,davvero male…L’aveva umiliato,lo aveva fatto davanti a Ryan,Esposito ma soprattutto davanti a lui, Demming!
E' la mia prima ff,non so se sia all'altezza di questo sito perchè quelle che leggo qui sono meravigliose,però mi è venuta voglia di scrivere questa pazzia,io ci provo!
Fatemi sapere!
P.S. la dividerò in due capitoli perchè mi è sembrata troppo lunga!
Ovviamente i personaggi non mi appartengono...=)
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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L’aveva trattato male,davvero male…L’aveva umiliato,lo aveva fatto davanti a Ryan,Esposito ma soprattutto davanti a lui, Demming! Non voleva farlo ma non era riuscita più a sopportare le loro continue frecciatine,battute e allusioni ostili che si lanciavano e così era scoppiata,stanca,esasperata davvero al limite…E adesso era sola col suo senso di colpa e quel macigno fermo lì,all’altezza del cuore,che le pesava come mai prima..Non voleva essere più sola,non dopo aver finalmente assaporato la felicità con l’unica persona con cui avrebbe voluto; la stessa persona che lei aveva ferito con le sue parole e la sua rabbia anche se non nei suoi confronti,anche se lei quelle sassate non le pensava veramente….
 
Flashback----------
 
Avevano un cadavere,l’avevano trovato nella sua casa al mare tra vestiti sparpagliati,asciugamani sporchi e sangue ovunque,persino sulle pareti; il corpo riverso sul letto,a pancia in giù,come se fosse buttato lì senza cura anzi con molta rabbia ed odio. Gioielli,denaro e ogni cosa di valore spariti!
Dopo ricerche,interrogatori e pedinamenti avevano una pista,un’identità e un motivo per cui Demming era stato chiamato a collaborare: Jason Brown 58 anni, avvocato dalla fedina apparentemente pulita. Quello che non convinceva Beckett e la sua squadra era il motivo della rapina e della sua morte,non potevano semplicemente rapinarlo e andare via tramortendolo?,forse qualcosa era andato storto? C’era qualcosa che non la convinceva,doveva trovare il movente,la dinamica dei fatti…
Era quello che stava cercando di fare quando la Gates la chiamò nel suo ufficio e le presentò colui che l’avrebbe affiancata nelle indagini,ignara del fatto che lei quel qualcuno lo conosceva già!
Tom Demming,le si presentò alla vista non appena aprì la porta dell’ufficio del capitano,Beckett rimase un attimo stupita,poi mostrando tutta la semplicità possibile esclamò: “Capitano,mi ha fatto chiamare?”
“Si Detective Beckett,le presento il Det. Tom Demming della sezione furti che aiuterà la sua squadra in questa indagine! E badi che per squadra intendo di detectives,non di qualche scrittore da quattro soldi che gioca al poliziotto coraggioso” eccola,la sua battuta contro Castle non poteva mancare,era ormai una routine e lei con la stessa calma apparente di sempre non rispose alla provocazione. Aveva notato anche un sorriso compiaciuto da parte di Tom all’ultima frase del Capitano.
Pensò di essersi sbagliata e si limitò a dire: “Signore,non capisco il motivo di questo aiuto,stiamo svolgendo il nostro lavoro come sempre,seguendo le procedure e senza scavalcare nessuno!”
“ Il Det. Demming è qui perché il furto che ha subito il signor Brown è legato ad altre rapine e omicidi quindi,detective, vi darà una mano nel risolvere il caso! Tutto qui! Anzi non perdiamo tempo con le parole,come fa qualcuno di nostra conoscenza,e mettetevi al lavoro!”Altra frecciatina,altro sorriso. No,non si era sbagliata!
Uscì dall’ufficio irritata e scocciata ma il suo animo si quietò quando vide alla scrivania Castle,con i suoi soliti caffè e la sua aria da bambino impaziente di vedere la sua compagna di giochi. Si avvicinò a lui e gli sorrise,prese il caffè ringraziandolo e stava per informarlo delle novità quando alle sue spalle comparve un Tom tutto allegro e pimpante, il viso di Castle esprimeva tutto lo stupore possibile. Beckett lo osservò,aveva assunto la sua tipica faccia da cucciolo sofferente e non le piaceva affatto!
“Ei Castle quanto tempo,come ti va la vita? Io e Beckett lavoreremo insieme per questo caso perciò puoi anche smettere di scerverlarti,adesso ci penso io!!” Lo disse come ad invitarlo a sparire,adesso lui non serviva più! “ Demming, simpatico come sempre,preferisco rimanere a scerverlarmi per questo caso,sai com’è..la mia musa ha bisogno di me e del mio fascino!”e le lanciò uno sguardo. Beckett diventò rossa come un pomodoro,gli aveva appena spiattellato il fatto che loro stessero insieme! Demming sbiancò e cercò di non dare a vedere la sorpresa e delusione a quella,seppur celata,notizia.
Iniziarono a dedicarsi al caso,decisero di fare visita di nuovo a tutti i vicini e ai possibili sospettati,così si diressero all’auto di Beckett. Come se fosse la cosa più naturale del mondo Demming le si affiancò  e le cinse la vita con un braccio dicendole: “ Mi sei mancata Kate! Liberati di  quella sottospecie di Writer-boy e stasera ti invito a cena”
“ Ei che diavolo stai facendo?” Castle era furente,aveva appena abbracciato la sua donna,come si era permesso?
“Ragazzi o meglio bambini,smettetela di fare gli idioti,abbiamo del lavoro da fare” E così facendo si diresse in macchina pronta per partire.
La giornata passò tra battibecchi,insulti celati e pugni quasi sferrati…erano tornati al distretto,in sala relax con Esposito e Ryan  stavano facendo il punto della situazione,quando Demming ripartì all’attacco:” Ei Kate che ne dici di staccare e andarci a prendere qualcosa? Magari in quel posticino che tanto ti piace e dove andavamo spesso quando…beh insomma quando stavamo insieme” concluse con un sorriso malizioso che certo non sfuggì allo scrittore.
 “ Si può sapere qual è il tuo problema? Cosa non ti è chiaro di “noi stiamo insieme?”Non verrà a cena con te,chiaro?” Castle si portò in avanti con una voglia matta di colpirlo in pieno volto; “Andiamo tu e lei insieme?Quando me lo hai detto mi sembrava uno scherzo…insomma chi vorrebbe stare con un stupido scrittore da 4 soldi come te?!? Merita di meglio e tu di sicuro non sei minimamente alla sua altezza!” “ E chi lo sarebbe? Oh aspetta fammi indovinare…tu?!” “ Può darsi!” “ Ma smettiamola sei un semplice e comune poliziotto come puoi pensare che voglia stare con te?” “ Beh se è caduta così in basso da mettersi con uno sciupa femmine come te,cosa le impedisce di lasciarti non appena scopre che l’hai tradita con una biondina tutta rifatta?” “Cosa? Ma di che diavolo parli?” A quelle parole Beckett si riprese dallo stupore e dalla perplessità scaturiti da un litigio infantile,l’ennesimo della giornata,in cui lei è sempre al centro dell’attenzione e delle contese di quei due bambini e ne ha abbastanza!
“BASTA! Maledizione Castle oggi mi hai veramente stancato! Tu e i tuoi comportamenti da cavaliere scintillante senza macchia e senza paura. Sono in grado di rispondere a Tom come voglio,non sarai certo tu a dirmi cosa devo o non devo fare! Sono stufa di sentire la tua voce,di averti intorno e di farti da babysitter ogni santo giorno! Perciò se non hai qualche idea per risolvere il caso chiudi il becco e meglio ancora levati dai piedi!”lo disse con rabbia guardandolo negli occhi ma si rese subito conto di aver esagerato,di averlo appena ferito ed umiliato! Aveva visto i fanali azzurri che erano i suoi occhi spegnersi ma mantenere il suo sguardo…Stava per scusarsi per la furia e l’indelicatezza con cui l’aveva tratta quando lui stesso la bloccò: “ E’….è meglio se vado a casa! E’ tardi…si…Alexis mi starà aspettando! Io…buon lavoro...” E sparì dalla sala relax e dal distretto sotto gli sguardi stupiti e increduli di Ryan ed Esposito,che avevano assistito a tutta la scena in silenzio,di un Demming soddisfatto e una Kate pentita e frustrata al tempo stesso.
“ Finalmente” esclama alla fine Demming “ Non ne potevo più di quello scrittorucchiolo da….”
“ Ascoltami bene Jackass adesso tu mi aiuterai a risolvere questo caso il più presto possibile affinchè te ne ritorni al tuo lavoro giù alla sezione furti e io possa andare a scusarmi con il mio RAGAZZO che molto probabilmente adesso non metterà più piede al distretto almeno finchè tu non ti sia tolto dalle scatole” Si voltò dirigendosi verso la sua scrivania ma sulla porta riprese:” E perché tu lo sappia è lui che voglio,è con lui che ho voluto e vorrò sempre stare! Perciò smettila di provarci e cerca di mantenere una certa dignità almeno al distretto  quando lavori con noi” indicando il resto dei presenti; poi si girò e andò alla scrivania dove sicuro avrebbe passato la notte per cercare di trovare una soluzione al caso e andare a scusarsi col suo Rick.
 
Fine Flashback------
 
Erano passate parecchie ore dalla sfuriata di Beckett e di Castle neanche l’ombra,nemmeno una telefonata. Beckett era di pessimo umore,non da meno i due “fratelli”! Mentre Demming si dava da fare per rimanere il meno possibile in quel clima ostile che si era creato a causa sua.
Alle 9 di sera Beckett decise di chiamare Castle,per scusarsi,perché aveva sbagliato,perché aveva voglia di sentirlo,perché non era vero che la sua voce la stancava,al contrario,la rilassava e la faceva sentire al sicuro;ma lei le aveva detto proprio l’opposto qualche ora fa!
“ Castle” Rispose
“ Ei ciao,sono io” Disse un po’ impaurita
“ Ciao,hai bisogno di qualcosa?” era freddo,d’altronde che si aspettava?
“ No cioè si….volevo sentirti visto che non lo abbiamo fatto per tutto il pomeriggio…”
“ Capisco…” E sì,c’era rimasto davvero male!
“ Mi chiedevo se ti andava di venire al distretto,così vedi gli sviluppi del caso e magari ci dai una mano…che ne pensi?”
“ No..ho un impegno con Alexis stasera”
Già c’era la cena con i genitori di Ashley,lui l’aveva pregata di accompagnarlo,lei gli avrebbe detto si ma voleva prima farlo penare..invece adesso non poteva più farlo e le dispiacque molto,voleva vederlo!
“ Ah si certo…beh allora ci vediamo domani!”
“ Non so se vengo! Dipende quando si conclude la serata,sicuramente sarò molto stanco.”
Era palese:non voleva vederla,l’aveva ferito e lei non sapeva come farsi perdonare.
 Tentò ancora: “ Certo,ok allora ci sentiamo domani?” chiuse gli occhi speranzosa…
“ Va bene..”
“Allora buonanotte!”
“ Buonanotte!” Chiuse la comunicazione subito aver pronunciato le parole.
Beckett si sentì triste,arrabbiata e stanca della giornata,una delle peggiori della sua vita!
Si abbassò nuovamente sulle carte in cerca di qualche indizio,nella speranza che ciò la distraesse da tutto il resto e soprattutto da lui! Doveva risolvere quel caso e anche alla svelta.
  
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