Disclaimer: Bhè, sì. Direi
che questi, almeno, mi appartengono ©
Mi sento figa a dirlo.
.: Inibizioni :.
{ Gli Alcolici e Gli Insulti di un Angelo Custode
E di un Demone Consigliere }
-E
così…voi Angeli non reggete gli alcolici. Che vi succede?-
-Eleazar,
Dogma è un film.
Ed eri anche tu un Angelo, ti ricordo-
-Sì, lo
so, ma da quando il grande Capo ha tentato la scalata aziendale sono cambiate
un po’ di cose. Tipo le pattine nell’ufficio di Metatron o le tendine a fiori
nel Cerchio delle Potenze…-
-…Perdiamo
le nostre inibizioni-
-Con le
tendine a fiori? Perverso-
Rumore
di una testa cozzata contro un oggetto presumibilmente contundente.
-Con
gli alcolici,
mentecatto!
-Ah…Sete?-
Eleazar non era un affiliato della
loggia massonica dedita allo fischiare a random: preferiva di gran lunga
giocare a torello con gli Ipocriti oppure ballare la macarena coi dannati,
dando loro il tempo a schiocchi di frusta piuttosto che con le nacchere.
Peccato che il nuovo incarico da Demone Consigliere non gli permettesse l’uso
della suddetta arma –Inoltre, quando aveva proposto ad Ezekiel un suo uso alternativo si era ritrovato con un
piatto di ceramica al posto dell’arcata dentaria. E lui che voleva usarlo
contro i bambini del piano di sopra, in barba alla presunta e mai verificata
“purezza” angelica!
Tuttavia, quella mattina si sentiva
quasi in dovere di mostrare al mondo
il proprio gaudio: male ai fianchi e tracce di morsi a parte, si prospettava
una giornata meravigliosa. Era riuscito a svegliarsi prima del pennuto con le
extensions, aveva fatto colazione senza essere obbligato a farsi venire il
torcicollo per evitare i piatti da portata che il piccione bipede gli tirava contro,
aveva dato da mangiare alla piccola Sanshouuo prima che la rana Beregonda(1)
finisse tutte le mosche e inoltre la biondina della 5^C sembrava un ottimo
partito per spuntare un ulteriore peccato dalla lista personale del Protetto.
Ah, l’adulterio…!
-Buongiorno, signora Frinzi-Contigui!-
cinguettò, saltando gli ultimi due grandi e rischiando di andarsi a spiaccicare
contro le cassette delle lettere, il piede in fallo a causa del maledetto topo
col collare che la vecchia si ostinava a chiamare cane.
Il rudere della prima guerra contro
gli Hyksos strinse e si succhiò le labbra talmente tanto e talmente a lungo che
il Demone fu lì lì per chiederle che gusto avessero e se non le volesse con un
po’ di sale. Si trattenne solo perché lo spray al peperoncino che la mummia
della nonna brutta di Tiglatpileser III portava sempre con sè non era una prospettiva così allettante.
-Ho sentito degli strani rumori, dei cigolii
provenire dall’appartamento suo e del suo…- ancora un risucchio di rughe e
baffetti alla Hitler dritti come querce -Amico-
-Ci siamo solo visti
un film, signora Frinzi-Contigui! Ma grazie per l’interessamento!-
Gli occhi porcini si strinsero e
l’ammasso antropomorfo di pelle incartapecorita schioccò le labbra, tutto il
suo essere stretto nell’inguardabile vestitino a girasoli e colletto inamidato
gonfio di disappunto; le unghie artigliarono la borsetta in pelle del terzo
marito.
-Ma io…- biascicò con quella sua
vocetta stridula e bavosa -Ho sentito…-
-Tu! Demone concepito dal ventre
marcio di un idolo a forma di vacca truccato da cagna che si crede una
scrofa…!-
La signora Frinzi-Contigui rimase col
dito ancora alto a mezz’aria, Eleazar gelò direttamente.
-Sul Primo Comandamento giuro che ti
stacco quella tua ignobile coda puntata, ti ci avvolgo il collo e poi la ficco
nella presa della corrente dopo averti buttato in una vasca di acqua e anguille
elettriche!-
Il Demone sbiancò, il cervello
semi-atrofizzato dallo sproloquio, ritmato da un tlong-tlong ferroso, cadenzato. La signora Frinzi-Contigui non
disse nulla, il che fece presupporre ad Eleazar che le fosse appena partito un
embolo.
-Sul Secondo Comandamento prometto che ti
strappo quella medusa molliccia che ti ostini a chiamare scroto, te lo faccio ingoiare con ostriche e latte e poi ti lascio
a cantare l’Ave Maria di Schubert davanti all’Alto Coro dei Serafini, con una
picca coperta di sale e aceto su per il retto! Sul Terzo Comandamento…-
Ed Ezekiel fece la sua trionfale e santa
entrata, nudo come il Signore l’aveva concepito dalla Sua Immensa Essenza e
Saggezza, i capelli ritti come una Torre di Babele riccioluta, i polsi trattenuti
in manette di peluche, a loro volta appese alla testiera del letto che l’Angelo
si stava trascinando dietro da almeno quattro piani, presumibilmente dopo
averla staccata a forza dal muro.
…Ah. Ecco l’embolo della signora Frinzi-Contigui.
-Che hai da dire a tua discolpa?-
ringhiò l’Angelo Custode, gli occhi che mandavano lampi, minacce di morte e
trailer in 3D delle future torture cui il Demone sarebbe stato sottoposto.
Eleazar sapeva che dalla risposta
sarebbe dipesa la propria vita, la propria persona e la propria virilità. Ma
nonostante la buona volontà di questo mondo e dell’Altro, nonostante lo spirito
di sopravvivenza e autoconservazione, fu solo una la frase che gli uscì dalle
labbra storte per il tentativo di non ridere –troppo.
-…Perchè non ho mai un cellulare con
la fotocamera quando serve?-
Note
di Fine Capitolo
SONO TORNATI!
(1) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=741236&i=1