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Autore: ciulia    02/08/2012    3 recensioni
“Hai sempre saputo dov’è la porta. Potevi andartene, stronzo.”
“C’eri tu.”

[...]
Il resto del mondo non esiste il venerdì.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayley Williams, Josh Farro
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il resto del mondo non esiste

 
Gattari del cazzo. Loro due e quei cazzo di gatti.
“Non credere che non me ne sia accorta, sai?”
“…cosa?”
Hayley prende il volto di Josh tra le mani e lo bacia con forza –si può baciare con forza?-, mordendo dove capita. Gli vuole fare male. Forse.
“Tutte quelle foto su Instagram.” Con forza, ancora. “Siete due sposini felici e bla bla bla. Noiosi. Fastidiosi. Irritanti.” Il bottone della camicia salta. “Vorrei picchiarvi.”
“Noi siamo così.” Josh passa la mano sotto la maglietta di Hayley e sgancia il reggiseno in un attimo.
Hayley gli pianta le unghie della nuca.
“Ouch! Me la stai facendo pagare adesso!” Un bacio sul collo, se si può definire un bacio l’attacco di un vampiro. “Stai calma!”
Hayley lo spinge all’indietro, facendolo cadere sul letto. “Non ci penso neanche. Me ne hai fatto passare troppe in questi ultimi due anni.” Gli toglie la camicia e la maglietta e si fa aiutare a togliersi la propria. Il reggiseno cade scomposto.
Il respiro di entrambi è affannato. Sanno cosa stanno facendo perché sanno che deve essere così. È sempre stato così. Non si può cambiare una legge di natura, no? Nessuno è mai riuscito a fermare un temporale. Quello che c’è tra di loro ha la stessa portata di un temporale.
È qualcosa che c’è e basta. Sì, il resto del mondo ne rimarrebbe scandalizzato. Forse deluso da Hayley, perché è tornata da quel pezzo di merda che l’ha sputtanata davanti al globo. Forse deluso da Josh, sposato e con gatti, che prima ha lasciato la band (spiegando le sue sacrosante ragioni) e poi puff, cambia idea tradendo la propria adorata mogliettina e le promesse di matrimonio.
Ma il resto del mondo è fuori da quella stanza. Chad, Jenna, Zac, Jeremy, i gatti…sono tutti fuori da quella stanza. Strano a dirsi, ma nessuno dei due prova sensi di colpa. Una volta varcata la soglia di quella camera di un albergo fuori Nashville il resto del mondo scompare a causa di quel qualcosa che c’è e basta. C’è e basta, capite? Non si può eliminare. C’è e basta e niente, deve persistere per legge di natura.
Con qualche mossa veloce e rude entrambi rimangono nudi. La carne chiama. Il respiro è sempre più affannato.
Josh solleva Hayley afferrandola per le cosce e si alza in piedi, cammina fino a farle toccare il muro con le spalle. Il suo petto contro il seno di Hayley. A Hayley questa sensazione è sempre piaciuta.
Entra in lei e inizia a muoversi sempre più velocemente.
“Non posso negare niente. Non puoi negarlo neanche tu. E lo sai.”
“Hai sempre saputo dov’è la porta. Potevi andartene, stronzo.”
“C’eri tu.”
Troppe parole intervallate da tanti sospiri e gemiti. Hayley si stringe più forte a Josh, gli morde il collo. Vuole lasciare il segno.
 
“Scusa se ti ho fatto male.” Hayley indica con un cenno il segno che Josh tenta di nascondere con il colletto della camicia alzato. È imbarazzata.
Fino a poco prima era un’altra persona: sboccata, rude, fin troppo sincera. Con quel qualcosa esce sempre fuori il suo lato più nascosto, quello che il resto del mondo non sopporterebbe.
“Non fa niente, tranquilla.” Josh passa la mano sulla carne arrossata. In effetti brucia un po’, ma non fa davvero niente.
“Sicuro?”
Per tutta risposta Josh le accarezza la guancia. “Sì.”
“O-o-okay.” Hayley gira la testa per non mostrare gli occhi lucidi. “Forse è il caso di andare.”
“Sì, certo. Vai prima tu…io restituisco le chiavi.”
“Allora…ciao.”
“A venerdì prossimo, Sponge.”
 
Il resto del mondo non esiste quando lui la chiama di nuovo Sponge.
Appena Hayley varcherà la porta di quell’albergo non arriveranno i sensi di colpa. Appena uscirà da lì tutto verrà immagazzinato ed eliminato fino alla prossima volta perché quel qualcosa si comporta così.
Il resto del mondo non esiste il venerdì.
 
Note di quella scema dell’autrice: Ritorno dopo quasi cinque anni (l’ultima volta che ho pubblicato qualcosa era il 31 dicembre 2007, da allora sono successe tante –ma non tantissime- cose e ciò che ho scritto in Das spiel beginnt me lo sento ancora addosso) con un nuovo nickname e la sensazione è un po’ strana. Non ho più scritto niente che non fosse uno scontatissimo tema scolastico.
Mi ero ripromessa di non pensare più a Joshley, ma non so perché mi è venuta in mente, forse ho visto qualcosa che mi ha influenzato e bon, l’ho scritta. Non l’ho riletta, però. Non rileggo mai ciò che scrivo prima di consegnarlo e/o renderlo pubblico.
La storia quassù è troppo lunga (e nosense) da spiegare, ma, in breve, mi immagino Hayley che si sfoga, nel bene e nel male. Tra quei due c’è qualcosa che va oltre il sorrisetto stupendo della mia carota preferita e l’inespressività gattara di Josh.
Il resto del mondo, poi, non esiste.
 
Grazie a Lizzie_Siddal per aver letto, commentato e avermi dato indicazioni su cosa mettere negli avvertimenti. Io scrivo cosa mi hai detto tu, eh, ma aspetto il dizionario :D Caccapupù e attenta alle carampane su twitter ♥
 
ciulia(appena riceverò la mail di conferma per la modifica del nick)
 
P.S. Dimenticavo…nonostante ormai Josh per me sia tipo la pupù di cane mollata sul marciapiede, io credo a quello che ha scritto sul suo blog. Fa male, è stata una bastardata, ma ha sicuramente ragione. È che a me le bastardate a sorpresa come quelle non piacciono. I panni sporchi si lavano in casa propria, senza sputtanare gli altri davanti al mondo.
“Hai sempre saputo dov’è la porta. Potevi andartene, stronzo.”
“C’eri tu.”
   
 
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