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Autore: Ili91    05/08/2012    1 recensioni
[Nolan Ross, Emily Thorne, David Clarke]
Nolan ricorda David Clarke.
Tratto dalla one-shot:
«Dove sei, adesso?» gli chiese Emily.
«Sulla barca.»
«Con Jack?» Dal tono era evidente la sua disapprovazione.
[...]
«Sembra interessante. Sei molto intelligente» gli disse David Clarke.
Lo conosceva da pochissimo tempo eppure era disposto ad ascoltarlo. Non gli era mai accaduto prima.
Nolan era ancora un po' diffidente, ma gli occhi gli si riempirono di aspettativa.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Clarke, Emily Thorne, Nolan Ross
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Memories - capitolo unico Titolo: Memories
Personaggi: Nolan Ross, Emily Thorne, David Clarke
Rating: Verde
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale
Avvertimenti: One-shot, Missing-moment
Note dell'autrice:
- Ambientato all'inizio della prima stagione, ma non in un momento preciso. Anche se credo che il rapporto Nemily sia un po' più profondo di quello dei primi episodi.
- N. Parole: 1127

Memories

Appoggiato al parapetto della sua barca provvisoria, Nolan stava parlando al telefono con Emily. L'umore di lei era tutt'altro che allegro, ma era difficile il contrario in sua presenza, a meno che non fosse presente qualcuno facente parte dei suoi piani di vendetta.
Il sole era davvero caldo e luminoso quel giorno, tale che Nolan si coprì il viso con un paio di occhiali da sole e si piegò in avanti per evitarne il contatto diretto.
«Dove sei, adesso?» gli chiese Emily.
«Sulla barca.»
«Con Jack?» Dal tono era evidente la sua disapprovazione.
Lui sorrise. Sapeva che lei non voleva trascinare il suo adorato Jack in quella brutta storia di intrighi e vendetta, ma Nolan non aveva nessuna intenzione di ascoltarla. Jack e Emily erano ancora cotti l'uno dell'altro, e, se era quello che lei voleva, Nolan avrebbe fatto di tutto affinché potessero ottenere la loro vita dei sogni.
«Certo, altrimenti le sue possibilità di riaverla a fine estate si annullerebbero.» Non sapeva nulla di navigazione, la povera Amanda non sarebbe durata cinque minuti con lui.
«Nolan...» lo riprese lei con tono esasperato.
Lui la ignorò. «Dai, raccontami. Quale piano di vendetta sta progettando la tua bella testolina? Hai bisogno di aiuto?»
«Non sono affari tuoi.»
Nolan si lasciò scivolare addosso l'ennesimo rifiuto di lei. Ci era abituato, non ci sarebbe rimasto male.
«E tieni Jack lontano dalle tue manipolazioni, chiaro?» riprese Emily prima di attaccare bruscamente.
«Non sono affari tuoi» le fece il verso, ma era troppo tardi, la linea si era già interrotta.

«Mi conceda solo un momento per esporle il mio progetto.»
«Non ho tempo, ragazzo.»
L'ennesima porta in faccia si chiuse davanti a Nolan Ross.

Si riscosse da quel ricordo a cui non pensava da molto tempo e ripose il cellulare in tasca. Sollevò il viso verso il cielo e rammentò che quello era stato anche il giorno in cui aveva incontrato David Clarke, il padre di Emily, per la prima volta. Ricordava un uomo giovane, affascinante, vedovo con una bambina, e un sorriso amichevole.
Aveva perso da poco la moglie e Nolan aveva letto della tristezza nel suo sguardo, ma andava lo stesso avanti per la sua adorata figlia.
Gli venne da ridere. La descrizione che David gli aveva fatto di Amanda non rispecchiava per nulla la realtà attuale.
La risata, com'era nata, si spense improvvisamente, lasciando spazio all'amarezza. Ovviamente Amanda non era potuta rimanere quella che era una volta, non glielo avevano concesso quando l'avevano ingiustamente allontanata da quel bravo uomo e padre che era stato David Clarke. Perso nei suoi ricordi, belli e brutti, Nolan sentì il desiderio di vendicarsi accrescere in lui.
Semplicemente, non era giusto.

«Sembra interessante. Sei molto intelligente» gli disse David Clarke.
Lo conosceva da pochissimo tempo eppure era disposto ad ascoltarlo. Non gli era mai accaduto prima.
Nolan era ancora un po' diffidente, ma gli occhi gli si riempirono di aspettativa.

***

Un paio di giorni dopo l'ultima chiamata, Emily si fece sentire.
«Ho bisogno del tuo aiuto» esordì sempre molto gentile.
Nolan si concesse un sorriso, doveva esserle costato molto chiedergli una mano. «Non avevi detto che non erano affari miei?» la provocò, anche se sapeva che Emily non l'avrebbe presa bene.
«Senti, se non vuoi aiutarmi...»
Attraverso la cornetta, poté sentire la replica della sua complice che sembrava quasi un ringhio. Da un certo punto di vista, Emily reagiva come un cane maltrattato, che non si fidava più di nessuno e non si lasciava avvicinare per paura di essere ferito di nuovo.
«Che cosa devo fare?» la interruppe.
Emily aveva nuovamente bisogno della sua dote per l'informatica. Se non fosse stato per quella, lei l'avrebbe mai cercato? Ne dubitava.
«Devi fare questo per me.»

«Promettimi che farai di tutto per aiutarla.»
Nolan riuscì solo ad annuire. Era ancora scioccato da quanto David Clarke, la persona che stimava di più al mondo, fosse cambiato. I capelli si erano ingrigiti, sembrava molto invecchiato e aveva delle profonde occhiaie. Sapeva che non avrebbe dovuto essere sorpreso – David aveva passato anni in carcere, mica in vacanza -, ma era lo stesso triste e disorientato. Avrebbe voluto tornare ai tempi in cui l'aveva conosciuto la prima volta.
«Te lo prometto» disse alla fine. «E anche che Amanda saprà la verità.»
«Sei l'unico di cui mi possa fidare.» David gli rivolse un sorriso colmo di gratitudine e per un istante a Nolan parve vedere il suo vecchio amico.  

«Nolan? Mi senti?» La voce di Emily lo riscosse. «Va tutto bene?»
«Sì, Ems, non preoccuparti.»
«Allora, per quel favore?» tagliò corto lei.
Mai che si facesse vedere in difficoltà.
«Sempre a disposizione per te. Passa da casa mia, più tardi, e troverai tutto sistemato.»
Non le avrebbe detto di no in nessun caso e non si trattava solo della promessa fatta a David, Nolan teneva davvero molto a lei.

***

In piedi davanti alla sua porta, rigida e fredda come un palo, Nolan considerò che se fisicamente somigliava poco al padre, caratterialmente era proprio l'opposto.
O, almeno, apparentemente.
Lui sapeva che Emily aveva soffocato i suoi sentimenti, le sue emozioni per un fine più importante.
«Entra» le disse, indicando con un mano l'interno della sua abitazione.
Lei lo oltrepassò e si diresse direttamente vicino alla postazione del computer, in attesa di spiegazioni per poter procedere con il suo piano di vendetta.

«Spero che perdoni e dimentichi questa brutta storia, come io non sono riuscito a fare» si augurò David Clarke.
Nolan ancora non sapeva come avrebbe reagito Amanda, ma lui stesso non avrebbe perdonato, perciò dubitava che lei lo facesse.
Si chiese come avrebbe reagito quando le avrebbe svelato la verità.

«Che ti prende? Ti sei incantato un'altra volta.»
Nolan la raggiunse e si sedette davanti al computer. «Scusa. Pensavo... ricordavo.»
Emily piegò il capo in avanti. «Pensavi a mio padre?»
«Sì. Era una brava persona, metteva sempre il tuo benessere al primo posto. E ti pensava sempre, anche quando eravate separati.» Era strano che improvvisamente si fossero messi a parlare di David Clarke: di solito erano talmente impegnati a pensare alla vendetta di Emily, da dimenticare il resto.
«Forse, se fosse stato meno una brava persona, sarebbe ancora qui.» Le parole “con me” rimasero sospese fra di loro.
Lui allungò istintivamente una mano e la posò su quella di lei, appoggiata alla scrivania. Emily non si ritrasse. «Non lo pensi davvero.»
«No.»
Il discorso cadde, perciò Nolan rivolse la sua attenzione allo schermo del computer.
«Nolan?»
Puntò lo sguardo su Emily. «Sì?»
«Come hai conosciuto mio padre?»
Nolan sorrise al ricordo e piegò la schiena all'indietro fino a venire a contatto con lo schienale. «Adesso ti racconto.»
Lui e Emily passarono la sera a ricordarsi di David Clarke e per un po' non si parlò più di vendetta.


Spazio Autrice: Avevo cominciato questa storia spinta da un prompt della Conchiglia Challenge di Fanworld, ma alla fine dei giochi non l'ho utilizzato e la fanfiction si è indirizzata su binari differenti.
Naturalmente c'è il solito sottofondo Nemily, ma sono contenta di essere riuscita a mettere David Clarke, personaggio che mi piace molto.
Spero che la storia vi sia piaciuta. 
Ringrazio tanto Deb per il betaggio. Grazie mille, cara. <3
Grazie per aver letto.
Ilaria
   
 
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