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Autore: Life is free    06/08/2012    4 recensioni
Nero.
Questo è tutto ciò che ho visto durante il periodo in cui sono stata in coma.
Solo una grande, anzi immensa, distesa di un nero così intenso come non ne avevo mai visti prima.
Non posso dire di aver provato dolore.
Non posso dire di aver provato tristezza.
Non lo posso dire, perché in quell'arco di tempo non ho provato assolutamente niente!
L'unica emozione che si era fatta strada nel mio cuore era la più completa delusione.
Tutto ciò che ricordavo di quei giorni oscuri era il senso di nausea che mi attanagliava lo stomaco, per la consapevolezza che Rein alla fine l'aveva fatto davvero...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Odiami, Amami.'
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Il non molto dolce profumo di un ricordo.

Nero.
Questo è tutto ciò che ho visto durante il periodo in cui sono stata in coma.
Solo una grande, anzi immensa, distesa di un nero così intenso come non ne avevo mai visti prima.
Non posso dire di aver provato dolore.
Non posso dire di aver provato tristezza.
Non lo posso dire, perché in quell'arco di tempo non ho provato assolutamente niente!
L'unica emozione che si era fatta strada nel mio cuore era la più completa delusione.
Tutto ciò che ricordavo di quei giorni oscuri era il senso di nausea che mi attanagliava lo stomaco, per la consapevolezza che Rein alla fine l'aveva fatto davvero...


"Che cosa hai intenzione di fare, Rein?"
Stavo passeggiando per i corridoi del castello quando sentii una voce.
Mi affacciai alla porta della cucina, da cui appunto proveniva quel suono, e con mia grande gioia scorsi l'immagine del principe Bright.
Che strano, però!
Perché non era venuto a salutarmi?
"I-io non so di cosa tu stia parlando!"- tentò malamente di difendersi mia sorella.
Mi affacciai ancora di più di quanto già lo ero, con la speranza di non essere vista.
"Rispondimi! Perché hai un coltello in mano?!"- esclamò Bright alzando la voce.
Sentii un tuffo al cuore.
Non avevo notato l'utensile che mia sorella stava tenendo!
"I-io volevo..."- cercò di dire mia sorella.
Si sentivano le rane gracchiare dallo stagno in giardino.
Quello era l'unico rumore che accompagnava il battere frenetico del mio cuore.

"Penso di sapere cosa vorresti fare. E sappi che se davvero succederà qualcosa a Fine, io non te lo perdonerò mai!"
Una lacrime percorse il mio viso.
"Davvero, Rein?
Davvero saresti capace di farmi del male?"

Corsi veloce come un fulmine nella mia stanza.
Corsi con il cuore in gola, come mai avevo corso in vita mia.
Spalancai la porta della mia camera e mi buttai a capofitto sul letto.
"Perché, Rein?
Perché vorresti che io morissi?
Davvero è questo il tuo desiderio?
Davvero tutto l'amore che provo per te non conta niente?
Perché, Rein?"

E mentre queste domande rimbombavano nella mia mente, un altro pensiero si fece strada nel mio cuore...
"Shade!
Che cosa succederà se io morirò?
Davvero me ne andrò senza avergli prima confessato il mio amore?
Davvero lui non saprà mai dei miei sentimenti?"

Ad interrompere i miei ragionamenti, furono dei passi.
Passi leggeri che conoscevo bene.
Passi che mi avevano accompagnato per tutta la vita.
Passi che se avessero avuto un colore sicuramente sarebbero stati azzurri...
La porta si aprì, e l'immagine di mia sorella, in tutta la sua bellezza, si stagliò nel buio della stanza.
Dalla finestra aperta alle mie spalle, proveniva un venticello fresco.
Le stelle quella notte sembravano più spente che mai.
"Davvero, Rein?
Davvero sarai capace di farlo?"

Sperai fino all'ultimo istante che non fosse così, ma appena vidi il coltello dirigersi verso di me decisi di reagire.
La guardai negli occhi.
Quegli occhi color muschio così limpidi e sinceri, in quel momento mi sembrarono opachi e spenti.
Troppo stanchi, troppo bui per appartenere a mia sorella.
"
Ti voglio bene Rein. Potresti dire a Shade che lo amo?"
Questo fu tutto quello che riuscii a dire, prima che la lama trapassasse il mio cuore.
Volevo urlare.
Volevo morire all'istante piuttosto di rivedere quella sorella che per tanti anni mi era stata amica e confidente, e che ora mi tradiva.
Chiusi gli occhi, mentre il sangue usciva dal mio petto, e la gioia di vivere dal mio cuore.
"Perché, Rein?
Perché mi hai tradito?"



Nel comodino della mia stanza d'ospedale c'è un piccolo calendario.
E' passata una settimana da quel triste giorno.
E pensare che propio quel giorno, festeggiavamo i nostri 16 anni...
Una brezza gentile mi accarezza il viso.
Nell'aria si sente un buon profumo di iris.
Lo stesso profumo che si sentiva quella notte.
"Perdonami Rein, ma io non ti perdonerò mai per quello che mi hai fatto!"
 Fu quello l'ultimo pensiero prima di sentire una voce.
-Fine! Fine sei sveglia!-
-Shade!-





Angolo Autrice:
Ed ecco a voi il secondo episodio della serie "Odiami, Amami".
Ce ne saranno ancora altri e vi prometto che la fine sarà interessante! :)
Per chi pensa "Uffa, perché Rein deve sempre fare la parte della cattiva!", tranquille, andrà a finire bene! :D
Grazie per le 9 recensioni del capitolo precedente, e alla prossima! :D
Noemi.


 

  
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