"È un raro privilegio vedere la tua mente all'opera”.
Hwoarang si avvicina a me, che me ne sto con le braccia conserte e il sorriso sbruffone che riservo solo a lui. Neanche mi apprezza come merito per questo. Me tapino.
“Sfotti, Kazama?” chiede inviperito, il fumo che gli esce dalle orecchie e dal naso.
“Chi? Io? Non mi permetterei mai, mi conosci. Che amici malfidenti mi ritrovo”.
“IO NON SONO TUO AMICO”.
Ridacchio.
“Certo, certo. Comunque guarda che non scherzavo. Dicevo sul serio, è raro vederti fare una cosa intelligente”.
Si scrocchia le dita. Vorrà rifarsi di quanto si è privato mostrando, miracolo dei miracoli, un’oncia di giudizio. Paura.
“Vaffanculo, pezzo di merda. La faccia che non ho sfondato a quello scarto della lavorazione del cotone la posso sfondare a te. Qui. Ora”.
“Adesso non è che devi fare il di più solo perché, per una volta, hai tirato i remi in barca e non ti sei lasciato andare alla furia omicida verso un poveretto che, tremenda colpa, si era permesso di dirti che hai il gusto estetico di un dopolavorista uzbeko. Che è comunque vero”.
“Jin! Sarai pure il presidente della Zaibatsu di ‘stocazzo, ma non mi devi istigare il Thermos. Poi me li paghi tu i danni al locale”.
“Jeb, perché non te ne sei rimasto in Georgia ad allevare tori da monta?”.
“Kazama. Hai cinque secondi per svanire o per chiedermi scusa. Poi...”.
Sospiro. A volte mi sembra di avere a che fare con un moccioso di un anno e mezzo pestifero, viziato, con una forza illimitata, un mostruoso complesso di inferiorità e un pessimo carattere.
“Datti una calmata, coreano. Sei stato un bravo bambino prima, ci tieni davvero così tanto a rovinare tutto?”.
“Scaduti”.
SMACK.
Minchia. Bel gancio.
Vogliamo fare i cialtroni irrispettosi della proprietà altrui che si picchiano a sangue in un bar? E facciamolo, Hwoarang.
Ho giusto un po’ di stress da sfogare e il tuo grugno sarà un eccellente sacco di sabbia.

La traccia "E' un raro privilegio vedere la tua mente all'opera" (citazione di The Big Bang Theory, visto che Manasama ci tiene) viene dalla community di Live Journal Piscina di Prompt e nello specifico per la Maratona in Piscina, anche se personalmente io mi rifiuto di usare la parola "prompt", inglesismo gratuito del menga, in favore di un più patriottico "traccia".