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Autore: Sakkaku    08/08/2012    0 recensioni
Greg andò a tamponare la macchina davanti a lui. “Dannazione! Non me ne va bene una! Dovevo andare proprio addosso ad una Maserati GT! Adesso quello mi farà un mazzo quadro”.
Il ragazzo della scientifica aprì la portiera pronto a scusarsi e sentire mille urla. Ma ciò non accadde.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Greg Sanders, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Rieccomi qui, con la prima parte dell'ultimo capitolo =)
Mi spiace di averci messo così tanto ma con le ferie non ho trovato molto tempo per scrivere >.<
Nei prossimi giorni metterò anche la seconda parte con il quale terminerà questa fanfic, spero che il finale non sia deludente!!



Capitolo 12: Addio – parte prima



Maeve senza esitazione disse – Portami all’Hotel - - Perché mai dovremmo andare lì? Non dovevamo cercare tua sorella? – domandò Greg mentre metteva in moto – Infatti. Lei è là. Ne sono certa - - Perché mai dovrebbe portarla in un posto del genere? - - Perché è proprio l’ultimo posto dove chiunque andrebbe a cercare. Senza contare che mi ricordo di un cliente che parcheggiava nel parcheggio sotterraneo e sale direttamente in camera. Sospetto che sia Josh. Solo così può averci tenuto sott’occhio. Mi maledico che non me ne son accorta prima! -.
Durante il resto del tragitto rimasero in silenzio.
Alla radio stava passando la canzone degli Europe The final countdown. “Sembra quasi fatta apposta per la resa dei conti” pensò Maeve, aveva la sensazione che per qualcuno sarebbe finita male. Non voleva essere negativa, però si ricordò che sua sorella Sheena le aveva raccontato di una loro prozia era una sensitiva.
“Spero solo di non aver ereditato questo dono” pensò mentre Sanders parcheggiava la macchina.

I due scesero dal veicolo per poi dirigersi verso l‘atrio dell’Hotel.
Quando Maeve vide che alla reception c’era Abby si avvicinò e iniziò a parlarle in irlandese.
Greg non capiva un tubo di quello che le due stavano dicendo, sentendosi a disagio iniziò a leggere il menù del giorno “Lasagne al forno…è da tempo che non le mangio. Quasi quasi passo a prendere quelle surgelate nel negozietto sotto casa” pensò il giovane. Abby digitava sul computer che aveva davanti alla velocità della luce.
Lei era un’irlandese proprio come Blair e Maeve, solo che a differenza loro Abby non aveva mai visto la terra natia, poiché era nata in America e la madre non l’aveva mai portata in Irlanda, sebbene gli avesse insegnato la lingua. Per Abby le due gemelle erano come delle sorelle minori acquisite, benché avesse ventinove anni, solo due in più rispetto alle due sorelle.
La ragazza prese dal cassetto la copia della camera dell'ospite, che Maeve sospettava fosse Josh, mentre gliela porgeva, disse - Deirfiúr Ádh mór, más gá tú dom feadóg, tú manderla Sábháilteachta* – sorridendole la ragazza dai capelli scuri annuì. – Di cosa avete parlato? – chiese Greg quando Maeve tornò da lui – Niente che ti riguarda – fu la risposta secca.
La ragazza sentiva una fitta al cuore, segno che sua sorella stava soffrendo, percepiva sempre quando non stava bene “Sarà colpa della prozia?” pensò scioccamente, schiacciando il tasto per chiamare l’ascensore. “Che cosa vado a pensare in un momento come questo?” scuotendo la testa Maeve chiese – A proposito hai una pistola? La sai usare? - - Sì ho la pistola di servizio e no, non ho mai sparato a nessuno a parte alle figure di cartone nel poligono di tiro – rispose Greg turbato – Fantastico! Un pivellino! Ci mancava questa – esclamò quasi esasperata Maeve, entrando nell’ascensore e premendo il tasto del piano della sua camera.

Senza dire nulla si precipitò dentro la stanza, andò nella camera, aprì l’armadio e spostò una trave di legno, dove c’erano nascoste varie pistole – Anche se sei un poliziotto, vedi di non far storie. Ho il porto d’armi, quindi non farmi la paternale o ti farcisco il cervello di piombo – disse rivolta a Greg che oltre ad essere stupito non capiva come quelle due gemelle potessero avere un arsenale del genere. Ce ne erano di tutti i tipi da AK47u, Kalashnikov, Magnum Research, una coppia di Anics skif a-3000 e una Beretta px4. Maeve aveva l’imbarazzo della scelta “Dunque la Magnum Research argentata è di Blair quindi la scarto, i fucili son troppo ingombranti per i corridoi. Meglio optare per la coppia di Anics skif a-3000” afferrò le due pistole gemelle, controllò che fossero cariche, tolse la sicura e si prese due paia di scatole con le munizioni – Intendi sparare dove ci sono dei civili? - - Sì razza d'idiota! Con chi credi di avere a che fare? Con babbo natale? Josh è un assassino seriale o gli ficchi un proiettile in fronte o stai certo che sarà lui a farlo a te – gli urlò contro Maeve mettendosi le scatolette con i proiettili in tasta.
“Rischio di ricevere una sospensione” pensò mentre seguiva fuori dalla stanza la gemella di Blair “Perché mi sono dovuto cacciare in questo casino? Perché non ho aspettato che gli uomini di Brass facessero il loro lavoro?” sapeva che oramai era troppo tardi per tornare indietro. Le danze stavano per iniziare e anche se lui non era pronto, doveva ballare. – Tu non dire nulla – iniziò a dire Maeve una volta tornati nell’ascensore – Proverò a ingannarlo con il servizio in camera. Se non funziona, entri in scena tu e dici quelle frasi che dicono nei film Polizia, siete circondati aprite la porta e uscite con le mani in alto o roba simile, hai capito? - - Sì – rispose Greg annuendo – Ottimo – disse Maeve poi aggiunse – Se devi sparare prendi bene la mira, perché se sfiori mia sorella, sarò la prima a spararti addosso – Greg deglutì “Forse avrei dovuto esercitarmi davvero di più”.

Ding.

Erano arrivati al decimo piano.
Entrambi erano molto tesi, non sapevano cosa aspettarsi. Maeve sospirò e bussò alla porta, dove presumeva ci fosse Josh e Blair. Maeve non fece in tempo neanche a dire una parola.
Subito dopo aver bussato, udì dall’altro lato della porta una risata.
Quel suono la fece rabbrividire.
L’aveva riconosciuta. – immagini sei tu Maeve – parlò la voce una volta finito di ridere – Sospettavo che mi avresti trovato prima della polizia. Sei sempre stata molto più acuta che tua sorella -. La ragazza non riuscì più a trattenere la rabbia – Apri la porta schifoso bastardo! Se hai osato sfiorare solo un capello a Blair ti giuro che ti… - - Che cosa mi farai Maevina? – la schernì Josh – Ti ricordo che ti sei già trovata a faccia a faccia con me. Devo raccontarti com’è andata a finire? – riprese a ridere. Furente la ragazza fece segno a Sanders di mettersi sulla sinistra della porta. Infilò la chiave nella serratura, ma a metà si bloccò. “Deve aver messo qualcosa, se sforzo la chiave, si romperà” rifletté Maeve, così fece segno a Greg di aiutarla a sfondare la porta.
Quando la buttarono giù, videro Blair legata a una sedia, con un tovagliolo bianco in bocca e alcuni graffi sulle braccia. Josh sorrideva beffardo guardando i due nuovi arrivati, tenendo il coltello puntato sulla carotide della ragazza dai capelli rossi. – Lasciala andare – gli ordinò Maeve tenendo le pistole nascoste sotto la maglietta – Perché? Vuoi prendere ancora il suo posto? Ti vuoi sacrificare nuovamente? Oppure lo fai per essere al centro dell’attenzione? – la riempì di domande Josh – Sai, so la verità. In realtà volevi risolvere tu il caso e quando tua sorella si è infortunata, hai colto l’occasione al volo. Dico bene? - - Vai al diavolo! – ribatté per tutta risposta la gemella.
Greg era immobile, non sapeva cosa fare o dire. Si sentiva di troppo in quella strana “rimpatriata”.
Blair si dimenava sulla sedia. – Forse vuoi dire la tua? – le domandò Josh togliendole il tovagliolo dalla bocca. – Scappate! Sorellona, Greg dovete scappare! C’è un detonatore nascosto in questa camera, è collegato al suo battito cardiaco se gli sparate, salterà in aria tutto il piano e forse di più - - Direi che hai parlato troppo – il serial killer le tirò i capelli e le rimise il tovagliolo in bocca.


* Traduzione: - Buona fortuna sorella, se hai bisogno fammi un fischio, ti manderò la sicurezza - (ho usato un buon traduttore, spero sia corretto. In caso contrario chiedo venia >.<)
  
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