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Autore: mamie    10/08/2012    6 recensioni
Cosa vuol dire per una ballerina scoprire di non potere più danzare?
[Partecipa al contest "Un'immagine e cento parole" di adamantina.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ODIO LA DANZA
Danziamo, danziamo, altrimenti siamo perduti.
 
Pina Bausch


 
Odio la danza.
Odio i miei piedi che si permettono dei passi falsi, odio le mie gambe che non vanno in sincronia, odio le mie braccia che, invece di essere ali di cigni, sono pezzi di legno rotti. Odio anche il nome di questa malattia, così osceno… sclerosi.
Volevo essere una stella. Danzare in alto, con le altre stelle.
Ora di tutta la mia vita resteranno solo cassetti polverosi pieni di ricordi che qualcuno, stufo, un giorno butterà via.
No, non posso. Danzerò solo con un dito, con la punta dell’alluce, con un fremito del polso. Ogni brandello rimasto di me saprà danzare. Danzerò solo con gli occhi, alla fine.



 Note:
Pina Bausch era una danzatrice eccezionale, fondatrice del Tanztheater (il “Teatrodanza”). Le sue coreografie non erano dei movimenti codificati messi insieme a formare un balletto, piuttosto una serie di sentimenti ed emozioni che venivano fuori in modo potente, anche se rigorosamente costruiti. La cosa che mi è sempre piaciuta è che usava indifferentemente ballerini e ballerine giovani e vecchi, donne e uomini. Poteva trasformare in danza qualsiasi movimento, anche all’apparenza scoordinato e violento. Poco tempo fa Wim Wenders le ha dedicato un bellissimo film, da cui ho tratto la citazione iniziale.
 
 


  
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