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Autore: ghfhghoransdsjt    10/08/2012    7 recensioni
Quanto può essere crudele la vita certe volte?
Salve, mi chiamo Giusy e ho 14 anni. E' la prima volta che scrivo. Accetto recensioni, soprattutto critiche per migliorarmi. Buona lettura.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati solo 5 mesi. Ero diventata da una semplice fan la sua ragazza e Dio ci aveva concesso di stare solo 5 mesi insieme. Possibile la vita fosse così crudele con noi? Ricordo ancora tutto dall'inizio, alla perfezione. Da quando quel sabato pomeriggio ci eravamo incontrati in quel parco londinese. Lui sfoggiò uno dei suoi fantastici sorrisi ed io subito m'innamorai del mio irlandese preferito, colui che cantando con i suoi amici mi faceva sognare.

La sua voce angelica, i suoi occhi color ghiaccio, immensi come il cielo e profondi come l'oceano, la sua dolce risata che mi faceva stare sempre bene.

Il nostro primo litigio, quando capimmo di amarci davvero. Aveva baciato una bionda tinta e cotonata o meglio, lei aveva baciato lui e io avevo visto tutto. Ero lì per stare con lui e invece lo ritrovavo a baciarsi con un'altra. Ero furiosa, mi sentii crollare il mondo addosso ma poi lui mi aveva raccontato tutto e aveva confessato di amarmi, di non volermi lasciare più.

Il primo bacio? Beh, il nostro primo bacio fu fantastico, come quelli nei film, anche meglio...

Ero uscita di casa nonostante piovesse per prendere un po' d'aria, per riflettere, per separarmi dal mondo giusto un po' e lo avevo trovato seduto su una panchina, non curante della pioggia che lo aveva reso bagnato fradici. Successe tutto in un istante. Ero lì, davanti le sue labbra, poca distanza che venne subito annullata. Mi strinse a sè, prese a baciarmi la guancia fino a scendere verso le labbra. Ricordo ancora il sapore di quel bacio, dei suoi baci, il suo profumo che mi mandava in exstasy, le sue braccia calde che cingevano i miei fianchi. Restammo lì con la pioggia che scendeva sui nostri visi. Mi sentitvo così debole e lui era lì a rassicurarmi, a coccolarmi come solo lui sapeva fare. Ed ora? Ora che avrei dovuto aiutarlo io ero su di lui a piangere.

Non riuscivo a vederlo  in quel letto. No, non ci riuscivo. Volevo consolarlo ma non avevo neanche più la forza per piangere. La macchina, quella stupida macchina mostrava che il suo cuore aveva iniziato a battere più lentamente, troppo lentamente, segno che avremmo avuto ancora solo qualche minuto.

-Piccola, non piangere. Non ti lascio per sempre.

-Mi mancherai troppo- dissi con voce rotta dal pianto e con le lacrime che scendevano su di lui. Non riuscivo a fermarle.

Mi attirò a sè, voleva che lo baciassi, per l'ultima volta, voleva che le nostre labbra si sfiorassero di nuovo. Quel contatto metteva i brividi.

-Dimmi che mi ami.

-Ti amo...

-Dillo dorridendo, voglio vederti sorridere, voglio che il tuo sorriso sia l'ultima immagine che vedo così da potermela ricordare per sempre.

.Ti amo.- ripetei provando a sorridere.

-Ecco, così va meglio.

Il battito cardiaco rallentava sempre di più.

-Un' ultima cosa ragazzi. Prendetevi cura di lei, di voi e della band. Continuate a cantare e quando vi esibirete pensate che ci sono anche io con voi, con il cuore. 

-E a te- disse voltandosi verso di me - vivi la tua vita, non abbarterti e ricorda che un giorno ci rivedremo. Ti amo.-  

Le sue ultime parole.

-Niall, ti prego... non lasciarmi!-

Troppo tardi.

Il mio angelo era andato.

Grazie Niall, per tutto. Per tutti i sorrisi che mi hai regalato, per tutti i momenti felici e sereni che mi hai donato, tutti i baci, tutte le coccole, tutte le parole dolci. Grazie di tutto, ti amo.

   
 
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