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Autore: Giady_910    15/08/2012    1 recensioni
Eccomi qua con un altra storia partecipante a "una fiffy...al prompt".
Sta volta ho inserito due prompt u.u spero vi piaccia e gradirei sapere la vostra opinione (è la mia prima storia su Beyblade Metal Mastets)
Ho ambientato i personaggi ai giorni nostri e aggiunto un protagonista.
P.S. mi scuso per eventuali errori u.u
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano le quattro precise e Yumiko passeggiava tranquillamente lungo il fiume col vento che muoveva di qua e di la i suoi lunghi capelli rossi.

“ Che bella giornata “ pensò la ragazza guardandosi intorno. Da lontano, intravede suo fratello Gingka che chiacchiera con un ragazzo e decide di andargli incontro.

<< Ehi fratellone! >> urlò Yumiko per farsi sentire.

Il ragazzo si gira verso di lei << Ehi sorellina! Come mai da queste parti? >>

<< Una passeggiata pomeridiana >> si rivolge agli altri << Oh, ciao Masamune! Da lontano non ti avevo riconosciuto >>

<< Ciao Yumiko! Come te la passi? >> disse il ragazzo dai capelli neri e il ciuffo rosso.

<< Tutto bene grazie, ma di cosa stavate parlando? Ho visto Gingka che si agitava >>

<< Masamune ha avuto l'idea di andare in discoteca questa sera >> disse Gingka incrociando le braccia.

<< Beh, non mi sembra una cattiva idea >>

<< Vedi! Anche lei è d'accordo >> disse Masamune con aria soddisfatta.

<< No, anche tu sorellina. Mi bastava già lui che insisteva >>

<< Ma che male c'è? >> domandò Masamune.

<< C'è che in discoteca bisogna stare attenti a tutto e a tutti >>

<< Quante paranoie fratellone. Dai andiamoci per una volta >> disse Yumiko implorandolo.

<< Non so, non mi convince >>

<< Allora ci andiamo solo noi! Invito anche gli altri così ci divertiamo di più >> disse Masamune.

<< Si. Buona idea >>

<< E va bene! Vengo anche io. >> disse Gingka rassegnandosi.

Dopo essersi messi d'accordo per l'ora, tornarono a casa.

Yumiko era già agitata: non sapeva cosa mettersi. Si precipitò in camera e cominciò a svuotare l'armadio. Dopo cinque minuto la sua stanza era sommersa da vestiti; sulla sedia; sulla scrivania; e sul letto, una montagna di indumenti copriva l'azzurro delle lenzuola.

Gingka preoccupato che riempisse anche la casa, le diede una mano a scegliere e dopo 2 ore di prove si decise.

<< Finalmente, non ne potevo più! >> disse il ragazzo sedendosi sulla sedia.

<< Scusa se ti ho fatto stancare >>

<< Tranquilla. Adesso meglio che mi faccio una doccia >>

Si diresse in bagno e si chiuse dentro.

Yumiko sistemò la stanza e lasciò sul letto il vestito che aveva scelto. Era così agitata. Non si spiegava il perchè. Le mani le tremavano e il cuore le batteva a mille.

Era così immersa nei suoi pensieri, che quando Gingka si avvicinò per avvisarla che il bagno era libero, fece un salto ed urlo dallo spavento.

<< Ma sei scemo?! >> disse Yumiko portandosi una mano al cuore.

<< Scusa non era mia intenzione. Tutto bene? >> domandò Gingka.

<< S-si, va tutto bene. Ora vado a lavarmi >> andò n bagno e si chiuse dentro.

Gingka rimase perp0lesso dalla sua reazione, ma non ci diede peso.

Dopo 1 ora Gingka si mise davanti alla porta del bagno: non vedendo la sorella uscire si era preoccupato. Stava per bussare quando la porta si aprì di colpo colpendo il povero ragazzo dritto in faccia, facendolo cadere per terra.

<< Che mi stavi spiando!? >> disse Yumiko tenendosi l'accappatoio.

<< Ma cosa vai a pensare >> disse Gingka dolorante e con una mano sulla faccia << Stavo venendo a vedere se non eri annegata >>

<< Spiritoso. Dai tirati su >> lo aiutò ad alzarsi.

<< Ah, Masamune mi ha avvisato che ci saranno anche Tsubasa, Kyoya, Yu e Kenta questa sera >>

Yumiko si bloccò e rimase a fissarlo.

<< Tutto ok? >> domandò il fratello.

<< Ehm, si certo. Tutto a posto >> disse e se ne andò in camera sua.

Il suo cuore batteva all'impazzata. Non accennava a diminuire. “Che succede? Perchè ho avuto quella reazione?” pensò Yumiko.

Scrollò la testa e si preparò. Indossò il vestitino nero fatto a topo, si truccò e poi uscì con Gingka e andarono alla discoteca. La musica si sentiva fin da fuori e alcuni ragazzi erano davanti all'entrata a squadrare dalla testa ai piedi tutte le ragazze che passavano.

Ovviamente gli altri dovevano ancora arrivare e Yumiko e Gingka dovettero aspettarli.

<< Come al solito sono in ritardo >>

<< Vedrai che saranno qui a momenti >> disse Gingka << Ma, una domanda; ti dovevi proprio mettere il vestitino? >> mi guardò dalla testa ai piedi.

<< Beh siamo in discoteca. È giusto che mi vesta come voglio >> rispose Yumiko.

<< Si, ma è troppo corto! >> ribatté Gingka agitandosi.

<< Dai fratellone stai calmo >> si voltò e intravide i ragazzi << Oh guarda eccoli >>

Finalmente arrivarono: Masamune, con la sua camicia verde e i pantaloni neri; Tsubasa, con una camicia senza maniche violetta e i pantaloni marroncini; Kyoya, con una maglia senza maniche verde scuro e i pantaloni neri; Yu, con una camicia arancione e i pantaloni neri; e Kenta, con una camicia verdina e i pantaloni neri.

Yumiko guardò loro e poi Gingka << Ma vi siete messi d'accordo a mettervi tutti la camicia e i pantaloni? >>

<< Veramente no >> rispose Masamune.

<< Bene, vogliamo entrare? >> domandò Gingka.

<< No! Cioè..vuoi andate io devo aspettare una persona >>

<< E chi? >> domandò Tsubasa.

<< Una persona! Su andate dentro! >> disse Yumiko agitandosi e spingendoli dentro.

I ragazzi entrarono e presero posto. Nel frattempo fuori dalla discoteca, Yumiko aspettava Madoka e finalmente arrivò anche lei. Entrarono e cercarono gli altri.

<< Eccoci qua >>

<< M-Madoka! Che ci fai qui? >> disse Gingka alzandosi in piedi.

<< Mi ha invitata Yumiko e io ho accettato >>disse Madoka sistemandosi il vestito color fuxia.

<< Beh, mi fa piacere >> disse Gingka diventando leggermente rosso.

<< Bene, io e Madoka adesso andiamo a ballare >>

<< Adesso? Ma siamo appena arrivati? >> disse Kyoya.

<< è vero aspettate ancora un po' >> disse Yu.

<< No, no! Aspettare non è da noi! >>

<< Esatto. Per cui...ANDIAMO! >> prese per mano Yumiko e si buttarono in pista a ballare. I ragazzi rimasero seduti sulle poltrone vicino alla pista. Per tutto il tempo le tennero d'occhio per evitare che qualche losco individuo si avvicinasse a loro.

Yumiko e Madoka ad un certo punto salirono sui cubi e cominciarono a ballare molto sensualmente.

<< No questo non va bene >> disse Gingka, cominciando ad agitarsi.

<< Concordo con te >> disse Tsubasa.

<< Dai ragazzi non fanno niente di male >>

<< Masamune ha ragione. Lasciate che si divertano >> disse Kyoya.

<< Però devo dire che non si sono mai comportate così >> fece notare Yu.

<< Yu ha ragione >> confermò Kenta.

Tsubasa e Gingka non presero molto bene la decisione di Yumiko e Madoka. Rimasero per tutto il tempo a guardarle storto. Le ragazze invece continuarono a ballare senza essersi accorte di loro.

Dopo 2 ore di ballo ininterrotto, le ragazze tornarono al tavolo, ma mancava qualcuno.

<< Tsubasa? >> chiese Yumiko guardandosi attorno.

<< Credo sia fuori. Era alquanto nervoso >> disse Gingka con tono rigido.

<< Gingka, va tutto bene? >> gli chiese Madoka.

<< Io vado a cercarlo >> disse Yumiko facendosi strada tra la folla.

<< Gingka, che ti prende? >>

<< E me lo chiedi pure >>

<< Uhuh! Ecco la scenata >> dissero in coro Kyoya, Yu e Kenta.

Intanto Yumiko era fuori dalla discoteca e intravide Tsubasa appoggiato ad una muretta. Gli andò in contro e notò che era alquanto nervoso.

<< Tsubasa, cosa ti prende? >>

<< Mi ha dato fastidio il modo in cui ti atteggiavi >> disse scocciato.

<< E come mi atteggiavo, sentiamo >> disse Yumiko cominciando ad agitarsi.

<< Sembravi una di quelle cubiste puttane! >> urlò in faccia a Yumiko che rimase senza parole.

<< Così, io sarei una puttana >> disse agitandosi di brutto.

<< No, non volevo dire... >>

<< Ma lo hai detto! >> disse urlando e cominciando a piangere.

<< No, ti prego...non volevo >> disse Tsubasa nel tentativo di rimediare al suo sbaglio, ma inutilmente. Yumiko si allontanò ma Tsubasa le corse dietro e la prese per un braccio tentando di fermarla, ma lei con uno strattone si liberò. Indietreggiando non vide la macchina che stava arrivando e...... BOOM!!

Un tonfo assordante si sentì anche dentro la discoteca, nonostante la musica alta. Tutti uscirono fuori per vedere cosa fosse successo e la scena che si trovarono davanti era spaventosa: i segni della frenata della macchina erano ben evidenti; tracce di sangue sulla macchina e sulla strada, formavano una scia che portava al corpo della povera Yumiko.

Tsubasa, in lacrime, era in ginocchio e teneva su la testa sanguinante della ragazza.

Gli altri uscirono con la massa di gente, ma riuscirono ad arrivare davanti e videro la scena. Tutti rimasero sconvolti. Soprattutto Gingka che corse da Yumiko e Tsubasa.

<< COSA è SUCCESSO!? >> disse disperato e in lacrime.

<< N-non ha visto...la macchina e...l'ha presa in pieno >> tentò di dire altro ma non ci riuscì. La voce non gli usciva dalla bocca e le lacrime non accennavano a smettere.

L'ambulanza arrivò qualche minuto dopo e la portò in ospedale. Gli altri dovettero andarci in macchina.

Una volta arrivati si precipitarono dove la stavano operando, ma dovettero restare fuori. Per ben 4 ore Yumiko rimase in sala operatoria e i ragazzi fuori ad aspettare in preda alla disperazione; soprattutto Tsubasa, ancora scioccato dalla scena a cui aveva assistito. La persona che amava rischiava di morire per colpa sua. I sensi di colpa cominciarono a tormentarlo.

La porta si aprì e uscì il medico. Tutti si riunirono intorno a lui e chiesero come stava Yumiko. Lui rispose che avevano fatto tutto il possibile, ma la ragazza era entrata in coma. Al suono di quelle parole Tsubasa e Gingka, i due più legati a Yumiko, dovettero sedersi. La disperazione ormai aveva preso il sopravvento.

Dopo circa due mesi Yumiko si trovava ancora in coma e non si vedevano segni di miglioramenti. Per tutto il tempo Tsubasa andava a trovarla ogni giorno e rimaneva con lei senza mai lasciarla. Si allontanava solo per tornare a casa cambiarsi.

Gingka e tutti gli altri la andavano a trovare una volta a settimana in attesa del suo risveglio, che sembrava non arrivare mai. Finché un giorno...

<< Non ne posso più >> disse Tsubasa tenendo la mano di Yumiko tra le sue e piangendo << Non riesco più a stare in questa situazione. Non so se puoi sentirmi, ma ti chiedo perdono. È colpa mia se sei ridotta così, attaccata ad una macchina. Non sai quante volte mi sono detto “perché lei e non io?!”. I sensi di colpa mi hanno tormentato per tutto questo tempo. La notte non riesco a dormire. Ho sempre in mente la visione di te.. >> si interruppe e poi riprese << L'immagine di che vieni investita da quella macchina...Dio! Mi dispiace, è colpa mia. È solo colpa mia. Volevo dirtelo in un altro momento ma..io ti amo >> appoggiò la testa sulla mano di Yumiko.

Ad un certo punto sentì qualcosa che gli sfiorava i capelli. Alzò lo sguardo e vide gli occhi di Yumiko che lo fissavano.

<< Ma cosa..YUMIKO! >> il suo rido si sentì per il corridoio dove di medici di passaggio entrarono e appena videro che la ragazza si era svegliata allontanarono Tsubasa per fare tutti gli esami.

Due settimane dopo Yumiko uscì dall'ospedale e tutti erano li ad aspettarla. L'abbracciarono. Erano tutti felici di vederla in forma; si, aveva ancora delle bende ma il peggio era ormai passato. Tsubasa fu l'ultimo ad abbracciarla, ma Yumiko aveva altro in mente; infatti gli diede un bacio davanti alle facce incredule degli altri.

  
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