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Autore: bambolinazzurra    15/08/2012    5 recensioni
Axel decide di dare una risposta alle fan girls che si chiedono se l'Akuroku sia reale o se sia frutto di pettegolezzi. E lo farà alla sua maniera. E forse dirà anche qualcosina in più...
Curiose, fan girls? Allora non vi resta altro da fare che cliccare quel titolo e leggere...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Axel, Roxas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
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Ehi, ragazze! Mi rivolgo a voi!
Salve, sono Axel, il numero VIII dell’Organizzazione XIII. Forse vi ricordate di me per il mio spelling ossessivo-compulsivo e per la mia frase di rito “Got it memorized?”.
Dicevo, amiche, avete presente le voci che girano riguardo me e un certo biondino tutto pepe? Beh, vi svelo in esclusiva che è tutto vero!
Roxas è sempre stato la mia ossessione, dalla prima volta che l’ho visto. Certo, il fatto che mi abbiano dato il compito di occuparmi del ragazzo non è stato d’aiuto. Ma devo dire che ne è valsa la pena, perché mi ha dato modo di stringere amicizia con lui. Roxas è molto più divertente e simpatico di quanto molti possano pensare. Dall’esterno sembra sempre un mezzo emo, oltre che un po’ sfigato. Niente di più sbagliato! Semplicemente le persone gli fanno schifo. Tranne pochi e mi includo nel fortunato numero.
Comunque abbiamo preso l’abitudine di andare a mangiare un gelato insieme dopo ogni missione. Io li ho sempre considerati appuntamenti, ma non gliel’ho mai detto. Avrei anche potuto dirglielo, visto che lui non aveva idea di cosa fosse un appuntamento. Inserite una risata malvagia, in questo punto, fa molto figo!
Il gelato che abbiamo sempre preso è quello al sale marino, è il nostro preferito, ma non saprei dirvene il motivo. Certo, è buono, ma per Roxas è diventato una droga, non scherzo! Una volta gli ho proposto di prenderci un gelato al cioccolato. Così, giusto per cambiare.
- Ho sentito dire in giro che anche quello è dolce e un po’ salato! – gli ho detto.
Ma mi ha guardato come se fossi impazzito e ha borbottato a proposito di “canzoni da due soldi” e di “almeno io ho la scusa di essere ancora in via di sviluppo”. Qualunque cosa volesse dire con questo… A volte quel ragazzo è un mistero, parola mia!
Ad ogni modo un giorno come gli altri ci siamo visti alla torre; è un posto molto romantico, sapete? Soprattutto al tramonto (beh, sempre quindi, visto che stiamo parlando di Crepuscopoli).
Come spesso accadeva ci ritrovammo a lottare. Niente armi, sia ben chiaro! Era solo un gioco in fondo. Nonostante io sia parecchio più alto e più pesante, devo comunque mettercela tutta per avere la meglio sul piccoletto, è più forte di quanto sembri. Beh, la taglia non è sempre garanzia di potenza, no?
Quel giorno, dicevo, iniziammo a battibeccare che non avevamo ancora finito i nostri gelati. Mi affrettai a ficcarmi in bocca la rimanenza del mio mentre lui mi dava un calcetto negli stinchi, fingendo di essere offeso per una mia battuta sulla sua altezza. Con una mano mi pizzicò il fianco, facendomi trasalire per il solletico. Ebbene sì, ragazze, il meraviglioso Soffio di Fiamme Danzanti soffre il solletico!
Allora presi il polso della piccola peste e lo portai in alto, inchiodandolo al muro. Insomma, dovrò pur difendermi!
Lui ridacchiò indolente e sollevò il suo mezzo gelato per mangiarne un po’. Mi chinai per cercare di rubargliene un morso. Lui cercò di spostarlo fuori dalla mia portata e si divincolò, ma io gli inchiodai al muro anche l’altro polso e morsi il gelato. Delizioso come sempre, forse anche di più perché era suo.
Roxas sollevò lo sguardo, gli occhi che scintillavano nella luce del sole morente e mi guardò come per provocarmi. Mi abbassai fino a ritrovarmi faccia a faccia con lui e lo baciai. Piano, lentamente, con molta delicatezza. Fu dolce come qualsiasi primo bacio dovrebbe essere.
Lo sentii irrigidirsi appena prima di iniziare a muovere le labbra contro le mie con passione crescente. Il gelato gli cadde di mano, spiaccicandosi sul pavimento della torre. Gli lasciai libere le mani e lui me le mise intorno al collo; le nostre lingue si intrecciarono, lottando tra loro per la dominanza. Mi piaceva questo nuovo modo di sfidarci, sentirlo tendersi e inarcarsi contro di me mentre le mie mani gli accarezzavano il petto e la schiena. Spinsi il mio corpo completamente contro il suo, facendolo gemere.
E poi mi ritrovai con la schiena contro il muro. Quando, esattamente, il piccolo mostro era riuscito a invertire le posizioni? Ma prima che potessi davvero pensarci Roxas mi colpì dietro le ginocchia con un piede e io mi ritrovai con il sedere per terra, mancando di pochi centimetri quella che ormai era una poltiglia al sale marino. Si mise a cavalcioni su di me e ghignò nell’accorgersi di quanto lo desideravo. Soffocai un mugolio quando si riappropriò delle mie labbra, lasciandomi senza fiato.
- Axel – ansimò infine, il suo naso che sfiorava delicatamente il mio.
- Sì, Roxas? – dissi col tono di un gatto che fa le fusa. Accidenti, ero felice!
- Mi devi un gelato –
E mi baciò di nuovo. Ma poi un rumore come di qualcuno che soffocava ci costrinse a voltarci e… Beh, diciamo che Xion non è più stata la stessa, da allora.
Ah, bei tempi quelli!
Sono passati quasi cinque anni da quel giorno. Io e Roxas siamo ancora insieme e ci amiamo a dispetto del cuore che non abbiamo.
- Axel – mi giunge la sua dolce voce – Che cretinata stai scrivendo stavolta? –
Non posso farci niente, amo scribacchiare di tutto ciò che mi passa per la testa. Soprattutto se si tratta di Roxas, è il mio argomento preferito.
- Ti diverti un sacco a distruggere qualsiasi momento romantico, vero, piccola peste? – rispondo a tono.
- Oh, stavi vivendo un momento romantico, Ax? Con il tuo diario segreto? –
Stronzetto. Lui pensa che sia un diario, ma non è così: un diario lo scrivi per te stesso, per non dimenticare. Io invece voglio condividere l’inizio della nostra storia d’amore con il mondo intero. Ok, siamo realistici: con chiunque sia interessato a leggerla.
Gli altri dell’Organizzazione lo sono di sicuro, almeno tanto quanto sono curiosi di sapere chi di noi “sta sopra”. Ma tanto non lo verrete certo a sapere da me, anche se devo confessare che il mio Roxy ci sa davvero fare con certi…

Ora è Roxas che scrive. Axel è dovuto scappar via con le mani strette attorno ai suoi “gioielli” urlando ciò che sembrava un “Porco Heartless, Roxas, questo va tutto a tuo sfavore, lo sai?”. Ciò vuol dire che tocca a me salutarvi, ma prima voglio vedere un po’ che cosa ha scritto quel rincitrullito.

Oddio, mi sento male. C’è tanta dolcezza in questo quaderno che non mangerò più dolci per almeno un mese!
… anche se, ora che ci penso, mi è venuta una gran voglia di gelato al sale marino…
- Oh Axieeee…! –

FINE



Ed ecco a voi un’altra piccola one shot, scritta per l’Akuroku day 2012 e pubblicata in ritardo per mancanza di tempo, causa impegni lavorativi (per noi lavoratori stagionali questo periodo di agosto è il peggiore, ma pazienza, il lavoro è lavoro in questi tempi di crisi, giusto?).
Non temete, l’aggiornamento della mia long arriverà prestissimo, domani o dopodomani al massimo e sarà (finalmente, direte voi) a rating arancione.
  
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