Dorme. Ha appena finito di raccontare ai suoi fratelli le storie più meravigliose, si è infilata nel suo letto e si è addormentata in un battito d'ali di fata. Io l'ho ascoltata, di nascosto, tutta la sera. Ho sognato insieme a lei un'altra storia d'amore: "La bella addormentata". Mentre Wendy raccontava, io galleggiavo felice, trattenuto in aria da un'emozione che mi mi scaldava il cuore come brace. La sua voce scivolava dolcemente nei miei orecchi, dandomi di che gioire. Ora che è profondamente addormentata, posso azzardare ad avvicinarmi. Il suo viso è baciato dalla luce bianca della luna che manda i suoi freddi raggi attraverso la finestra aperta. Il russare roco del fratellino più piccolo è l'unico rumore che spezza di tanto in tanto quel silenzio pacifico. Galleggio come una nuvoletta sopra il letto di Wendy, osservando i tratti dolci del suo viso. Mi chiedo cosa stia sognando. La fisso per un po', attento a non fare il minimo rumore. Forse però il mio respiro le solletica la faccia, perchè d'un tratto spalanca gli occhi, senza preavviso. Scatto come una molla verso la finestra. Dopo poco sono già lontano, e nella notte non mi accorgo che la mia ombra mi ha abbandonato. Il mio pensiero è interamente rivolto a Wendy, e mi domando se potrò arrischiarmi ancora a tornare.

Il giorno dopo il problema è chiaro, e ancor più chiaro è come risolverlo: devo tornare a casa di Wendy a recuperare la mia ombra. Quella monella si sarà nascosta. La sera faccio di nuovo rotta verso quella finestra ormai familiare. Che fortuna, è aperta! Entro di soppiatto una volta accertatomi che tutto è tranquillo, inizio a guardarmi in giro, agitandomi un poco. Quando riesco finalmente ad acchiapparla, quella oppone una strenua resistenza. Mi sbatacchia di qua e di là, finchè solo dopo grandi sforzi riesco ad afferrarla. Cerco di legarla di nuovo a me, ma quella non ne vuole sapere. E' così noiosa! La tengo salda, ma non riesco proprio ad attaccarla.. In più quella intanto mi fa le pernacchie! Per un attimo mi assale lo sconforto.. la mia ombra non vuole saperne di tornare al suo posto. Sento gli occhi pungere, ma cerco di trattenere lacrime inutili. Poi un viso affiora dalle coperte del letto di Wendy. Si tratta proprio di lei, e mi chiede perchè piango. Mi innalzo su in volo verso il soffitto della cameretta e la osservo attento. E' stupita dal fatto che so volare. Mi chiede come mi chiamo. Caspita, questa fa un sacco di domande. Le rispondo. Mi chiede dove abito. Un'altra domanda! Le rispondo e dico: seconda stella a destra, e poi dritto fino al mattino. Quando scopre che non ho una madre, per qualche motivo si rattrista. Ne sembra dispiaciuta. Mi chiedo ancora il perchè. Poi mi aiuta a cucirmi l'ombra di nuovo addosso. Mi gongolo un po' per l'impresa, e lei sembra offendersi perchè non la ringrazio. Dice "Buonanotte." e se ne torna sotto le coperte. Mi avvicino, e con tono di scusa le dico che una ragazza vale più di venti ragazzi. Le parlo dei bimbi sperduti. Lei sembra lusingata di come invece le parlo delle ragazze. Dice che le piacerebbe darmi un bacio. Allungo la mano per ricevere il dono. Mi guarda stranita, poi si toglie qualcosa dal dito, e me lo porge divertita. Un po' sconcertato, lo guardo e lo metto via senza però capire cos'è. Ora è il mio turno. Devo ricambiare il bacio. Lei si sporge, offrendomi la sua guancia. Ma perchè chiude gli occhi? Ancora più perplesso, tossisco leggermente e le dono il mio presente: una ghianda. Lei, dapprima sconcertata, lo accetta soddisfatta. Ma sul suo viso credo di scorgere un'ombra di delusione.

 

Piccolo viaggio nel mondo e nella mente di Peter: la storia dalla sua prospettiva.
Spero vi piaccia. Non dimenticate di commentare, accetto anche le critiche.
Namastè"
Pad