Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Harriet    02/03/2007    4 recensioni
Una giornata come tante altre nasconde un mistero incredibile. Gli eventi di oggi saranno i più comuni del mondo. L'unica novità sarà l'ingresso di qualcuno in un negozio dall'aspetto ambiguo.
Ma in realtà...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maru & Moro , Yūko Ichihara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima storia scritta per Fanfic 100
Tema: #1 Inizio


Note: ambientata...qualche ora prima dell’inizio del volume uno!XD (Anche se si fa un vago riferimento ad alcune cose che Yuuko dice più avanti. Ma siccome sono cose che si intuiscono fin dall’inizio, non è proprio uno spoiler, credo. E poi, a dire il vero, io mi sono ispirata a quell’accenno di Yuuko e ci ho speculato sopra, per cui...In realtà le cose strane che Yuuko pensa alla fine di questa storia, sono per lo più frutto bacato della mia zucca!XD)
Il testo che Yuuko sta leggendo all’inizio l’ho inventato io, ma è derivato da qualcosa che ho veramente trovato nei miei studi e constatato dalle mie letture.


Nothing special today

Nei miti, nelle fiabe, nei racconti tradizionali ispirati a temi religiosi, i giorni in cui vede la luce un grande evento sono sempre segnati da qualcosa di particolare. L’eroe nasce nel giorno più luminoso, più oscuro, più caldo o più freddo dell’anno. Il crimine del malvagio viene perpetrato in una notte di tempesta, accompagnato dal grido del vento e dal fragore della pioggia. Il giorno in cui ha avvio una successione di fatti miracolosi, gli animali fiutano la novità, gli uccelli cantano in modo diverso, la natura tutta dà dei segnali inequivocabili.

La donna smise di leggere, sollevando la testa dal libro. Con un gesto elegante tolse il fermaglio che le raccoglieva i capelli in una bizzarra pettinatura, e una cascata nera di lunghezza impressionante scivolò lungo le sue spalle.
Il suo sguardo era fisso sulla finestra della stanza in cui stava ingannando il tempo, dilettandosi in letture colte. Non che potesse vedere ciò che le interessava, da lì. Non poteva, per due motivi fondamentali: non stava vedendo, fuori dalla finestra, lo stesso mondo in cui quell’evento si sarebbe realizzato, e comunque quell’evento ancora non era in procinto di avvenire. C’erano almeno altre tre lunghe ore da aspettare, prima che quello avesse luogo.
Emise un lungo sospiro, tra l’annoiato e il rassegnato, e finalmente si alzò in piedi, sbadigliando sonoramente. Tre ore, ancora. Uff. Se solo non avesse avuto tutta quella...(ansia) curiosità...
Incrociò lo specchio, che le rimandò l’immagine di una donna alta, esile e bellissima, anche se spettinata e vestita solo di una vestaglia rosa (che comunque riusciva a farla sembrare bellissima lo stesso.)
Poteva cominciare a prepararsi. Certo, tre ore erano lunghe, ma anche indossare in modo appropriato uno dei suoi abiti delle grandi occasioni era una cosa lunga. Finalmente felice per quella decisione, si affrettò ad uscire dalla stanza, chiamando a gran voce le sue aiutanti.
Pochi minuti dopo si stava facendo il bagno, mentre due bambinette vestite in modo curioso l’aiutavano, portandole ciò di cui aveva bisogno ed aiutandola a lavare quei meravigliosi capelli neri. Infine, quando si fu asciugata, sempre seguita dalle due creaturine, si decise ad entrare nella stanza più grande tra le sue stanze segrete: il suo invidiabile guardaroba.
- Voi cosa mi suggerite?- domandò alle bambine, aprendo uno dei vari armadi che stavano nella stanza e iniziando a prendere tra le mani i lembi delle vesti appese là dentro. Stoffe di tutti i colori, abiti di mille fattezze, decorazioni di ogni tipo...
- L’abito azzurro con la farfalla blu!- cantilenò una delle ragazzine, sollevando le braccia al cielo.
- No, l’abito bianco con le gale ed i nastri viola!- protestò l’altra.
- L’abito azzurro!-
- L’abito bianco!-
- Su, non litigate!- le richiamò lei con dolcezza. – Forse ho un’idea.-
Si diresse a colpo sicuro verso l’armadio che di solito non apriva mai, chissà per quale ragione. Questa volta lo fece, e ne trasse fuori un meraviglioso kimono bianco, decorato con fiori rossi.
- Non vi sembra il momento adatto per mettere questo?-
Le bambinette tacquero e sorrisero, deliziate. Come se avessero riconosciuto quell’abito, come se la loro signora lo avesse indossato già una volta, in qualche momento speciale. O forse lo aveva fatto preparare per un giorno diverso dagli altri. O magari, semplicemente, quel kimono piaceva molto ad entrambe.
Le due aiutarono la donna a vestirsi e adornarsi. In modo semplice, rispetto ad altre volte, ma la loro imprevedibile signora era contenta così.
- Andiamo nella sala principale. Ormai non manca molto.-
Ecco, era riuscita ad ingannare l’attesa. Le tre ore erano scorse via abbastanza in fretta, e finalmente poteva godersi quel che stava per succedere.
Raggiunse la sala al centro della sua abitazione, del suo negozio. Si stese sul divanetto e si fece portare dalle piccole la sua pipa. Ma sì, era il caso di fare una presentazione in grande stile.
Sì, era veramente divertita e anche un po’ eccitata, per quel che stava per accadere.

Cosa stava per accadere?

Niente di speciale, a dire il vero. Era un giorno come tanti altri, e siccome non era una fiaba, un mito o qualcosa del genere, non era il giorno più caldo, più freddo o più luminoso dell’anno. Non c’era la tempesta che urlava, fuori, né gli uccelli volavano in circolo sul suo negozio.
O magari sì, c’era tutto questo, ma non era così importante. Perché quel giorno era speciale di suo.
Era piena di aspettativa, e sapeva che ciò che sarebbe accaduto non l’avrebbe delusa. Anche se l’aveva previsto, anche se sapeva di cosa si trattava, anche se immaginava le conseguenze.
Anche se quel luogo, la sua stessa presenza lì avevano senso proprio in funzione di ciò che tra poco sarebbe accaduto.
Era ansiosa e felice, come tutte le volte che qualcosa si appresta ad iniziare.
E non mancava molto.
Ad un tratto ebbe la consapevolezza che era il momento.
- E’ arrivato.- disse, con un sorriso soddisfatto. Le piccole aiutanti si precipitarono all’ingresso del negozio. – Sì, è arrivato, e la storia può avere inizio.- disse a se stessa.
La sua storia, ma non solo. I legami che lui creerà, le sue parole, i suoi gesti, la sua presenza e il suo futuro, tutto questo è molto più grande di lui. E lui non ne ha idea. Lui è la chiave per molte cose. Oggi comincia una nuova parte della sua storia. Ma lui è anche l’inizio di un’altra storia.
Dall’ingresso provenivano le risate delle bimbe e le proteste di una voce risentita.
- Sono stati i miei piedi a trascinarmi qua dentro, contro la mia volontà!-
- Questo è perché era Inevitabile che tu arrivassi qui.-
La Storia era iniziata.


Grazie a chi ha letto. Dedicata a Kairi! ^__^
I’m at: Dark Chest of Wonders
   
 
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