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Autore: ice_cream    19/08/2012    4 recensioni
Come si comporteranno Rick e Kate il fatidico mattino dopo?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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THE MORNING AFTER.


La luce del sole penetrava dalle finestre e illuminava la grande camera da letto dello scrittore, che stava ancora dormendo tranquillo.
Di fianco a lui, una splendida detective era avvolta nel suo abbraccio e lo fissava teneramente, mentre ripensava a quanto accaduto pochissime ore prima.
Kate si sistemò meglio accanto a Castle poggiando la sua mano sul petto di lui e facendo attenzione a non svegliarlo.
L’uomo aveva un’espressione beata e rilassata in volto.

Dopo pochi minuti, finalmente Castle sembrò risvegliarsi dal sonno e si portò una mano agli occhi, stropicciandoseli.
Sentiva qualcosa di caldo avvolgerlo… e non era il lenzuolo!
Lentamente abbassò lo sguardo ancora intontito e quello che si ritrovò davanti lo fece svegliare definitivamente, riportandogli alla mente tutto ciò che era successo la sera prima.
Un sorriso spontaneo gli nacque sul volto, e lo stesso accadde a Kate.
Con i capelli un po’ scompigliati era ancora più bello.
- Buongiorno! – disse lei timidamente.
- Buongiorno! – rispose lui attirandola a sé per un dolce e caldo bacio del mattino.
Lei chiuse gli occhi durante quel breve contatto e quando li riaprì non smise di sorridere nemmeno per un secondo. Gli occhi lucidi per l’emozione.
Aveva un sorriso stupendo, trasmetteva carica ed energia a Rick, che non si stancava mai di osservarla.
L’uomo strinse a sé la donna e lei si accoccolò meglio tra le sue braccia, disegnando  con la punta dell’indice, figure astratte sul suo petto.
Rimasero in quella posizione per interminabili secondi, finché Kate non alzò lo sguardo verso di lui e lo baciò, di nuovo, con passione.
- Devo raccontarti un paio di cosette Rick… - cominciò vaga. Il viso di lui si fece subito serio.
- Umm… - annuì - che ne dici di iniziare dal ‘sono quasi morta’? – la sua voce sembrava quasi di rimprovero.
- Che ne dici di lasciarmi parlare e di non interrompere? – ribattè lei con un sorriso.
- Giusto, scusa. Ti ascolto! – sorrise di rimando.
Kate cominciò a raccontare tutto quanto, da dopo la loro discussione a casa sua.
- Dopo che te ne sei andato, io ed Espo siamo andati all’hotel in cui Maddox avrebbe alloggiato per una settimana e abbiamo trovato i documenti che aveva rubato dalla casa di Montgomery, insieme all’album del suo matrimonio. Probabilmente cercava, e aveva anche trovato, qualche amico di vecchia data del capitano. Quando stavamo per andarcene con i documenti, Maddox è sbucato fuori all’improvviso.
L’ho seguito sul tetto e abbiamo lottato. Inutile dire che lui era più forte… con una spinta mi ha atterrata e io mi sono aggrappata in tempo al cornicione.
Mi ha lasciata lì, appesa. E se n’è andato. – Rick l’ascoltava in silenzio, senza interromperla, maledicendosi per averla lasciata sola a rischiare la vita quando le aveva promesso che ci sarebbe stato, sempre. Nei suoi occhi blu, Kate riusciva a leggere la paura che stava provando solo al pensiero di aver rischiato di perderla un’altra volta. – Per fortuna… - Kate lo riportò alla realtà – Ryan non mi ha ascoltata e ha avvisato la Gates. Insieme sono venuti sul tetto e mi hanno tirata su. – Al ricordo di quel momento Kate perse un battito. – … se non fossero arrivati… probabilmente ora non sarei qui!
Devo tutto a Ryan. Ma nonostante questo non l’ho ringraziato. E sai perché?
- No, perché?
- Perché quando ho alzato lo sguardo, su quel tetto, tu non c’eri. Mi sono sentita morire… - Rick la strinse di più a sé, sorridendo malinconico. – Per questo quando la Gates ha sospeso me e Javi, io mi sono dimessa. – Ecco. Aveva sganciato la bomba.
Castle spalancò gli occhi, per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
La allontanò un po’ da lui, giusto per vederla negli occhi.
- Aspetta tu hai fatto CHE COSA!? – non ci poteva credere. No. Aveva sicuramente sentito male.
Probabilmente aveva detto che si era ‘depressa’. DEPRESSA e non DIMESSA.
Sì, decisamente aveva più senso.
- Hai capito bene Castle. Mi sono dimessa! – rispose lei con naturalezza.
- Co…Ch… Ma… WHAT????? Perché??? Uh santo. Sto andando in iperventilazione! – Prese un volantino sul suo comodino e cominciò a sventolarselo vicino alla faccia. – Spiega un po’ questa storia!
Beckett scoppiò a ridere, mentre Castle ancora non aveva assimilato bene le notizie…che alla fine erano due, ma sembravano comunque troppe in quel momento!
- Castle ormai avevo perso tutto! L’unica cosa che non volevo perdere se n’era andata giusto quel pomeriggio, prima che io rischiassi la vita e quando non ti ho visto lassù, pronto a salvarmi di nuovo ho pensato ‘Ma cosa ci sto a fare qui?’. Così ho fatto la cosa più logica. Me ne sono andata! – spiegò lei in parole semplici, sollevata di essere riuscita nel suo intento, cioè quello di spiegargli tutto facendogli capire in qualche modo che aveva mollato tutto soltanto per lui.
Castle ancora la guardava incredulo.
- Fammi capire… tu mi stavi morendo su un tetto, e quando ti hanno tirata su hai pensato bene di dimetterti… per me? – Okay. Se prima la storia aveva dell’incredibile, ora era ancora peggio!
Kate annuì. – Ma non montarti la testa scrittore! Dovevo rimettere a posto alcuni tasselli della mia vita. Uno è a posto. – Disse lasciando intendere che parlava della loro relazione – Mentre per l’altro mi ci vorrà un po’…
- Vuoi ritornare al distretto? – capì subito lui.
- Come diavolo hai fatto ha capire!? – lui le sorrise e la baciò.
-Perché io sono Rick Castle! Io capisco sempre tutto!
- Ed eccolo che ritorna… il ragazzone dall’ego smisurato!
- Beh ti ci vorrà un bel po’ di sangue freddo per riconquistarti la Gates! E soprattutto dovrai mettere da parte l’orgoglio e ammettere di aver sbagliato…  - Beckett gli lanciò un’occhiataccia. – In tutti i casi… Grazie Kate. Di tutto. – le disse con un velo di commozione.
Lei lo baciò di rimando. Un gesto valeva più di mille parole per loro, e quella mattina avevano già parlato fin troppo!
Cominciarono ad andare un po’ oltre il semplice bacio appassionato, rotolandosi tra le lenzuola e accarezzandosi finchè…
DRIIIIIIIN, DRIIIIIN.
Il cellulare di Kate squillò all’improvviso.
I due si bloccarono di colpo e si staccarono.
Castle roteò gli occhi infastidito.
- MA NON è POSSIBILEEEEE! Santo cielo!
Kate scoppiò a ridere, mentre Castle affondava la sua testa nel cuscino, disperato.
- Non ce la faremo mai! – bofonchiò prima che la sua musa rispondesse al telefono.
Una telefonata che di certo avrebbe cambiato i piani dei due per la giornata.

 
 
ANGOLINOOOO:
Yuh uhhhh genteee! :D
Agatuccia mia… anzi no, OCA! (da quanto non ti chiamavo così! xD) Questa è tuuutta per te J
Beh, so che in tante hanno già scritto su questo momento e spero di non aver fatto la storia simile a nessuna di quelle che sono già state pubblicate.
Quando l’ispirazione viene non ci si può far nulla…
Non doveva venire così ovviamente, avevo in mente tutt’altra cosa -.- Fatemi sapere se Kate è OOC! Non ho la più pallida di come potrebbe comportarsi ora xD
Va beh, che dire? Spero vi piaccia!
Lascio a voi la parola! :D
Bacissimi a tutti e… MENO TRENTASEI! *_____________________*
ice_cream

PS: Un grazie speciale alla mia sorellina che ieri sera mi ha tirata su di morale! W i cambiamenti! ;) <3

PS2: UN GRAZIE PARTICOLARE A MOMY, A CUI DOVRò PAGARE I DIRITTI :D 'Uh santo' e 'Santo cielo' sono espressioni sue ;)

PS3: MARILENA FAMMI PRENDERE ANCORA CERTI COLPI E TI FUCILO U_U <3 ahahahaha #OFD <3
  
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