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Autore: Inessa    20/08/2012    3 recensioni
Arthur rientra una sera e trova Merlin addormentato sul divano. W: 674
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Velluto
 

Gli scostò i capelli dalla fronte, con un movimento lento, poi col dorso del dito gli accarezzò lievemente uno zigomo. Merlin sorrise nel sonno, le sue labbra rosse e piene che si piegavano all’insù, spiccando sulla pelle chiara. Sotto la montatura spessa degli occhiali spiccavano due occhiaie bluastre. Arthur glieli sfilò lentamente e poi si abbassò a baciargli una tempia. Gli tolse anche il libro dalle mani, e li poggiò entrambi sul tavolino alle sue spalle.
Doveva essere mortalmente stanco per essersi addormentato in quel modo, con gli occhiali ancora addosso, il libro aperto, in posizione fetale, rivolto verso la spalliera del divano. Si voltò di nuovo verso di lui e si sentì invaso da quella familiare sensazione di tenerezza che gli bloccava il respiro. Una parte di sé voleva lasciarlo dormire, un’altra voleva baciargli le labbra fino a svegliarlo, per sentire le sue mani su di sé, i suoi occhi che lo guardavano innamorati. Si arrese alla seconda, non senza una punta di sensi di colpa, ma sapeva anche che, se lo avesse lasciato dormire per troppo tempo in quella posizione, Merlin si sarebbe svegliato con un gran mal di testa, e sarebbe stato peggio.
Si abbassò su di lui e gli sfiorò le labbra con le proprie. Inspirò, solo per il piacere di sentire il suo profumo, e poi lo baciò di nuovo. All’angolo della bocca, sulla guancia, sul mento, poi scese a baciargli il collo, lentamente, ripetutamente, finché non lo sentì rabbrividire contro di sé.
- Arthur, - un sussurro, poi la mano di Merlin che gli si infilava tra i capelli, attirandolo più verso di sé.
Gli sfiorò ancora la gola con le labbra, dove sentiva il sangue pulsare, solo per il gusto di sentirlo di nuovo contorcersi, mentre con una mano gli tracciava il petto. Era caldo per aver dormito, un tepore familiare.
- Secchione, - gli disse contro la pelle liscia del collo, - Ti sei addormentato sul divano, - lo informò ribadendo l’ovvio e poi gli strinse quello stesso lembo di pelle con i denti, intenzionato a lasciargli un segno di possesso.
- Ti preferivo quando non parlavi e mi molestavi soltanto, - rispose la voce assonnata e divertita di Merlin, - Ora portami a letto.
- Ti prendo alla lettera, sappilo, - rise e lo aiutò ad alzarsi dal divano, - Hai mangiato? – gli chiese, nonostante sospettasse la risposta.
Merlin scosse la testa e poi lo abbracciò avvolgendogli le braccia attorno al collo a peso morto e sussurrando “Sonno…” con la voce impastata. Arthur sospirò e gli accarezzò la schiena, decidendo che gli avrebbe preparato qualcosa da mangiare magari più tardi, e glielo avrebbe lasciato sul comodino, nel caso si fosse svegliato affamato durante la notte. La ramanzina sui suoi ritmi era rimandata al giorno dopo.
Lo spinse fino alla camera da letto e lo aiutò a spogliarsi e infilarsi nel letto, per poi rimboccargli le coperte e stampargli un bacio in fronte. Quando stava per allontanarsi, sentì le dita di Merlin attorno al polso che lo tenevano fermo.
- Dormi con me, - gli chiese Merlin con voce volutamente drammatica, - Lo sai che non riesco a dormire se non ci sei tu…
- Davvero? Eppure mi sembrava che te la stessi cavando parecchio bene, di là, - ridacchiò, guardandolo mentre si fingeva un indifeso bisognoso di cure.
Poi si alzò e si spogliò a sua volta, indossò la vecchia maglietta verde che usava per dormire e si infilò tra le coperte accanto al suo Merlin, che lo accolse con un sorriso voltandosi dalla sua parte, pronto ad accoccolarglisi contro. Lo bloccò facendolo rimanere sdraiato sulla schiena e si abbassò a baciargli le labbra schiuse. Merlin rispose con un mugolio contento e approfondì il bacio, le mani infilate tra i suoi capelli. Si baciarono a lungo, e alla fine Arthur poté guardare compiaciuto le labbra gonfie e rosse del suo idiota, prima che si voltasse dall’altra parte, avvolgendosi nel suo braccio e stringendogli la mano, per godersi finalmente un po’ di meritato riposo.


Fin.


Note dell’autrice: Forse qualcuno avrà notato che la storia si intitola “Velluto” – un prompt che mi è stato dato da Aika, che ringrazio -, ma il velluto non è nemmeno nominato. La ‘dimenticanza’ è voluta, perché sono in una specie di fase di blocco scrittorio totale, visto che ho iniziato ben tre storie, ma qualsiasi cosa scriva mi fa profondamente schifo. Se chiedete a me, la mia ritrovata self-consciousness mi impedirà di scrivere tipo per sempre, ma è un pensiero molto catastrofico (in realtà so qual è la verità: l’Arwen mi ha lanciato una maledizione, perché me lo sono sognato pure la notte). Per altro, sono di nuovo in partenza per la Russia e ho tanta paura che, come al solito, difficilmente metterò mano alla tastiera. Quindi ho voluto provare a fare un esercizio con questa flash. Se alla fine non vi è sembrato che ci fosse la necessità di spiegare il titolo, un po’ l’esercizio mi è riuscito XD

Ringraziamenti: oltre ad Aika per il prompt, vorrei ringraziare chi ha recensito le mie storie precedenti e non ha avuto una risposta. Vi ringrazio tantissimo e adoro le vostre recensioni, ma spesso scrivo nei ritagli di tempo e poi non riesco a rispondere e rispondere un mese dopo mi sembra un po’ brutto. Quindi ringrazio, nello specifico, elyxyz, chibimayu, Mrs Bored, Lily Castiel Winchester (che si è fatta una maratona di mie storie XD grazie!), elfin emrys, aria, serelilly, Antys, TheGoldfish, crownless. E ovviamente ringrazio di nuovo quelli che una risposta l’hanno ricevuta, ma anche quelli che mettono le storie tra preferite e ricordate, oppure leggono e basta senza lasciare un segno :) *sentimentalismo*

   
 
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