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Autore: Becky12    20/08/2012    2 recensioni
Cam e Chelsea sono attratti l'uno dall'altro, appena i loro sguardi s'incrociarono niente ebbe più senso. Dipendevano l'una dall'altra. Anche se Cam pensava non potesse essere possibile che un umano e un Licantropo potessero stare insieme, una sera cedette all'affascinante Chelsea e fecero l'amore, una sera dove la luna piena rischiarava il cielo. Una cosa accadde, una cosa che sconvolse la vita di Chelsea e allo stesso tempo tutti i problemi tra loro sembravano risolti. Sembravano, appunto..
Amore, amicizia, percoli, battaglie, tradimenti e passione dominano questa storia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice.
Questo è l'inizio della mia storia, un piccolo inizio per dare un'idea. Mi piacerebbe qualche recensione. Accetto tutto. Consigli, critiche di ogni genere. Detto questo, non mi resta che augurarvi buona lettura.
Becky. (:


Cam si scaglio sull'ultimo Dannato rimasto su quella linea, e lo smembrò per bene, per poi lanciare i resti dove c'erano tutti gli altri suoi sfortunati compagni di guerra. Nel bosco faceva caldo, ma niente poteva distrarre Cam dal suo compito. Avrebbe raggiunto il suo obbiettivo. Ne era sicuro. I suoi compagni di branco stavano aspettando che l'ultimo Dannato fu sbranato dal loro Alfa ringhiando e ululando di tanto in tanto. Josh, il migliore amico di Cam, guardava con attenzione che l'amico non perdesse il controllo della situazione, lasciandosi andare troppo allo sbranamento del corpo. Aveva superato il suo record. 115 Dannati in una sola battaglia nel bosco. Quando avrebbe scoperto il risultato ne sarebbe stato compiaciuto, ne era sicuro. Cam lanciò i resti del corpo smembrato insieme agli altri e ringhiò di soddisfazione vedendo che quelli che volevano arrivare in soccorso dei rimasti, tornarono indietro con i sopravvissuti dietro. Si avvicinò a Josh e lo guardò con occhi curiosi. Quando gli fu comunicato il risultato ululò di felicità e con un cenno salutò i compagni. S'addentrò nel bosco correndo più veloce che poteva e respirando affondo ogni odore che sentiva. Gli piaceva correre nel bosco e ascoltare gli animali, annusare il profumo di erba bagnata e di fiori appena sbocciati. Appena si fu stancato abbastanza si accasciò ai piedi di un maestoso albero e s'addormentò sereno.


Chelsea non sopportava più sua madre. Perché doveva sempre decidere lei che cosa doveva comprare, cosa doveva fare il sabato sera o dopo la scuola, che università frequentare, cosa doveva indossare alle feste, quando dove e come doveva andare a fare shopping.. Aveva 18 anni! Era matura e sapeva scegliere cosa fare da sola, senza il bisogno di lei che le controllava quanti peli aveva nel culo. Andò in 
camera sua, prese la borsa che aveva appoggiato sul letto quand'era tornata a casa, e si diresse alla porta di casa. -Io esco! Urlò, e poi varcò la soglia sbattendo forte la porta, tanto che la polvere formatasi sopra ricadde per terra in una nuvola grigia. Papà Tom negava piano con la testa, pensando che se mamma Jane non l'avesse lasciata andare un po' sarebbe scappata di casa col primo ragazzo che avesse trovato per strada. Prese le chiavi della macchina dalla borsa e partì in quarta. Prese la strada per il bosco, là si rilassava e avrebbe potuto calmarsi e passare una notte lontana da casa. Scese dalla macchina quando notò che con qual fuoristrada non poteva più proseguire e s'incamminò a piedi per trovare un posto confortevole in mezzo alla natura. Poco più in là scorse una creatura, forse un lupo che dormiva. Si avvicinò con calma e quando la visuale fu più chiara non voleva credere ai suoi occhi. Un'enorme e affascinante lupo dal pelo nero come la pece e con qualche sfumature di bianco, la fine delle zampe completamente bianche, dormiva con tutta tranquillità ai piedi di un albero. La voglia di toccare quel pelo folto pervase Chelsea, che, ancora incredula, fissava la magnifica creatura. Emise un leggero gemito e lei scappò di tutta fredda a nascondersi dietro un albero. Cam aprì gli occhi di scatto sentendo un fruscio alle sue spalle. S'alzò sulle zam.. No un momento. Quelle che vedevano erano gambe e piedi. Quello che non vedeva erano i vestiti.
Bella merda!
Dallo spavento era tornato umano. Non poteva crederci. Non si ricordava nemmeno dove avesse messo i vestiti. Sentì respirare affannosamente qualcuno dietro di lui. Una ragazza con un vestitino grigio che le arrivava fino a metà coscia, che mostrava le sue gambe alte e snelle, il viso pallido fine e dolce, capelli neri lunghi e lisci, gli occhi verdi che esprimevano un misto di curiosità e un leggero timore lo fissava con in mano i suoi vestiti. Ricambiò lo sguardo e in quel preciso istante tutto si fermò. Sentiva mille emozioni riempirle il cuore e l'anima e, dopo quell'esplosione dentro di lui, si sentì bene, leggero.
-Ehm.. Cerchi questi?
Chiese Chelsea alzando lo sguardo e guardando gli occhi di quel ragazzo bello nella sua nudità, muscoloso ed estremamente sexy, con quei capelli neri e alcune ciocche erano completamente bianche. La sua pelle chiara.. Le sue braccia muscolose, erano un invito a fiondartici sopra. Presa da quei pensieri Chelsea fece qualche passo avanti per porgergli i vestiti e quando la sua mano sfiorò quella di lui non capì più nulla. Niente aveva più senso. Solo che quel ragazzo fosse lì con lei.
-Mmh, grazie. Potresti girarti?
  
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