Storie originali > Comico
Segui la storia  |      
Autore: pozzanghe    21/08/2012    2 recensioni
Le ragazze smisero di saltellare sul tappeto e si girarono, per vedere chi stesse parlando. Era un uomo sulla quarantina, basso e tondo. La sua testa era liscia come una palla da bowling e Nani non poté fare a meno di pensare ad alta voce «se gli attacchiamo qualche spina e lo tingiamo di verde sembrerà un grosso cactus». Milk e Pinguino la guardarono con aria di approvazione, ma appena si girarono verso l’uomo la loro espressione svanì. «Credo vi abbiano già addestrate, quindi, non perdiamoci in ulteriori chiacchiere. Se avete domande, fatele ora o tacete per sempre». Nani fu la prima a parlare «Io ne ho una. Dove hai comprato questo tappeto elastico? È stupendo!» mentre le altre annuivano. Lui scosse la testa «Domande pertinenti alla missione» rispose, guardando male le ragazze. «Comunque prova a cercare su Ebay, lì hanno tutto» aggiunse poi, con lo stesso tono piatto che usava da quando erano arrivate. «Ha mai pensato di usare un parrucchino? Non ti starebbe male» disse Pinguino, osservando l’uomo. Prima che potesse aggiungere qualcosa, Milk la interruppe. «Dove ci troviamo?» chiese lei, apparendo un po’ più seria delle altre.
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E se tutto iniziasse per un errore? O meglio, per uno stupido, stupidissimo malinteso? Non sarebbe davvero una cosa ridicola?
 

 
«Perché non cantiamo la Banana Song?» chiese Milk, dopo averci riflettuto un po’. «no, no, ci serve qualcosa di diverso. Sono otto mesi ormai che cantiamo solo quella canzone ogni giorno!» fece notare Pinguino. La terza ragazza le guardò, senza dire nulla: brutto segno. Era chiaramente un segnale del fatto che stesse pensando a qualcosa. Ma soprattutto che stesse pensando, non una cosa da tutti i giorni. «perché non saltelliamo su un piede fino ad essere arrivate in Europa?» disse infine, come se le si fosse realmente accesa una lampadina. La sua lampadina però doveva essere chiaramente a risparmio energetico, perché si illuminava poco e raramente. E perché se si chiama a risparmio energetico non risparmiava al mondo quelle idee stupide?
Le altre due ragazze scossero la testa, segno che non fosse quello che stavano cercando. «L’abbiamo già fatto un centinaio di volte, ci serve qualcosa di più originale. Se andassimo alla ricerca di ghiaccioli nel deserto?» disse Milk, dopo una seria illuminazione. Nel senso che proprio si illuminò, visto che ritornò la corrente subito prima che lo dicesse. «mi sembra perfetta» disse Pinguino annuendo. Nani era ancora un po’ incerta «Banale. Ormai l’hanno già fatto tutti!» ci pensò per qualche istante «Ho trovato! Giriamo il mondo come giocolieri,  lanciando, invece delle palline, dei cactus. Senza togliere i vasi,mi sembra ovvio».  Appena finì di parlare, si sentì un boato assordante. Il pavimento si aprì sotto i loro piedi, facendole precipitare in un tunnel. «Ricordatemi ancora una volta perché siamo venute in una casa disabitata in Alaska per cercare idee su cosa fare durante la giornata» gridò Milk, prima di atterrare su un tappeto elastico.
«Benvenute. Voi dovreste essere le nuove ragazze» disse una voce maschile. Le ragazze smisero di saltellare sul tappeto e si girarono, per vedere chi stesse parlando. Era un uomo sulla quarantina, basso e tondo. La sua testa era liscia come una palla da bowling e Nani non poté fare a meno di pensare ad alta voce «se gli attacchiamo qualche spina e lo tingiamo di verde sembrerà un grosso cactus». Milk e Pinguino la guardarono con aria di approvazione, ma appena si girarono verso l’uomo la loro espressione svanì. «Credo vi abbiano già addestrate, quindi, non perdiamoci in ulteriori chiacchiere. Se avete domande, fatele ora o tacete per sempre». Nani fu la prima a parlare «io ne ho una. Dove hai comprato questo tappeto elastico? È stupendo!» mentre le altre annuivano. Lui scosse la testa «Domande pertinenti alla missione» rispose, guardando male le ragazze. «Comunque prova a cercare su Ebay, lì hanno tutto» aggiunse poi, con lo stesso tono piatto che usava da quando erano arrivate. «Ha mai pensato di usare un parrucchino? Non ti starebbe male» disse Pinguino, osservando l’uomo.  Prima che potesse aggiungere qualcosa, Milk la interruppe. «Dove ci troviamo?» chiese lei, apparendo un po’ più seria delle altre. «Questo è troppo! Nessun mio dipendente mi ha mai fatto una domanda così stupida! Stiamo nell’organizzazione segreta più importante al mondo, la CSC, ovviamente!» rispose lui, arrabbiato. «E solo gli addestrati sanno la parola d’ordine, o meglio la frase. Chi si sognerebbe mai di andare nella casa disabitata in Alaska, sopra alla quale si trova la nostra base, e dire la frase?». Nani lo guardò storto. Nel senso che si buttò sul tappeto elastico e lo guardò buttando la testa all’indietro «Ma almeno scegliete qualcosa di strano da dire, non frasi di uso quotidiano! Chi non dice “Ho trovato! Giriamo il mondo come giocolieri,  lanciando, invece delle palline, dei cactus. Senza togliere i vasi,mi sembra ovvio” tutti i giorni?!». Lui annuì lentamente «Hai proprio ragione, dovrò farla cambiare.» si fermò un attimo «Comunque ora ascoltatemi bene, vi spiegherò in cosa consiste la vostra missione, e non lo ripeterò di certo una seconda volta». 


Cactus!

Bene, eccomi qui con un'altra storia delirante.
Questa storia ve l'avevo promessa (:
Se volete leggere un'altra storia sui cactus, molto, ma moooooolto stupida, cliccate qui
Al prossimo capitolo!
Ciaooo (:
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: pozzanghe