23/08/2012
3 recensioni
Uccidetemi. Sono colpevole, l'ho fatto: mi sono macchiata del peggiore dei reati (LOL). Ho scritto SasuSaku. Per voi che leggete, se leggerete, sarà normalissimo. (D'altronde se state leggendo è perché siete SasuSaku fan!) Ma per me, NaruSasu fan da sempre, è come aver ingoiato una mazza chiodata. Anzi: è come se un sadico mi avesse rapita, legata su una sedia e infilato una mazza chiodata in gola, assicurandosi di farmi più male possibile. Sembra esagerato, ve lo concedo. E dopo aver letto queste AN probabilmente vi passerà la voglia di leggere la storia, per principio. Vi capisco, tranquilli. Ma dovevo far sapere al mondo che quando ho scritto 'sta cosa, ero probabilmente sotto stupefacenti.
Ora: se continuerete a leggere nonostante tutto (pazzi, vuol dire che siete davvero SasuSaku fan! D:), grazie :3 Hope you like it! (Almeno quello, LOL)
I personaggi non mi appartengono, sono frutto della fantasia di Masashi Kishimoto e questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Buona lettura,
Red Fox
Nello specchio
Si innamorò così, come scoppiava a ridere o a piangere. Scoppiò ad amare.
Andrea Pinketts
Sei lì, che guardi ansiosamente le pareti bianche, ascolti disperato le urla di tua moglie, conti fino a mille per calmare i nervi impazziti sull’orlo del collasso. E l’attimo dopo il viso di tua moglie di illumina, dai tuoi occhi cominciano a sgorgare lente e copiose lacrime. Perché nella stanza d’ospedale di Konoha è riecheggiato un altro urlo, uno più forte e acuto, capace di sciogliere anche il cuore più ghiacciato. Sasuke sorride, osservando rapito la piccola sagoma sporca di sangue che urla impazzita, facendolo ridacchiare. –E’ bellissima.- soffia emozionato, abbassandosi a baciare sulla fronte sua moglie. Sembra pensare a qualcosa un momento, e alla fine si decide. –Sei stata brava.- commenta, accarezzando i capelli alla donna. Sakura sorride, divertita. Neanche in un momento del genere il grande Uchiha Sasuke si sbilancia troppo. –Grazie.- risponde la giovane, chiudendo gli occhi per rilassarsi un istante.
Grazie.
Quando gli mettono la bambina, estremamente fragile, tra le braccia, Sasuke non regge più. Scoppia a piangere, tremando. Guarda gli occhi della piccola, la sua pelle bianca, i suoi capelli nerissimi. E: ‘’Com’è possibile?’’, pensa. Deglutisce rumorosamente, voltando la testa verso Sakura, ma continuando ad ammirare sua figlia. –E’…- comincia, ma si ferma alla piccola smorfia di Sachiko. Sorride divertito, sfiorando appena la sua manina, così delicata tra le sue dita. –E’ come guardare me stesso allo specchio.- ammette, abbassandosi a baciarle il nasino. La bimba sorride, come per fargli capire che apprezza il gesto, che già lo ama. E Sasuke sente come una forza nuova, potente come nient’altro, espandersi ad inondare il suo cuore. E sa che per quella bambina farà qualunque cosa. Si butterà nel fuoco; venderà l’anima; marcerà per giorni e giorni sotto il sole cocente, senza scorte d’acqua. Farà ogni cosa in suo potere, per proteggere quel sorriso innocente, timido ma sincero che si crea sul suo piccolo visino. –Sei bellissima.- dice.
E non ci sono altre parole per esprimere ciò che pensa di lei. Perché davvero è la cosa più bella che abbia mai visto. E’ sua, sangue del suo sangue. La sua rivincita, la sua vittoria, il suo riscatto. E come definirla, se non ‘bellissima’?
Quando poi nella stanza entra Naruto, con i lacrimoni che scendono copiosi sulle guance, quel suo solito sorriso idiota stampato in faccia; quando poi il biondo si lancia prima addosso a Sakura, abbracciandola stretta e urlandole nell’orecchio ‘’Hai fatto un ottimo lavoro, Sakura-chan!’’, poi praticamente spiaccicandosi contro Sasuke, piangendo sulla sua spalla per osservare quella meravigliosa creatura tra le braccia dell’amico; quando poi gliela ruba, guadagnandosi un’occhiata assassina cui però Naruto non fa caso: Sasuke capisce. Capisce che è grato a quell’idiota del suo migliore amico per averlo salvato, comprende di essere felice che il biondo lo abbia rincorso per tutti gli angoli del mondo per riportarlo a casa, sente di essere debitore, perché Naruto –riportandolo a Konoha, costringendolo a rinunciare alla vendetta-, gli ha fatto il regalo più grande del mondo: gli ha permesso di avere una famiglia. E non può fare altro, quindi, che ridere, finalmente dopo anni. Ridere di quel coglione biondo che sta facendo smorfie buffe alla sua bambina; ridere fiero della figlia, che si dimena tra le sue braccia per allontanarsi da lui; ridere della faccia delusa e incredula di Naruto, di quella divertita di Sakura, di quella felice che sa di avere lui stesso. E si rivede nuovamente in quella bambina, quando poi questa si accoccola tra le braccia del padre con naturalezza, come sentendosi protetta in quell’abbraccio caldo. Si rivede in lei, come in uno specchio. Perché, in effetti, Sachiko e Sasuke Uchiha sono un’unica cosa. Legati da quell’amore speciale e indelebile che tiene uniti un padre e una figlia.
Si abbassa nuovamente, a baciarla. E nell’orecchio: ‘’Sei bellissima’’, ripete. E sarà egoistico pensarlo, ma quella bambina è la più bella del mondo. Ed è solo sua.