Naruto, 'Solo un kunai e una promessa.' di shy angel su EFP Fanfiction

Una lettera giunse come un alito di vento.
Naruto, incuriosito dal fatto che fosse arrivata proprio fra le sue mani, la apri e la lesse.

Avrei solo voluto stringerli ancora in un abbraccio.
Famiglia.
Ne sono stato privato per quella volontà che voi chiamate “del fuoco”.
Naruto, perché non vai da quei vecchiacci a chiedere perché Itachi ha ucciso il mio clan?
Perché non chiedi cosa lo ha spinto a sterminare tutti coloro che amava??
Perché non hanno detto che è solo un martire della tua stramaledetta Konoha??
Naruto, se credi ancora di essere mio amico – bada bene che io non ho nulla a che fare con te, Sakura e Kakashi – va a chiedere perché è stato dichiarato un traditore!!
Konoha ha tanti segreti. Pensa solo a Karin: è una Uzumaki. Come te. Testarda come te.
Eppure, non lo sapevi, vero?
Naruto, ho ucciso mio fratello.
E’ morto come traditore.
Ho scoperto che non lo era.
Le mie mani sono sporche del sangue del mio stesso fratello.
I miei occhi sono diventati i suoi.
Konoha pagherà per ciò che è successo a lui, al mio Clan e a me.
Naruto, la prossima volta che ci incontreremo nessuno mi fermerà.
Konoha verrà distrutta.
Proteggila pure se lo desideri, ma morirai con lei.
Addio, amico mio.

Non pianse. Non poteva.
La accartocciò fra le dita quando udii dei lievi passi dietri di se.
Si voltò.
<< Hinata >> la chiamò lui.
<< Cosa- cosa succede?? >> chiese la mora restando affacciata dietro ad una colonna e notando le spalle tese del biondo.
Lui sospirò e si risedette sulle panchina dandole le spalle.
Lei gli si avvicinò e gli si sedette al fianco.

Le parole sono d’argento, il silenzio è d’oro.

In qualche modo la guerra l’aveva profondamente cambiato.
Sospirò e si stese sulla panchina posando la testa sul grembo di Hinata.
Lei arrossì e poi sorrise.
Con una mano iniziò a giocare con quei capelli color grano che tanto amava.
Naruto chiuse gli occhi affidandosi a quelle carezze.

“Ti amo”

Ripensò alle parole della giovane kunoichi.
<< Hinata..>> il suo nome venne accarezzato da un tono roco e dolce << devo combattere contro Sasuke. Devo partire. Non dire niente a nessuno, te ne prego… >>.
La mano della giovane si fermò per un attimo e poi riprese ad accarezzargli la cute.
<< Non morire, Naruto. Promettimelo! >> sussurrò con le lacrime agli occhi.
Gli occhi del biondo si spalancarono e si perse in quelle iridi color perla di Hinata.
Sollevò un braccio e le sfiorò delicatamente una guancia.
La mano si bagnò delle lacrime della mora.
<< Tornerò Hinata. Tornerò da te. >> annunciò con voce tremante.
Una strana sensazione gli stava facendo tremare il cuore.
Lei chiuse gli occhi e annuì, fidandosi di lui.

Il mattino seguente, appena l’alba tinteggiò di arancione Konoha, Naruto si preparò a partire.
Ma arrivato all’imponente cancello del suo villaggio, del villaggio che ormai lo vedeva come il futuro Hokage, si ricordò qualcosa.
La villa Hyuga si stagliava in una delle zone migliori del villaggio. Di soppiatto, e sperando che nessuno lo scoprisse, si infiltrò nella stanza di Hinata.
Lei dormiva rannicchiata nel suo futon bianco.
Si chinò e le pose un kunai con i loro nomi incisi – uno per ogni lato - vicino al cuscino.
<< Addio Hinata. Perdonami di non aver compreso i tuoi e i miei sentimenti in tempo. Ti amo anche io. >> lo sussurrò come una preghiera, le sfiorò l labbra con le sue e poi partì per quella nuova missione.

Al risveglio Hinata percepii il forte odore del suo uomo e vide quel kunai.
Lo afferrò a pianse.

“Avevi promesso che saresti tornato”.

Sono passati quasi quattro mesi da quando l’ultimo Uzumaki è scomparso.
Neanche una notizia.
Solo un kunai e una promessa.
<< Torna da me, Naruto >> pregò nel silenzio della sua stanza Hinata, le mani strette al Kunai egli occhi pieni di lacrime.

Fin.

Shy Angel