È una serata come tante altre, io e Will ci siamo appena messi a letto. È un periodo un po’ difficile per lui, si sente sotto pressione, vuole a tutti i costi che il glee club vinca le nazionali perché per molti ragazzi questo sarà l’ultimo anno e la cosa più bella sarebbe uscirne da vincenti. Hanno tutte le capacità per farcela, lo so. Loro ce la faranno. Hanno una grinta mai vista prima, lo vogliono davvero. Il gran giorno è sempre più vicino e Will sempre più nervoso e di cattivo umore. Cerco di tranquillizzarlo in ogni modo ma è difficile. Adesso si è sdraiato vicino a me, ma vedo che ha la testa altrove. Mi avvicino a lui e lo abbraccio «Will, dovresti cercare di viverla più serenamente» dico «so quanto sia importante per te e sono sicura che ce la farete!». «E se invece andasse male?» risponde lui «non avranno più l’occasione di riprovarci, questa è la loro ultima possibilità». 

«Loro ce la stanno mettendo tutta, lo vedi anche tu! Non avete nulla da temere! E se andrà male, cosa che dubito, comunque ne uscirete a testa alta e da vincenti! Will, hai dato così tanto a questi ragazzi, hai insegnato loro a sognare e questa è la cosa più bella che tu potessi fare. Sono cresciuti grazie a te. In ogni caso ricorderanno per sempre questi anni, perché hanno imparato quello che conta veramente, l’amicizia, l’amore, la fiducia. Queste sono cose più importanti di una coppa» dico e Will mi stringe di più a se.

«Hai ragione, come sempre» risponde dopo un attimo. 

Mi scosto da lui e mi giro per poterlo guardare in faccia. «Sei un bravo insegnante Will e non devi dimenticarlo mai» mi avvicino e lo bacio, è la prima volta che lo sento così inerme. È davvero giù di morale. Vorrei poter far qualcosa per farlo sentire meglio. Gli do un leggero bacio sulle labbra. Mi guarda con occhi dolci e mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio. 

All’improvviso inizio a slacciargli i bottoni della maglia del pigiama. Will spalanca gli occhi per la sorpresa.

«Emma, cosa stai facendo?»

«Insegnami» rispondo.

«Emma…»

«Insegnami» dico quasi in tono di supplica. 

Lo voglio davvero. Sento che è la cosa giusta da fare.

Gli sfilo la maglia e dico di nuovo «Insegnami».

Will deglutisce «Ne sei sicura?»

Annuisco e mi allontano. Lui si avvicina a me. Siamo uno di fronte all’altro adesso.

Non parliamo, i nostri occhi lo fanno per noi. 

Siamo sempre più vicini. Will mi da un leggero bacio sul collo e mi sfila la camicia da notte.

Iniziamo a baciarci con trasporto, ci sdraiamo e Will è sopra di me.

Non provo imbarazzo a mostrarmi a lui, sento solo il desiderio di stare tra le sue braccia, di sentirmi sua.

In un attimo ci ritroviamo entrambi nudi e provo sensazioni mai provate prima.

E il mondo si tinge di rosa e tutto sembra perfetto.

Anzi, tutto è perfetto.

Vorrei che non finisse mai.

Ci siamo dati all’altro completamente, senza filtri, senza maschere; conosciamo le nostre forze e le nostre debolezze.

Non potrei sentirmi più felice e più completa.

Ho trovato la mia anima gemella e adesso ne ho avuto la conferma, perché sono le nostre anime ad essersi fuse in  una sola, molto più dei nostri corpi.

«e cosi» dico, quando ci ritroviamo abbracciati e accaldati «è questo che mi sono persa per tutto questo tempo»

Will ride e mi sfiora la labbra con un bacio «abbiamo tutta una vita per recuperare!» e riprendiamo a baciarci, dimenticandoci di tutto il resto, di tutti i pensieri, di tutti i problemi, adesso ci siamo solo io e lui, solo noi e questo basta per farci sentire meglio.