Seasons of a Nobody girl
~
Fate allora che ciascuna stagione
racchiuda tutte le altre,
e il presente abbracci il passato con il
ricordo e il futuro con l’attesa.
-
Khalil Gibran -
{ #inverno ~ Zexion }
Fa
tanto freddo nel Castello dell’Oblio, e così deve essere, poiché fredda è l’anima
dei Nessuno: non c’è posto più giusto per chi dentro non ha che il vuoto.
C’è
poi un Nessuno che quando la guarda
le fa sentire ancora più freddo. C’è tanto ghiaccio, nei suoi occhi, che
qualche volta lei vorrebbe avvicinarsi, soffiargli in viso, tentare di scioglierlo con il calore del suo
respiro – dopotutto non ci sarebbe altro modo. Lui però li distoglie subito, e
torna al suo libro, e a lei non restano che i suoi pastelli colorati e una domanda
che non avrà risposta.
Continua
a fare freddo.
{ #autunno ~ Sora }
La
prima volta che può guardarlo negli occhi senza che nessuna barriera di nessun
tipo li divida, si sorprende di quanta vita
vede nel suo sguardo. È la prima volta che incontra un Qualcuno, eppure sa già
che nessun altro potrebbe essere come lui.
Poi,
il Qualcuno la tocca, e le sue mani sono calde, e nell’azzurro vivido in cui si
specchia quello più cupo splendono così tante diverse fiamme – confusione e
tristezza e poi quella luce che sembra quasi affetto – e una cosa sola le è davvero chiara: non fa più freddo.
Si
ritrova a sperare che duri per sempre.
{ #primavera ~ Roxas
}
Ha
gli occhi del colore del cielo e i capelli del colore del sole. Quando sorride
l’aria tutt’intorno sembra scuotersi come al soffio di una brezza tiepida. E lei
sa che non è lui, non lo sarà mai,
anche se gli somiglia così tanto e anche se il nome è quasi lo stesso; eppure
ha davvero tanta voglia di guardarlo, di toccarlo, e d’incontrarlo almeno una volta.
Ha
l’impressione che se, anche solo per un istante soltanto, il respiro di lui si
fondesse col suo, quel lieve tepore che le è rimasto sulle dita riuscirebbe a
farsi strada attraverso tutto il ghiaccio del mondo.
{ #estate ~ Kairi }
S’incontrano
solo nei sogni, quando dormono entrambe: solo allora possono di nuovo vedersi e
parlarsi e a volte, inconsapevolmente, anche sfiorarsi.
Dividono
un cuore, ma non potrebbero essere più diverse – il mare le accomuna, ma se l’una
è la pace dei fondali mai toccati dal sole, l’altra è la forza delle onde che s’infrangono
rumorose sulla sabbia infuocata. E sanno entrambe – perché loro due sono una – che quel loro vedersi e parlarsi e
sfiorarsi è innaturale, strano, sbagliato persino; ma il punto è che ora,
finalmente, ora, dopo tanto freddo,
il sole brucia.
E
fa tanto caldo sulle Isole del Destino.
Spazio dell’autrice
Ho
sempre shippato Naminè
praticamente con chiunque, quindi era quantomeno doveroso scribacchiare una raccolta
di drabble su di lei e quella serie di personaggi con
cui la shippo di più. Di certo non mi aspettavo di
finire così nonsense ma, ehi, è tutta colpa sua che m’ispira un angst micidiale u_ù ♥
La
sequenza delle stagioni non è temporale – l’inverno non viene prima dell’autunno;
ho deciso così solo perché volevo rispettare piuttosto l’ordine cronologico
degli incontri che fa Naminè con Zexion,
Sora, Roxas e Kairi, ergo si parte da Chain of Memories
per finire con il post-epilogo di Kingdom
Hearts II. Le drabble
contano rispettivamente 104, 101, 104, 101 parole.
Mi
rendo conto che la prima scena è tutt’altro che Zexion/Naminè, ma non volevo insisterci tanto proprio per
sottolineare quel freddo che
contrasta in modo sempre maggiore con gli altri pairing.
Ciò non vuol dire che lo ZekuNami mi piaccia meno del
Sora/Naminè, del Roxas/Naminè
o del Kairi/Naminè, anzi! Non per niente ho preferito questo al Riku/Naminè xD
Niente,
hope you liked it spero che ci
troviate un senso.
Aya ~