-HUMAN.-

Michelle urla.

Vedo nel suo sguardo, fisso oltre le mie spalle, il terrore di chi non sa cosa fare.

Il terrore che ti prende negli incubi, il terrore che non riesci a scacciare.

Io mi volto di scatto seguendo il suo sguardo.

Zacky il mio cupo, strano, stronzo e speciale, ma soprattutto mio, chitarrista è sulla soglia della porta. Immobile.

Io lo fisso rosso in volto, imbarazzato più che mai. Certo, con loro, con i miei amici mi sono sempre vantato dei miei prodigi a letto ma non pensavo che fosse mai venuto qualcuno ad accertarsene.

Poi, a dire la verità, se ci fosse stato Jimmy o Matt... Beh, non mi sentirei così. Con lui è... complicato.

I suoi occhi sono ridotti a due fessure, fremono di rabbia e non sono più chiari come al solito, di quel colore acqua marina che tanto invidio. Sono scuri dal rimorso, l'ho osservato molto in questi anni e conosco ogni significato dei suoi movimenti.

Poi la vedo. Vedo la sua mano pallida come sempre stretta intorno al manico di un coltello da carne. Del mio coltello da carne, quello che ho lasciato in cucina.

Resto pietrificato dinnanzi a lui. Non riesco a dire niente, non riesco a fare niente se non fissarlo.

Sposto lo sguardo su Michelle cercando di farle capire che deve andarsene. Ma non lo fa, continua ad agitarsi, urlando come un oca.

-Zacky...-

Cerco di dire qualcosa di sensato per calmarlo, vorrei dirgli solo che non deve farlo, qualunque cosa voglia fare con quello, e che gli voglio bene ma la voce mi muore in gola e quello che emetto è poco più di un sussurro.

Vedo una scintilla esplodere nel suo sguardo, forse si è calmato un poco.

Un sorriso affiora sul suo volto truccato pesantemente. Non è il suo sorriso agghiacciante di sempre. Ha qualcosa di più. Sembra... Essere davvero felice questa volta.

Ma no, non è felicità vera. C'è qualcosa che mi sfugge. È un sorriso ampio che scopre tutti i denti bianchi eppure... C'è qualcosa di cattivo nel suo sorriso. È agghiacciante, uno di quei sorrisi che vedi solo nei film dove i pazzi sanno che la loro preda è in trappola.

“Massì, ora se ne uscirà con una frase tipo: Volevo affetto...- e tirando fuori due fette di pane-... E ho affettato. E tutti rideremo. Ritornerà tutto come prima.” penso.

Ma purtroppo no, le cose non vanno mai come ti aspetti. Le aspettative sono fatte per essere infrante, questo ci insegna la vita.

Tutto accade così velocemente che quasi non me ne rendo conto. Michelle urla talmente forte che da un momento all'altro potrebbe strapparsi quelle corde vocali da racchia che si ritrova. Oca.

Perché è qui, poi?

Ah, già. Volevo dimenticare... Volevo dimenticarlo. Con lei.

Con lei che cerca rifugio e sicurezza tra le mie braccia, io da bravo ragazzo dovrei accoglierla e ricambiare. E invece no, resto rigido a osservare il mio Zacky. L'unica cosa che vorrei fare ora è correre da lui, stringerlo forte e dirgli che va tutto bene, che lui è mio e che io sono suo. Da sempre.

E invece resto immobile qui, senza parlare, senza la forza di guardare veramente in faccia la realtà.

Lui si porta la mano armata al petto , proprio dove batte il cuore e con un colpo così potente che sento il suo organo vitale lacerarsi sotto la lama, emette un sibilo sconnesso. Riesco quasi a vederlo mentre si frantuma in mille pezzi squarciato dal metallo. Quel cuore che tanto ho desiderato ora sanguina... Per colpa mia.

Per colpa della mia cecità, quello che non sono mai riuscito a vedere ma che ho sempre desiderato è la causa di tutto questo.

La vita ci ha insegnato che le cose non vanno mai come vorresti.

Una macchia scura si espande sulla sua maglietta come se tutto l'odio, il rancore che in lui hanno dimorato per anni ora sgorgassero a volontà verso di me.

-Nooo!! Zacky!!-

Mi butto sul suo corpo quasi esanime che scivola come un'ombra, l'ombra dell'uomo che è, lungo la parete e si accascia sul pavimento. Poso le mie braccia intorno al suo busto e la sua testa si appoggia nell'incavo del mio collo. È freddo.

Troppo freddo.

E ogni minuto che passa peggiora.

Freddo come il ghiaccio.

Sposto una mano sul suo cuore, cerco di curarlo, di tamponare la ferita. Come se solo questo gesto riuscisse a salvarlo.

-Confided in me was your heart. I know it's hurting you, but it's killing me... Ti prego Zack: resta. Per me... Con me.-

non apre gli occhi, non riesco a vedere il suo sguardo sofferente.

Ma sorride.

Sorride con quel sorriso pazzo, da maniaco che amo, anche se non dovrei.

E soffro, è la cosa più brutta vedere un ragazzo, il ragazzo che amo, ridere della propria morte. Esserne felice.

Ma lui sorride. Continua a sorridere.

Una terribile consapevolezza si fa largo nella mia testa: non vedrò mai più quegli splendidi occhi acqua marina.

Io prego.

Michelle urla.

Zacky muore.

Questa è la storia di Zackary Baker: un uomo solo, senza amici. Senza amore.

Questa è anche la storia di Brian Haner un uomo cieco. Un uomo che non ha potuto amare e che non amerà...

Mai più.














Buonsalve gentaglia!!
Questo è il sequel di "Cause i'm mr. brightside" io vi consiglio di leggere anche quello però credo che la situazione la capiate anche non leggendo.
Beh, è il POV. di Brian, nella prima era quello di Zacky, che altro dire? si capisce vero che è una sottospecie di synacky, vero?
Ringrazio tutte le persone che sono arrivate fin qui e tutte quelle che recensiranno e inseriranno la storia da qualche parte.
VI AMO!
Basta, ci sentiamo presto... *risata malefica*
Bacioni. Alis. <3