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Autore: La Matta    27/08/2012    7 recensioni
Cittadella, Huerta Memorial Hospital. Mentre la comandante Shepard affronta la minaccia dei Razziatori il suo grande amore, Thane Krios, giace in un letto d'ospedale, assistito dal figlio Kolyat (dal cui punto di vista si svolge questo capitolo unico). Mentre la sindrome di Kepral peggiora, sempre di più Thane scivola nei ricordi. E così, attraverso i suoi occhi, rivediamo una grande storia d'amore
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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REST CALM
 

I went to die in a seaside hotel
Lanes of memory paved by sweet frozen moments

 
La chiamavi Siha e stavate salvando il mondo.
Cos’è successo, che ti ha condotto qui?
In un piatto, lucido ospedale, dove sono delle macchine, e non degli ideali, a tenerti in vita?
E passi le tue giornate in questo letto, di un bianco sterile, a rivivere i ricordi di un tempo.
Ogni tanto mi guardi, dischiudi appena le labbra, e sussurri qualcosa.
 
“Occhi grandi e azzurri come il mare. Bagnaticome il mare. Una lacrima traccia un solco sulla guancia. Allungo la mano. Pelle morbida e tiepida, sotto le dita. Poggio un bacio su labbra scarlatte
- Sapevamo che sarebbe finita, siha.-“
 
Ogni tanto lo ripeti così ossessivamente, che devo chiamare l’infermiera. E’ che non voglio anticipare il momento, padre. Sento che hai ancora qualcosa da fare, qualcosa per vivere.
Chiamo l’infermiera e spero che anche questa crisi passi.
 

Deathbed memories of home
Never let me go

 
E qualche volta stai meglio. Ti togli la maschera d’ossigeno, mi guardi.
- Kolyat - dici, posandoti una mano sulla fronte - quanto tempo è passato?-
Ti rispondo sempre nella stessa maniera:- abbastanza, padre.-
Affondi fra i cuscini, perdendoti in un altro ricordo
 
“Lo sapevamo, ma lei non vuole andarsene. Mani strette, dita esili che non mollano la presa. La determinazione della guerriera. La disperazione dell’amante.
- Ma non è ancora finita, Thane.-“
 
La tua siha ha promesso di tornare. Padre, rispetto la tua decisione, di cercare di tenerla lontana. Ma alla fine ho imparato a rispettare lei, come persona, e vorrei che fosse qui, quando verrà il tempo degli addii.
 
E qualche volta stai peggio. Allora gli infermieri aumentano la dose di antidolorifico e cercano di farti riposare. Boccheggi, cercando di respirare, stringendo la mia mano come per restare ancorato a questo mondo. Quando le medicine fanno effetto, ti rimettono la maschera ad ossigeno.
E continui a guardarmi, muovendo le labbra come se parlassi.
 
“Il caldo della tazza fra le mie mani. Un sorriso fiero, eppure ancora giovane. I capelli sciolti, la bocca rossa. Si siede e parla. Tono dolce, apprensivo. Allunga una mano, sfiora la mia.
- Ti amo, Thane.-“
 

Every little memory resting calm in me
resting in a dream
smiling back at me

 
Non so a cosa pensi, durante le lunghe ore di veglia notturna.
Non so cosa sogni, quando le medicine ti fanno dormire.
Il medico dice che noi Drell, quando stiamo male, ci perdiamo nei nostri ricordi. Li riviviamo, in un modo così intenso che sembrano reali. Pensi a lei, padre, alla tua siha?
 
“Risvegliarsi, dopo aver fatto l’amore. Pareti d’acciaio hanno tagliato fuori il mondo. La guerra. La malattia. Tutto sembra svanito. Ti stiracchi, spalle nude, linee morbide, i segni del cuscino sul lato del viso. Capelli che sembrano una cascata color rame. Profumo di glicine, occhi che sorridono.
- E’ stato…- una risata, soffocata contro le mani, imbarazzata -… strano.-
Gioia improvvisa, rido anch’io:- non pensavo che…-
Un corpo caldo, liscio. Fronte contro fronte.
- Ti amo davvero, Thane.- voce roca, occhi pieni di sogni e felicità
- Ti amo anch’io, siha.-“
 

The faces of the past keep calling me to come back home
to caress the river with awe
Within there’s every little memory resting calm with me
resting in a dream
smiling back at me

 
Mi hai spiegato che gli Umani, quando si sposano, si scambiano degli anelli, come simbolo di fedeltà. Simbolo del legame che li unirà sempre, anche oltre l’Oceano.
Io non sono sicuro di quello che succede, quando il corpo muore.
So quello che mi hai insegnato. Quello che i nostri Dei hanno insegnato a noi.
Ma hai la sua vecchia medaglietta identificativa, al collo. E ogni tanto la stringi, nel sonno, e giuro che quando restituiremo le tue spoglie al mare, farò in modo che non te la tolgano.

 
The faces of the past keep calling me to come back home
rest calm and remember me

 
Una volta ti ho chiesto quanto te l’ha data. Tu hai sorriso, quel sorriso tirato, sull’angolo della bocca.
Ti sei rigirato la medaglietta fra le mani.
 
“La Cittadella. Sui moli d’attracco. Luce bianca, artificiale, poco sotto, il laghetto del Presidium. L’abbraccio, il suo viso nell’incavo della mia spalla. Consapevolezza. So che devi partire.
- Tornerò presto.- un sorriso sforzato, triste - mi mancherai ogni secondo, Thane.-
La accarezzo, la bacio sulla bocca tenera:- ti aspetterò, siha.-
Più di un saluto. Una promessa.
Braccia che cingono il mio collo. Il materiale ruvido dell’uniforme, il tepore della pelle. Poi, una catena di metallo, una medaglietta. Il nome di lei, il suo numero identificativo, la morsa del fuoco di una vecchia battaglia. Una voce dolce, che mormora “ti amo””
 
Un altro giorno è passato. L’infermiere mi posa una mano sulla spalla. Comprensivo, eppure autoritario, mi dice di andare a dormire qualche ora. Di malavoglia, mi alzo, mi allontano dal tuo letto.
Sembri sereno, stanotte. Borbotto qualcosa, cerco di difendermi mentre l’infermiere mi spinge in corridoio.
Sto per lasciare l’ospedale, quando un’ombra appare oltre i vetri smerigliati.
Si guarda intorno, cercando di orientarsi. Socchiude la porta, mi vede, sorride.
- Shepard.- saluto
- Kolyat.- risponde lei, cordiale, eppure ansiosa - Thane è…- la frase le muore in gola
- … ancora vivo.- completo, ma senza allegria. Non ci sono altre buone notizie.
- E posso…?- accenna alla terapia intensiva, dietro di me
L’infermiere sbuffa un mezzo rifiuto, ma lei è il comandante Shepard, e nessuno le negherà quello che chiede. Non sanno, che lei è la tua siha. Sono felice, che alla fine sia arrivata.
 

You are the moon pulling my black waters
You are the land in my dark closet
 

E’ ormai qualche giorno, che vi guardo.
Se il destino fosse stato più clemente, sono certo che sareste potuti essere davvero felici.
E che lo sarete, finché il tempo non sarà scaduto.
Resto seduto in disparte, ma non ha importanza. Padre, non ti ho mai visto così.
Le tieni le mani, la guardi, ogni tanto le sussurri qualcosa, e lei ride.
 
“Mattino. Caldo afoso. Luce abbagliante che filtra dalle tapparelle abbassate. Un luogo sulla Terra, un rifugio, per i pochi giorni di pace. Il letto vuoto, disfatto, i vestiti a terra.
Mi sveglio lentamente, finché non vedo lei. Esce dalla doccia, avvolta da un asciugamano bianco. I capelli fragranti, la pelle imperlata di gocce d’acqua. Percorre rapidamente la distanza che ci separa, sale sul letto, mi abbraccia, mi trascina fra le lenzuola di lino. Ride, e sembra una bambina. La mia siha. La mia vita, in un sorriso.”
 
Stay by my side until it all goes dark forever
When silent the silence comes closer
 
 


 
-- La Coda!!
Thane… uno dei grandi amori della mia vita!
In questa fic ho un po’ modificato la trama originale, infatti quando Kai Leng lo ferisce a morte, ancora Thane non è nell’ultima fase della Kepral. Inoltre… scusate, ma quando scrivo Kai Leng mi viene una specie di sfogo cutaneo e ho voglia di picchiare qualcuno (meno male che il gatto sta girando al largo).
La canzone è “rest calm” dell’ultimo album dei Nightwish (se vi capita, ascoltatela, è davvero bella) e, visto che parla del mondo della memoria e dei ricordi, mi è sembrata particolarmente adatta.
Infine, non era mio scopo scrivere un capitolo strappalacrime, volutamente l’ultimo ricordo è un momento dolce e tenero. Non è molto significativo (originariamente volevo finire col ricordo della medaglietta) ma rispecchia tutti quei momenti che Thane e Shepard avrebbero potuto vivere insieme, se non ci fossero stati i Razziatori e un’intera galassia da salvare.
 
Un bacio a tutti
 
--Char
  
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