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Autore: Meissa Gaunt    27/08/2012    2 recensioni
Derek Hale/Nuovo personaggio | non contiene spoiler sulla seconda stagione.
Aveva lunghi capelli biondi, profumavano di rose, Derek se li ricorda.
È morta.
Say my name, and every color illuminates. We are shining! And we'll never be afraid again.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è per Acquamarine_.
Ti voglio un mondo di bene Lunastorta♥.

 

Come in autunno le foglie
 
Say my name

 
Aveva lunghi capelli biondi, profumavano di rose, Derek se li ricorda.
È morta.
I suoi occhi erano azzurri, sempre in contrasto con i vestiti bianchi che indossava per andare da lui. Erano i suoi preferiti, candidi come la sua pelle.
Poi si toglieva le scarpe e usciva nel bosco con lui, sporcandosi l’orlo del vestito di terra.
Così sembrava già più umana, non più una bambola, quella che aveva paura di toccare perché troppo fragile, perché poteva romperla tra le sue forti mani da lupo.
Troppo bello, troppo… facile. Come respirare.
In primavera sedevano sul portico di casa Hale, osservavano le foglie verdi, piene di vita, e aspettavano l’autunno per vederle cadere, inermi, sul terreno.
Immobili, gli occhi fissi in un punto lontano eppure troppo vicino, e quando Derek si alzava per raccoglierne una da portarle, lei gli sorrideva, scuoteva la testa e si riappoggiava sulla sua spalla, osservando le giornate correre, lente.
Le foglie, Derek, sono troppo fragilidiceva. Come te, bisogna saperle prendere per non mandarle in mille pezzi. Bisogna conoscerle prima.
E lui si sedeva, lasciava che lei si appoggiasse a lui, che gli accarezzasse i capelli, le guance, le braccia, le mani. Guardava il suo vestitino bianco, un tempo candido. Lei non indossava mai colori accessi sulla sua pelle.
 

And every color illuminates
 

Alez aveva quindici anni, sedeva sul divano di casa Hale la prima volta che vide Kate Argent.
Era più grande di Derek, era carina, ma non era lei.
Seduta composta, come una perfetta padrona di casa, si era alzata e le aveva stretto la mano, una maschera di cera incollata sulla faccia.
Era un’amica di Derek. Non gli piaceva, non era lei.
Alez aveva quindici anni, appariva come una bambola di porcellana, apparentemente perfetta, ma era tutto il contrario. Derek ricordava quanto lei fosse possessiva, come una lupa.
Il suo egocentrismo, Derek lo viveva sulla sua pelle. Derek era di Alez, Derek doveva guardare solo lei. Era così da quando erano piccoli, ma a lui non pesava. Lei era la sua famiglia, il suo branco, anche se non era un licantropo. E Derek viveva per la famiglia, il branco.
Dopo le presentazioni, lui e la ragazza erano saliti di sopra, seguiti dagli occhi furenti della ragazza.
Neanche uno sguardo da parte sua verso di lei, solo un freddo saluto che lei nemmeno voleva.
Alez non era incline al perdono, i suoi occhi non dimenticavano nulla.
 

We are shining

 
Qualche settimana dopo, Alez sedeva ancora sul divano di casa Hale. Al suo fianco Peter, lo zio di Derek, le sorrideva.
Sua madre e Mary Elle, la madre di Derek, osservavano i suoi fratelli giocare sul tappeto e bevevano una tazza di the, William, il padre di Derek, leggeva un libro.
Derek e Laura erano ancora a scuola.
Indossava un vestito bianco, il suo preferito, e un paio di scarpe nere. I suoi capelli erano legati in una treccia.
C’era un’atmosfera calda, tipica di una famiglia che si riunisce, le risate riempivano l’aria e i sorrisi erano sinceri. Alez osservava tutto assente, prigioniera della sua stessa ansia.
Che fine ha fatto il suo vestito preferito Derek? È bruciato insieme con lei? Insieme alla sua pelle candida, innocente?
Come le foglie, in un autunno in anticipo, è caduta anche lei?
 

And we’ll never be afraid again

 
L’odore di carne bruciata si può ancora sentire nell’aria e invade le sue narici, le ceneri si attaccano alla suola delle sue scarpe, e non sa se sta camminando su sua madre, suo padre o su di lei.
Niente, non è rimasto niente.
La sua mente torna ai pomeriggi passati a osservare le foglie, a correre per i boschi che popolavano la riserva; alle notti sdraiati sul divano per non rimanere soli.
Guarda la luna salire nel cielo, non ancora completa, è l’unica fonte di luce.
Alez aveva paura del buio, quando non c’era Derek con lei.
Ora avrà paura sempre.

Fino a che non hai fatto entrare lo spettro.

 
 
 
 
 
Derek Hale non mi appartiene – anche se mi piacerebbe tanto – e nemmeno le frasi centrali che sono prese dalla canzone Spectrum dei Florence and the Machine.

Isterica.

 
  
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