»Haunted
Ossessionato, così lo
definiscono i suoi amici.
Semplicemente incuriosito,
si considera lui, quando all'ennesimo concerto dell'ennesimo tour
crede, per l'ennesima volta, di scorgere quel viso familiare, quei
capelli scuri con una singola ciocca bionda che spicca nel mezzo.
Sarà passato quasi un anno
da quando l'ha vista per la prima – ed unica- volta, eppure ricorda
ogni suo minimo particolare.
Erano in tour promozionale
per il loro primo singolo e quel giorno si trovavano a Milano, in
Italia. Avevano deciso di concedersi una paio d'ore di break
nel centro della città, sperando di non trovare migliaia di
ragazzine urlanti che li assalissero. Dopo un cono gelato, un paio di
riprese per il fantomatico Documentario e qualche sporadica fan, si
erano seduti sulle scalinate della piazza, dando le spalle alla
monumentale chiesa chiamata Duomo.
“Ehi Niall, quella ragazza
ti sta fissando!” gli aveva urlato Louis, ridendo.
E Niall si
era voltato di scatto, incrociando un paio di occhi castani.
Lei stava camminando proprio
di fronte a loro, la borsa sulla spalla e i capelli scuri legati in
una treccia laterale.
Il contatto visivo era
durato meno di due secondi, ma quelli bastarono per accendere
qualcosa dentro di lui. Nella macchina che li stava portando verso il
luogo designato per la Signing Session di
quel giorno, Niall ancora pensava a quel viso sorridente, a quegli
occhi vivaci che brillavano sotto la luce del sole.
Mentre una dopo l'altra le
loro fan italiane gli passavano davanti, si era ritrovato a sperare
di trovarsela lì. Ma, inutile dirlo, Niall rimase deluso perchè lei
non si presentò all'evento. Ne a quelli che seguirono nei mesi
successivi.
Tante cose erano cambiate da
quella mattinata a Milano, il successo, il tour, l'America, l'uscita
del nuovo album, ma a Niall capitava ancora di ripensare a quella
ragazza che lo aveva fissato per neanche due secondi in una calda
mattina di Ottobre.
“Ehi Niall, è dall'inizio
del concerto che quella ragazza ti sta fissando” gli urla in questo
momento Louis, un ghigno sul viso, mentre indica qualcuno tra le
prime file.
E Niall vorrebbe urlare
dalla gioia, quando capisce che sì, non sta sognando, ma c'è
davvero lei tra il pubblico e che sì, lo sta fissando ancora,
proprio come l'ultima volta.
Il concerto finisce in
fretta, o almeno così sembra a lui, e una volta che sono scesi dal
palco è come se non sentisse i discorsi degli altri ragazzi, i
complimenti dello staff e le critiche della loro vocal coach. Vuole
solo uscire da lì per ritrovarla, rivedere quei due occhi sorridenti
che tanto l'hanno attirato.
Eppure, all'uscita
dell'arena lei non c'è.
Ritorna in albergo convinto,
ancora una volta, di essersi immaginato tutto. Si avvia verso
l'entrata, quando sbatte contro qualcuno.
Fa per scusarsi quando
rimane bloccato. Treccia laterale, ciocca bionda che spunta, occhi
sorridenti e luminosi, coperti da un paio di occhiali da vista dalla
montatura nera.
Sì, ora può ben dirlo, è
decisamente ossessionato da questa ragazza, ma non potrebbe
desiderare di meglio, mentre si siede con lei sul marciapiede davanti
al suo Hotel, una birra in mano, e scopre quanto siano fatti l'uno
per l'altra.
Spazio Autrice:
Bene,
dichiaro ufficialmente il mio ingresso nel mondo delle fanfiction sui
One Direction. In tutta la mia vita credo di aver scritto unicamente
per il fandom
di Harry Potter, forse qualcosa in quello di Eragon e dei 30STM agli
arbori della mia adolescenza, ma avevo abbandonato da circa un annetto
questo meraviglioso sito causa università (e si, poca voglia di
scrivere e zero motivazione, sob.)
Devo il mio ritorno su EFP essenzielmente al #THEGAYS (amo quelle due geniacce che gestiscono lo Zeroborine Project) ma specialmente
a Desi, Fra e ai nostri tre giorni al mare, perciò rincomincio a
postare iniziando da qui.
Questa OS è una Nesi (Dè, t'aveo detto che avrei iniziato
a scriverne, detto fatto <3), perchè quei due sono il mio One
True Paring. Nesi is real, ok?! Ok.
xxx
Nana_Bianca