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Autore: debbythebest    29/08/2012    3 recensioni
Questa storia è ambientata Dopo The Departed, in un AU dove Stefan è stato soggiogato da Rebekah, ed Elena è morta come nella fine della serie. Ma qualcuno si sentirà in debito nei suoi confronti. Qualcuno la aiuterà con i nuovi e improvvisi cambiamenti. L'amore si nasconde dietro ogni momento. Tutto ciò che dobbiamo fare, è capire se siamo pronti ad accogliere questa consapevolezza.
/Tratto Dal Primo Capitolo/
Prima che potessi rendermene conto, la mia vista si offuscò, ed un senso di smarrimento si fece strada in me. Sentii che provare a respirare sarebbe stato solo tentativo di rianimare un corpo ormai inghiottito dall'acqua. Era dunque questo, ciò che significava morire? Perdere semplicemente conoscenza, e non risvegliarsi più?
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Gilbert, Elijah, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'After the Departed - Elena's diary <3'
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After The Departed

 Non avevo mai pensato alla morte come a un dato di fatto, ma più come ad un cosa astratta che ci accumuna tutti. La vita è fatta di momenti. Possono durare un'eternità, oppure un battito di ciglia. Ed è strano dire che in realtà sono quelli più corti che cambiano la vita di una persona. Quei momenti cruciali che cambiano la nostra vita li vivremo e rivivremo nella nostra mente in continuazione. E non saranno solo ricordi, ma vere e proprie scelte, che determineranno ciò che saremo. Il giorno della mia morte dovetti fare una scelta che cambiò per sempre il mio modo di vivere. Una scelta che avrei dovuto fare da tempo, che avrebbe risparmiato sofferenza ai miei cari, e a me. E se vi dicessi...che alla fine il mio destino non era colui che avevo scelto?
   
 
1-La Morte Della Doppelganger
 
 -Se ne é andato Elijah! Non ho potuto fare niente per fermarlo!-

 Queste erano le parole con cui tutta la vicenda era iniziata. La bionda vampira si buttò tra le braccia dell'altro, che accogliendola senza risentimento condivise le sue lacrime per il fratello scomparso. Le accarezzò la testa dolcemente, mentre delle parole deboli gli giungevano all'orecchio.

 -Però non dovremo più preoccuparci!-.

 Si staccò da lei non capendo. Dopo tutto questo diceva che non dovevano più preoccuparsi? Era appena iniziato invece. Alaric non si sarebbe arrestato se non alla morte della doppelganger.

 -Non dovremo più scappare da stanotte!-. Disse Rebekah decisa.

-Che vuoi dire?-.
 Chiese il fratello immaginando il peggio. Aveva un patto con Elena. Lei si era fidata di lui anche quando non ce ne sarebbe stato bisogno, poiché dare a lui e alla sua famiglia il corpo di Klaus era solo un favore che aveva voluto fargli. Lei era compassionevole, e la sua compassione era un dono che non andava buttato via.

 -Elena sta per avere un infortunio. Ho soggiogato Stefan. Non resta che aspettare.-. Disse con crudeltà mista a dolore Rebekah. Elijah sgranò gli occhi.

 -Che cosa hai fatto?-. Chiese intimorito il vampiro. La guardò deluso. Bekah alzòle spalle.

-L'ho fatto per tutti noi! Cosìnon dovremo passare un altro mezzo secolo o forse di piùa fuggire...-. Disse lei abbassando lo sguardo.

-Dimmi che cosa hai fatto!-. Quasi urlò  prendendola per le spalle.

 -Andrà giù da Wickery Bridge con la sua macchina!-.

Prima di poter dire qualcos’altro la vampira si ritrovò sola.
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Elijah arrivò giusto in tempo per vedere un pick up fare un volo nelle acque del fiume sotto Wickery Bridge.

-No!- pensò mentre si toglieva la giacca e si buttava nelle acque. O forse l'aveva detto ad alta voce, per questo aveva sentito le parole riecheggiare nel vuoto della sera.
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Vidi l'acqua entrare dal finestrino e cercai con tutta me stessa di mantenere la calma. Era importante per me. Mi era successo un'altra volta. Il destino invece di aiutarmi mi faceva ricadere sempre nelle stesse situazioni. E fu stressante, in una maniera che mi tolse il fiato. Provai a chiuderlo, ma la pressione era forte, e in un attimo mi ritrovai sommersa dall'acqua. A questo punto cos'avrei dovuto fare? Matt, accanto a me  aveva già perso conoscenza. Lo scossi, cercai di farlo rinvenire, invano però. Il panico saliva lentamente in me, però non dovevo permettere alla paura di crescere. Prima che potessi rendermene conto, la mia vista si offuscò, ed un senso di smarrimento si fece strada in me. Sentii che provare a respirare sarebbe stato solo tentativo di rianimare un corpo ormai inghiottito dall'acqua. Era dunque questo, ciòche significava morire? Perdere semplicemente conoscenza, e non risvegliarsi più?
  Mai avrei pensato all'eventualità di riaprire gli occhi. Ero forse nell'aldilà? Esisteva quindi? Anche se  indefinito sentii qualche suono provenire dal mondo esterno che mi circondava. Sembravano voci umane. Poi, un leggero e indistinto tocco mi sfiorò la guancia, tanto che pensai di essermelo immaginato. Poco dopo i miei occhi si aprirono da soli. Era tutto buio intorno a me, e la prima cosa che vidi fu la luna, che beata brillava nel cielo non preoccupandosi minimamente delle cose che succedevano sulla Terra. Meglio così. Se la dea Selene stava osservando tutto ciò che accadeva all'umanità ultimamente, sarebbe rabbrividita. Il mio busto si piegò in avanti come se avessi vita propria, e l'acqua mi uscì dalla bocca. Poi ricaddi a terra, e girando la testa incrociai gli occhi di Matt, lì, accanto a me. Ma mentre perdevo di nuovo conoscenza, non mi chiesi come fossi finita sulle rive del fiume, bensì se fosse stato Stefan a salvarmi.
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La seconda volta che aprii gli occhi sentii delle voci.

 -É tutto a posto!-. Un'infermiera di colore mi stava davanti sorridendomi in modo rassicurante.

 -Cosa...?-.

-Signorina Gilbert, ha avuto un incidente!-. Disse scandendo bene le parole.

 -Io...-. Non riuscii a dire altro.

 -Non si preoccupi ci penso io.-.Disse una voce maschile.

-Stefan??-. Chiesi insicura. L'infermiera se ne era andata, e sentii una mano che si pesava sulla mia fronte.

 -Matt sta bene. C'é una notizia che non ti piacerà, ma ora riposa.-. Quando riconobbi il tono freddo, e quella voce mi alzai di scatto, e lui sembrò a disagio. Come colto in flagrante.

 -Cosa...io non ricordo...-. Si sedette sul letto accanto a me, Ma mantenendo le distanze. Era bagnato da capo a piedi, la giacca era asciutta però. O almeno lo sembrava. Ma allora...

 -Te l'ha detto l'infermiera, ma c'é dell'altro. Non credo sia il momento di parlarne. Okay?-. Annuii soltanto.

-Come sono arrivata in ospedale? Dove sono Stefan e Damon? E Jeremy?-. Mi fece stendere di nuovo. Neanche avessi quaranta gradi di febbre.

  -Jeremy é al sicuro, credimi. Mi dispiace Elena. Stefan non l'ho piùvisto. Ora hai bisogno di riposo, perché in un primo momento ti sentirai molto debole.-. Si alzò, ed io provai a fare ciòche mi aveva detto. Sprofondai nel sonno, ma perché ero talmente stanca da non poter preferire più parola, non perché mi sentissi talmente in pace con me stessa da poter chiudere occhio.
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 -Ne ésicuro? -. La voce dell'infermiera di prima mi riportòalla realtà. Capii di aver dormito un'ora o due, come un sesto senso appena risvegliato.

 -Mi creda, posso, e la porterò via. Tanto vale firmare la liberatoria. Il suo amico sta bene, ma Elena verrà con me. Ha capito?-.

 -Ho capito!-. Ripeté come un'automa la donna. Elijah l'aveva soggiogata.

-Vieni!-. Disse rivolto a me porgendomi la mano. Prima esita, poi mi lasciai aiutare e mi alzai, seguendolo. Una volta in macchina gli rivolsi la parola.

 -Cos'èquesta storia?-. Chiesi curiosa. Lui mi sembrò pensieroso in quel momento, come se tutto ciò fosse più che strano.

  -Vedi...-. Iniziò. Ma non mi guardò in faccia, rimase con lo sguardo fisso nel vuoto. I suoi occhi scuri erano spenti.

 -Dov'èStefan?-. Ispirò, poi si voltò verso di me.

-Elena...-. Incominciò.

-Dove?-. Sbottai io irritata.

 -Rebekah ha usato la compulsione su di lui, Elena. Adesso sarà da qualche parte con lei e Kol...non lo so sinceramente!-. Rimasi allibita. L'avevo perso un'altra volta, allora? Delle lacrime mi uscirono solitarie dagli occhi.

-E Damon?-. Domandai ancora scossa.

 -Écon Jeremy, lui non ti abbandonerà vedrai.-. Scossi la testa e abbassai lo sguardo.

 -E tu?-. Chiesi stanca.
-Dovresti ripartire, Alaric é in giro, e se ti trova...-. Lui negò. Mi prese la mano, come intimorito dalla mia reazione e mi guardò negli occhi.

-Alaric èmorto.-. Disse solamente. Non capii subito.

-Ma come? L'unico modo per ucciderlo era che...-. Lui mi interruppe.
 
-Sei in transizione, Elena!-.

Nda:
 Allora...ufficialmente è la prima fan fiction che pubblico, e dopo aver scritto i primi capitoli mi sono decisa a pubblicarla. Se siete arrivati fin qui vuol dire che siete coraggiosi, e vi meritate un bel "Grazie Mille" almeno per averla letta. Se è un po' criptica o altro, non esitate a dirlo, anche se la verità, insieme ad altri misteri verrà fuori nei prossimi capitoli. Recensite per farmi sapere ciò che ne pensate e...al prossimo capitolo se varrà la pena pubblicarlo.

Debbythebest 
   
 
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