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Autore: zjamsglances    30/08/2012    9 recensioni
Due ragazzi,ebrei,con una vita normale e un amore particolare che li lega,portati a forza in dei campi di concentramento francesi.
Rimarranno per tre anni lì,ma,quando Aene si renderà conto di ciò che sta per accadere,andrà alla ricera del suo amato,grazie all’aiuto di una guardia francese, per sfuggire allo sterminio insieme a lui.
Ce la faranno i due ragazzi a sfuggire al loro triste destino?? Per scoprirlo,basta leggere………
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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17 Luglio 1942

Aene e Zayn sono due ragazzi di Bradford,Inghilterra.
Si conoscono da quando sono piccoli,eppure non si erano mai resi conto di essere attratti l’uno dall’altra.
Aene non ha mai desiderato il principe azzurro delle favole,lei voleva un bad boy capace di mandarla a quel paese quando era necessario,che la stuzzicasse e facesse scommesse con lei,ma che nonostante ciò l’amasse e fosse geloso di lei.
Zayn voleva una ragazza che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno,una ragazza che avrebbe potuto chiamare “stronzetta” invece di “principessa”,una ragazza ribelle e piena di inventiva,ma che gli volesse ugualmente bene nonostante litigassero.
Loro non volevano una di quelle relazioni sdolcinate,dove il principe salva la sua principessa e cavalcano insieme fino al tramonto,no,loro volevano una relazione si stabile,ma adatta a loro e al loro modo di essere.
Vi starete sicuramente chiedendo “esistevano già gli stronzi nel 1942??”
Ebbene si,e Aene e Zayn ne erano una prova vivente.
Da pochi mesi Zayn aveva confessato ad Aene di essere attratto da lei,ma non le aveva mai detto di amarla,poiché non voleva apparire debole agli occhi della ragazza.
La ragazza aveva accettato la sua proposta di provarci,ma senza rivelargli davvero quello che provava per lui: si riteneva troppo forte per provare dei sentimenti,per questo cercava in tutti i modi di non innamorarsi seriamente del moro.
Eppure loro due non erano legati solo da una banale attrazione,loro provavano di più l’uno per l’altra,ma questo non lo avrebbero mai ammesso.
                                                                                 
-Zayn,ammettilo che tu sei più che attratto da me.- disse Aene,incrociando le braccia al petto e appoggiandosi alla parete fredda alle sue spalle,mentre guardava maliziosa il ragazzo davanti a se.
Da pochi mesi avevano iniziato quella specie di relazione,ma nessuno sapeva se fossero davvero fidanzati.
-Non dire sciocchezze,semmai è il contrario.- disse il ragazzo,ricambiando lo sguardo malizioso della ragazza e incastrandola tra il muro e il suo corpo.
Il cuore di Aene iniziò a battere forte,ma non si sarebbe mai fatta mettere i piedi in testa dal suo ragazzo; Zayn sapeva quello che provava per Aene,ma non sarebbe stato lui il primo a confessarlo.
-E’ la convinzione che fotte la gente,Malik.- disse la ragazza,distogliendo lo sguardo dai profondi occhi nocciola del ragazzo.
Lui se ne accorse,così le alzò il viso con due dita sotto il mento,costringendola a guardarlo,ma non potè fare a meno di perdersi negli occhi della sua ragazza.
-Quindi se adesso faccio questo non provi niente??- chiese poi Zayn,poggiando dolcemente le sue labbra su quelle della ragazza,senza però approfondire il bacio.
Quando si staccarono entrambi provarono un senso di vuoto dentro,ma cercarono di nasconderlo.
-No,nulla,se non la voglia di sbatterti al muro e divertirmi un po’.- disse Aene,assumendo una posizione di sfida.
A chi voleva prendere in giro?? Il suo cuore batteva all’impazzata e avrebbe tanto voluto ricongiungere di nuovo le sue labbra con quelle del ragazzo.
-E tu??- chiese poi,alzando un sopracciglio e guardando maliziosa Zayn.
Lui era troppo furbo per cascare ai suoi giochetti,non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa,anche se avrebbe voluto baciarla nuovamente,con più passione,e magari sussurrarle un “ti amo” a fior di labbra.
Sorrise malizioso,poi si passò la lingua sulle labbra,osservando gli occhi della ragazza seguire in movimenti della sua lingua.
-Idem.- rispose infine.
Voleva aggiungere altro,ma un rumore proveniente dall’esterno interruppe la loro conversazione quotidiana,facendoli precipitare alla finestra per vedere da dove provenisse il rumore.
Due camioncini militari fecero irruzione in strada e delle guardie parigine,armate di fucili,iniziarono ad urlare alle persone di salire sui camion e seguirli.
-Tutti coloro che hanno una stella cucita sui propri vestiti devono immediatamente salire su questo camioncino e seguirci.- riuscirono a sentire i due ragazzi.
Si guardarono un momento negli occhi,perplessi ma soprattutto terrorizzati,poi posarono il loro sguardo sui loro vestiti: entrambi avevano una stella cucita sulla maglietta.
Zayn deglutì,poi prese la ragazza per mano e si diressero all’uscita.
-Dove stiamo andando??- chiese Aene al suo ragazzo,fermandolo e facendolo voltare verso di lei.
-E’ ovvio,facciamo quello che ha detto quel tizio. Non mi sembra una persona che vuole giocare,quindi è meglio fare come dice.- fece Zayn,per poi continuare a camminare,seguito dalla sua ragazza.
Giunsero in strada e si guardarono intorno: c’erano donne che cercavano i propri figli per salire sul camioncino,uomini che raccattavano le loro cose e anziani che cercavano di capire cosa stesse succedendo.
Tra quella folla di gente Aene scorse la testa mora della sua migliore amica.
Strinse forte la mano di Zayn e iniziò a correre verso di lei.
-Jess.- la chiamò,e la mora si voltò nella direzione da cui proveniva la voce.
Appena si rese conto di chi fosse le fece cenno con la mano di avvicinarsi.
Aene e Zayn la raggiunsero,con il fiatone,e i due ragazzi chiesero spiegazioni alla mora.
-Cosa sta succedendo?? Perché dobbiamo salire su quel furgone??- chiese Aene,preoccupata.
-Vogliono portarci nella terra promessa,in Palestina.- disse l’amica felice.
Ma Aene e Zayn non lo erano: non si fidavano delle parole di quelle guardie ma sapevano che,se si fossero sottratti al loro volere,non sarebbe finita bene.
I due ragazzi si guardarono per un’ultima volta negli occhi: Zayn annuì,poi le strinse forte la mano,quasi a non volerla perdere,e si incamminarono verso i camioncini.
-Andiamo.- disse il moro alla sua ragazza,prima di mettersi in fila,insieme all’altra folla di gente.
-Gli uomini di qua e le donne e i bambini di la.- urlò una delle guardie.
Aene subito fu presa dal panico: non voleva lasciare Zayn,aveva paura che gli sarebbe successo qualcosa di male e lei non sarebbe stata li con lui,oppure viceversa.
Ma più di tutto aveva paura di stare lontano da lui.
Si voltò verso il moro,notando tensione sul suo volto e deglutì.
-Zayn….- cercò di attirare la sua attenzione.
Lui si voltò verso di lei e le carezzò la guancia,come mai aveva fatto prima,poi le posò un bacio sulla fronte.
-Devo andare.- disse,prima di andare nella direzione che la guardia gli aveva indicato.
-Zayn.- urlò la ragazza per fermarlo,ma una guardia la prese per un braccio,costringendola a salire sul furgone.
-Zayn.- urlò di nuovo,e il moro si voltò,giusto in tempo per vedere una delle guardie prendere la sua ragazza e sbatterla con violenza nel furgone.
Allora non ci vide più: nessuno poteva permettersi di trattare così violentemente la sua ragazza,nessuno.
Cercò di scendere dal furgone dove era salito,per andare in soccorso ad Aene,ma fu fermato da un’altra guardia che lo costrinse a risalire e chiuse tutte le porte.
-Aene.- urlò Zayn,battendo i pugni contro lo sportello del furgoncino,ma invano,poiché dopo un istante sentì il motore mettersi in moto e partire.
Entrambi sapevano che non si prospettava nulla di buono,sapevano che stava per accadere qualcosa di brutto,ma non potevano far niente se non mettersi l’anima in pace e andare incontro al loro destino.
Durante tutto il viaggio non fecero che pensare l’uno all’altra,a quello che sarebbe accaduto,a loro.
E l’ultimo pensiero era quello che più li distruggeva.
 
Qualche ora più tardi,dopo essere rimasti per ore dentro quel furgone,senza acqua ne cibo,arrivarono a destinazione e il furgone si fermò,consentendo loro di scendere.
Appena scesa, Aene cercò l’altro furgoncino dapperttutto,ma quando si rese conto che non c’era si sentì morire.
-Aene.- qualcuno la chiamò e le posò una mano sulla spalla.
Aene riconobbe la voce della sua amica,quindi si voltò e le si fiondò tra le braccia.
-Jess,dov’è l’altro furgone??- chiese poi,sperando che l’amica lo sapesse.
-Gli uomini non staranno con noi,sono stati mandati in un altro luogo. Alla fine ci ritroveremo tutti in Palestina,non preoccuparti.- le disse per confortarla,ma Aene sapeva in cuor suo che quella era tutta una bugia,che non sarebbero mai arrivati in Palestina e che sarebbe successo qualcosa di grave.
I soldati assegnarono loro un numero,con il quale sarebbero stati identificati,e diedero loro una tuta a righe.
Non tagliarono loro i capelli,però,e quello era gia un miracolo per loro.
Assegnarono loro delle specie di dormitori,poi li lasciarono da soli,in quella catapecchia puzzolente che ad Aene sembrava più una prigione che un dormitorio.
Mai come allora aveva sentito la nostalgia di casa e del suo Zayn: si continuava a chiedere come stesse,dove stesse e se stesse pensando a lei.
Ormai era lui il suo pensiero fisso,e si chiedeva se lo avrebbe più rivisto,se avrebbe assaporato di nuovo le sue labbra,se avrebbe udito nuovamente la sua voce roca,ma allo stesso tempo sexy.
Con quei pensieri si addormentò,sognando per tutta la notte il suo Zayn.
 
 
 
 
 
 
 
27 Febbraio 1945

Erano passati tre anni da quando Aene e Zayn erano stati portati in quel luogo,in attesa di giungere in Palestina; erano passati tre anni dal loro ultimo bacio; erano passati tre anni dall’ultima volta che i loro occhi si erano incontrati.
Ma non avevano mai perso i contatti,nonostante il passare degli anni.
Nello stesso anno in cui furono portati in quel luogo,Aene conobbe una guardia parigina,Bernard,che li aveva tenuti in contatto per tutti quegli anni.
Da subito Aene capì che poteva fidarsi di lui,poiché non era come tutte le altre guardie: lui era buono,dolce,era stato portato anche lui in quel luogo a forza,e aveva sempre cercato di aiutare coloro che venivano portati lì.
Infatti spesso portava da mangiare,di nascosto,ai bambini e i ragazzi che venivano schiavizzati a forza da quei soldati francesi.
E grazie a lui Aene potè confermare la sua teoria: non sarebbero mai arrivati in Palestina.
 
-Dici davvero Bernard??- chiese incredula la ragazza alla guardia.
-Si,Aene,l’ho visto con i miei occhi. Portano prima i vecchi e i bambini,poi le donne e li rinchiudiono in delle specie di camere, poi aprono il gas,uccidendoli e infine seppelliscono tutti in una fossa comune.- disse la guardia,che non poteva avere più di una ventina d’anni.
Aene lo sapeva,ma non pensava che la crudeltà di quegli uomini potesse arrivare a tanto,allo sterminio di così tante persone che avevano la sola colpa di essere nate ebree.
-Aene,devi creare un piccolo gruppo e dovete scappare. Io vi aiuterò,ma dovremmo fare tutto nel massimo silenzio.- disse il ragazzo.
Aene annuì,poi si portò una mano alla bocca.
Come avrebbe fatto ad avvertire Zayn??
Quella era la sua preoccupazione in quel momento,la sua unica fissazione,e doveva trovare un modo per salvare anche lui.
-Devo avvertire Zayn.- disse poi,puntando i suoi occhi in quelli di Bernard.
-Ma cosa dici?? E’ troppo rischioso per te.- fece il ragazzo,cercando di persuaderla,ma invano.
-Non m’importa,non me ne andrò senza di lui.- disse la ragazza,con le lacrime agli occhi.
Bernard la fissò per un minuto: credeva che quella ragazza fosse pazza,ma era comprensibile,era pazza di amore,e sapeva che era testarda e che dunque avrebbe fatto di testa sua in un modo o nell’altro.
Sospirò,poi socchiuse gli occhi e alzò le mani in segno di resa.
-E vabbene,ma dovremmo fare presto e non dobbiamo farci scoprire.- disse il ragazzo,e Aene annuì.
-Vengo anche io.- disse Jess,la migliore amica di Aene,affiancando la ragazza.
-Vabbene,ma dovete stare in silenzio. Io intanto trovo un modo per portarvi dall’altra parte.- disse il ragazzo,pensando un modo per potersi recare nei dormitori maschili senza essere beccati.
-Tu di solito non porti la cena agli uomini??- chiese Jess,e Bernard parve illuminarsi.
-Si,hai ragione,potreste nascondervi sotto il carrello.- esclamò il ragazzo,orgoglioso della sua idea.
Le due ragazze si guardarono poi annuirono.
 
Giunse la sera e Bernard,trasportando il carrello della cena che nascondeva le due ragazze,si recò nei dormitori maschili.
Appena arrivati fece segno alle ragazze di uscire,e subito Aene si mise alla ricerca di Zayn.
Iniziò a correre tra quei dormitori,notando tutti quegli uomini seduti su quelle specie di letto a castello e recitare una specie di preghiera.
“Che minchia di preghierà è??” pensò tra se e se,ma proprio in quel momento scorse la figura misteriosa e affascinante di Zayn.
Non era cambiato per nulla,apparte per la barba leggermente accentuata e il fisico più esile.
Gli si avvicinò correndo e posò le sue mani sui fianchi del moro,rabbrividendo a quel contatto.
Era da anni che non sfiorava quel ragazzo,che non lo sguardava negli occhi,che non sentiva la sua voce tremendamente bella o che non poggiava le sue labbra su quelle di lui.
Era lo stesso Zayn di sempre,ma più malinconico,e quell’espressione sul viso del moro le diede una stretta al cuore.
Alzò il suo viso,facendo incontrare nuovamente,dopo un’infinità di tempo,i loro occhi.
Lui era sorpreso,sentiva le farfalle nello stomaco,finalmente era li,non era solo una stupida illusione,ne era sicuro.
La sua Aene era li,ma non aveva le forze per abbracciarla,baciarla o sfiorarle una guancia.
Una lacrime rigò il viso di lei,e Zayn ne seguì il movimento,fino ad arrivare al mento,dove si perse nel vuoto.
-Zayn…- sussurrò la ragazza,ma lui non aveva neanche la forza di rispondere,le parole gli morivano in gola,e non poter stare con lei lo faceva stare terribilmente male.
-Zayn,dobbiamo andarcene. Qui non è sicuro,su vieni via con me. Bernard ci aiuterà a scappare e potremmo tornare a casa.- disse lei,massaggiando delicatamente le guance di lui,coperte dalla barbetta,e sorridendo per ciò che gli stava comunicando.
Zayn però non riusciva a muoversi,le forze gli mancavano,e non riusciva neanche a pronunciare il nome della ragazza davanti a se.
Non si fidava di ciò che aveva detto,tutte le guardie erano crudeli e menefreghiste,non potevano aiutare dei prigionieri a scappare.
O almeno così la pensava lui.
Aene notò l’espressione impassibile sul viso del suo ragazzo,e il sorriso che aveva in volto scomparve,lasciando spazio alla perplessità.
-Zayn.- lo richiamò,ma il ragazzo non disse niente,abbassò solamente lo sguardo e ricominciò a pregare.
Pregare era l’unica cosa che aveva fatto per tutti quegli anni,senza mai smettere,poiché credeva che la speranza fosse l’ultima a morire.
-Zayn,per favore.- disse Aene,quasi supplicando il suo ragazzo,e un’altra lacrima scese sul suo viso.
Lui era impassibile: non riusciva a parlare,non ne aveva la forza,e inoltre non si fidava di quella guardia che ogni giorno a stento gli portava messaggi dalla sua ragazza.
Era anche arrivato a credere che fosse attratto da Aene e che quindi facesse di tutto per farli lasciare,portando loro notzie false,anche se la presenza di Aene li in quel momento lo fece ricredere.
Aene non sapeva cosa fare per convincerlo,quindi cercò aiuto,voltandosi verso la sua amica,che la guardava.
Senza pensarci una seconda volta Aene corse da Jess per chiederle aiuto.
-Jess,non vuole venire,non si muove. Jess ho paura,non posso lasciarlo qui,cosa posso fare??- chiese all’amica,con le lacrime agli occhi.
L’amica l’osservò,poi posò lo sguardo su Zayn,notando che le stava guardando: vide il vuoto nei suoi occhi,un’oscura malinconia.
Posò di nuovo lo sguardo sull’amica di fronte a se e le carezzò un braccio.
-Lascialo stare,andiamocene noi.- disse l’amica,ma Aene non voleva,non voleva sentire quelle assurdità,non voleva lasciarlo,non voleva andarsene senza di Zayn sapendo a cosa andava incontro.
-No,non posso. Non posso andarmene senza di lui.- ricominciò a piangere,alzando un tantino il tono di voce.
-Aene.- la chiamò l’amica,guardandola in modo supplicante e comprensivo allo stesso tempo –lascialo stare.- disse nuovamente,e Aene si sentì morire.
Si voltò di nuovo verso Zayn,notando che il ragazzo non si era spostato di un centrimetro e continuava a guardare il vuoto davanti a se.
Le si spezzò il cuore nel vederlo così,nel pensare che forse non lo avrebbe più rivisto,mai più.
Un’altra lacrima le rigò il viso,e lei socchiuse gli occhi,che piano si stavano appannando.
Distolse lo sguardo dal suo ragazzo,guardando l’amica e annuì.
Jess le sorrise per confortarla,poi,con l’aiuto di Bernard,risalirono sul carrello.
Aene,una volta salita,scoppiò in un pianto isterico,attirando l’attenzione dell’amica,che prontamente la consolò,sapendo che,nonostante volesse nasconderlo,Aene provava dei forti sentimenti per Zayn.
-Non si è neanche disturbato di vedere se fossi ancora viva.- disse tra i singhiozzi la ragazza,nascondendo il viso tra le braccia.
Non poteva credere che Zayn si fosse scordato di tutto,di lei,del loro particolare amore,non ci credeva.
Non sapeva perché facesse così,perché avesse gettato la spugna quando aveva trovato un modo per salvarsi.
Ma la cosa che non sapeva Aene era che Zayn era ancora pazzamente innamorato di lei,forse più di prima,e la stava guardando andare via,mentre un vuoto si creava dentro di lui.
Un’altra cosa che non sapeva Aene era che Zayn pregava,ma non per se stesso,ma affinché la ragazza riuscisse ad uscire via da quella prigione……..
 
 
Passarono i giorni: Aene,Jess,Bernard e un altro gruppo di ragazzini,erano riusciti a sfuggire ai lagher,nascondendosi su una collinetta lì vicino,dove erano sicuri che non li avrebbero mai trovati.
I francesi erano intelligenti,si,ma non tanto da percepire l’inganno.
Per tutto il tempo Aene non aveva fatto altro che piangersi addosso per aver abbandonato Zayn senza neanche cercare di farlo ragionare.
Si piangeva addosso al solo pensiero che lui non ci fosse più,e questo perché lei non era riuscita a convincerlo a scappare.
Si piangeva addosso perché era fuggita senza rimanere al suo fianco fino alla fine,cosa che si era ripromessa di fare.
Era seduta su quella collinetta,circondata dagli altri ragazzi,tra cui anche Bernard e Jess,e continuava a piangere,tenendosi la testa tra le mani.
In realtà non piangeva,poiché i suoi occhi non possedevano più lacrime da versare,ma il suo cuore piangeva.
Continuava a non far altro che pensare a lui,al suo sguardo così spento,al suo atteggiamento.
Non era mai riuscita a confessargli davvero i suoi sentimenti,era sempre stata una stronza,e forse quella era la punizione che Dio le voleva infliggere per non aver mai detto al suo ragazzo un “ti amo”.
Vedeva i ragazzi intorno a lei muoversi,giocare,scherzare come mai avevano fatto in quegli anni,poiché era stato loro proibito.
Ma più di tutti fu attirata dalle mosse buffe di Bernard: sembrava indicasse qualcuno,e alzava il collo,sgranando gli occhi.
Aene pensò che stesse facendo quella facce buffe per tirarla su di morale,quando si rese conto che Bernard stava indicando proprio lei.
Era confusa,non sapeva perché la stesse indicando,ma non era dell’umore per chiedergli spiegazioni.
-Più a destra. Più in la. Avanti. Un po’ più avanti.- diceva Bernard,come se stesse dando delle indicazioni a qualcuno e,appena Aene notò una testa mora guardarsi intorno e cercare di comprendere cosa stesse dicendo Bernard,capì.
Zayn era li,era vivo,e la stava cercando.
Ma lei non si alzò,nonostante volesse saltargli al collo dalla gioia,anzi,voleva continuare a fare la stronza ancora un po’ e farsi trovare.
Accoccolò ancora di più la testa tra le gambe,per nascondere il rossore e quel sorrisetto che le si era formato sul volto,ma appena vide una figura davanti a se alzò il viso,incapace di aspettare che Zayn la chiamasse.
Puntò i suoi occhi nelle iridi scure del suo ragazzo,e non poté fare a meno di sorridergli,per la gioia di trovarlo li.
Zayn ricambiò il sorriso,poi le porse la mano.
Lei non accettò quel gesto,ma si buttò letteralmente tra le braccia del suo ragazzo,iniziando a singhiozzare sulla sua spalla,mentre lui le massaggiava piano la schiena.
Zayn aspirava a pieno il profumo della ragazza: gli era tanto mancato,e ora come ora capì che non avrebbe potuto più farne a meno.
Aene carezzò i capelli del suo ragazzo,constatando che non avevano perso la loro morbidezza,che rendeva ancora più sexy il ragazzo che stava stringendo tra le braccia.
Ce l’avevano fatta,erano vivi e di nuovo insieme dopo tanto tempo.
Erano riusciti a superare anche quello,erano riusciti a superare quei tre anni separati,in campi di concentramento differenti,erano riusciti a scampare alla morte.
Ed ora erano li,di nuovo insieme,come tre anni prima,l’uno nelle braccia dell’altra,ed una cosa era sicura: non si sarebbero mai più lasciati.
 
-Sei uno stronzo,uno stronzo. Sono stata così in pensiero per te,ho pianto per tutto il tempo,tre anni passati a piangere pensando a te,a come stessi,sono stata malissimo. Sei uno stronzo,ecco cosa sei.- disse lei tra i singhiozzi,stringendo ancora di più il collo del suo ragazzo.
Zayn sorrise a sentire la sua ragazza confessargli che era stata tanto in pensiero per lui,ma si sentiva male al pensiero che avesse versato tante lacrime a causa sua.
Non sapeva cosa dirle,come scusarsi,solo una cosa gli veniva in mente,quella che tre anni prima avrebbe avuto paura di affermare,ma che,visto tutto quello che era successo,adesso non aveva più timore di confessarle.
-Ti amo.- le sussurrò,per poi lasciarle un bacio sulla spalla.
Aene rimase perplessa,confusa da ciò che aveva appena sentito,tanto da pensare che avesse capito male.
Si staccò dall’abbraccio e guardò perplessa Zayn davanti a se.
-Cosa hai detto??- chiese,ancora più perplessa,con il cuore che le andava a mille.
Zayn capì cosa intendeva: era incredula di quello che aveva sentito,non se lo aspettava,soprattutto da lui,ma avrebbe sempre voluto sentirselo dire.
Si avvicinò di più a lei e le prese il viso tra le mani,guardandola dolcemente.
-Ti amo.- disse nuovamente,prima di poggiare le sue labbra su quelle soffici della sua ragazza.
Aene sentì le farfalle nello stomaco ,ma non per il bacio tanto desiderato che in quel momento stava unendo dolcemente le loro labbra,ma per le parole che il suo ragazzo le aveva sussurrato prima di baciarla:

Ti amo

Quelle due parole,così semplici,eppure dette con così tanto amore; quelle due parole che aveva sognato di sentire da tempo,e che finalmente erano arrivate; quelle due parole che aveva pronunciato il suo ragazzo,facendola sentire davvero amata.
Aene era orgogliosa di poter dire che Zayn era il suo ragazzo,e Zayn era orgoglioso di se stesso per aver confessato il suo amore ad Aene.
Si staccarono da quell’abbraccio e si fissarono per attimi interminabili,sorridendosi e fissandosi dritti negli occhi.
Poi Aene poggiò la sua fronte a quella del ragazzo davanti a se e,senza provare vergogna,parlò.
-Ti amo.- disse,e sul volto di Zayn comparve un sorriso,che non avrebbe mai potuto descrivere tutta la gioia che provava in quel momento.
Abbassò un po’ il capo,facendo congiungere di nuovo le sue labbra con quelle della ragazza,appropiandosene dopo tanto tempo.
Adesso erano sicuri di amarsi più che mai,dopo tutto quello che avevano passato,dopo tutto quello che si erano detti,e dopo quel semplice “ti amo”.
Adesso erano felici,e sapevano che lo sarebbero stati per sempre,che il loro amore sarebbe durato per sempre.
Avrebbero messo da parte il loro essere tanto stronzi,per dedicarsi solo ed esclusivamente l’uno all’altra; avrebbero passato più tempo insieme,confessandosi di amarsi ogni qual volta ce ne sarebbe stato bisogno;  avrebbero vissuto per sempre insieme,senza lasciarsi mai più,neanche per il più banale litigio.
Ma soprattutto si sarebbero amati ogni giorno sempre di più,come se fosse stato l’ultimo……..


























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Ciao a tutti :)
Eccomi qui con una nuova OS
Lo so,sono una rompiscatole e questa storia è barbosa.......
Ma è un sogno che ho fatto e,essendomi svegliata con le lacrime agli occhi per l'emozione di aver sognato Zayn in un contesto così particolare *OO* avevo deciso di metterlo per iscritto e farne una storia
Spero davvero che vi piaccia!!
Adesso vi lascio,poichè ho un altro capitolo da scrivere ;)
Notte a tutti,love ya guys :) xx
Bacio <3
NemiZM
  
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