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Autore: alpha_omega    31/08/2012    5 recensioni
Questa è una cross-over basata sulla saga degli hunger games di Susan Collins.
Opal Koboi è diventata padrona del mondo e per far capire alla gente che qualsiasi tentativo di ribellione è inutile ha creato gli hunger games.
Ogni anno un ragazzo e una ragazza tra i dodici e i diciott'anni di ogni specie verranno estratti a sorte e dovranno sfidarsi in un arena per un combattimento sena regole all'ultimo sangue fra di loro in un macabro reality show dove dovranno accapparrarsi il favore degli sponsor, la casta sociale privilegiata da Opal che potranno mandare loro viveri e mezzi per sopravvivere nell arena .
Solo uno potrà ritornare a casa a riabbracciare i suoi cari.
Ma per farlo dovrà rinunciare a tutto ciò che lo rende uomo.
PS Artemis e CO non hanno mai vissuto alcuna avventura, I personaggi non si sono mai incontrati , e la guerra è stata fatta datutte le creature del popolo(umani compresi) contro una despota.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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Arena
Cavallina aveva sempre avuto un debole per Polliedro sin da quando erano bambini; le piaceva il modo in cui si sistemava il ciuffo ribelle di capelli che aveva perennemente davanti agli occhi; le piaceva il suo modo di fare un pò imbranato, le piaceva il modo in cui lui si appassionava alle materie scientifiche tanto da fare della scienza la sua ragione di vita,  lui le piaceva.
Lui correva verso la cornucopia; voleva afferrare uno zaino il prima possibile e andarsene.
Il cuore della centaura perse un colpo, dietro di lui c'era il troll femmina del quattro; le sue mascelle enormi stavanoper abbattersi su di lui.
Fu allora che Cavallina decise; lei non voleva che Polliedro morisse, lei voleva che lui continuasse a vivere.
Anche a costo della sua stessa vita.
Coprì una decina di metri al trotto e raccolse un'arco e una delle frecce nella faretra poco distante; i centauri erano pessimi nel nuoto e in quasi tutte le materie fisiche.
Ma il talento con l'arco ce l'avevano nel sangue.
Prese la mira e lasciò andare la freccia; che andò a conficcarsi nella carotide del troll femmina, uccidendola all'istante.
Pochi secondi dopo una palla di fuoco trapassò da parte a parte il petto della centaura; il goblin maschio del 2 l'aveva puntata, e niente è più infallibile della mira di un goblin che lancia una palla di fuoco.
Lei era già morta quando il suo corpo toccò terra, ma era rimasta viva quei pochi istanti necessari per capire che Polliedro era riuscito a fuggire.
Non c'è morte migliore di questa pensò.
Era morta per salvare qualcuno che amava.

Scaglietta non era mai stato un goblin previdente; mai.
Dopo aver ucciso la centaura del tre si era subito fatto coinvolgere dalla frenesia dell'omicidio.
La nana femmina del sei caddè bruciata ai suoi piedi; e con quella facevano in tutto due vittime.
Aveva puntato su un'altro bersaglio; la spiritella del cinque; stava volando in direzione di una grossa gru dismessa, ma poco prima che lui lanciasse la palla di fuoco lei cadde a terra trafitta da un coltello da lancio.
Scaglietta non ebbe il tempo di girarsi che Minerva Paradizo gli aveva lacerato la gola lasciandolo morire soffocato nel proprio sangue.


Artemis Fowl corse il più veloce possibile verso uno zainetto grigio a una decina di metri da lui; mentre correva inciampò sopra uno spuntone di roccia cadendo riverso sul terreno.
La folletta dell'uno lo guardava dall'alto in basso sorridendo trionfante -muori- sussurrò, e si preparò a calare l'ascia su di lui.
è la fine; pensò il ragazzo, chiuse gli occhi.
Ma il colpo non venne; quando riaprì gli occhi vide la folletta a terra; una lancia le attraversava il petto; il suo stesso compagno di settore l'aveva uccisa.
L'umano si rialzò quasi goffamente, afferrò lo zaino e si preparò a correre, diede un ultimo sguardo alla folletta morta.
Prese l'ascia caduta alla sua avversaria e corse a perdifiato nell'intrico di vicoli del cantiere riuscendo a scappare da quell'inferno sulla terra.

Spinella afferrò Brucolo per una manica -muoviti; siamo troppo lenti-.
Erano riusciti a scapparequasi per miracolo dal bagno di sangue, e dopo aver raccattato un paio di zaini erano scappati via indenni e senza nemmeno un graffio.
Si arrampicarono su una struttura non troppo pericolante a attesero che le urla finissero;la ragazza sospirò, avrebbero resistito un altro giorno?

Prigione massima sicurezza del settore zero
Juliet contò i morti sulle dita; la folletta dell'uno, il goblin del due, la centaura del tre, la troll del quattro,la spiritella del cinque, la nana del sei.
ne mancavano undici.
-Buona fortuna Artemis-
Sussurrò prima di addormentarsi.

ANGOLO AURìTRICE
ed ecco a voi il primo  capitolo sull'arena; scusatemi se ho trascurato Juliet, ma questo capitolo era dedicato solo alla fase iniziale dell'arena.
Spero che vi sia piaciuto
a presto alpha_omega


   

  
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