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Autore: E l i z a    04/09/2012    3 recensioni
Un ragazzo ed una ragazza in una casa libera. L'unica cosa che li blocca sono una decina di maglioni ed il gelo.
Tu sei lì, intento, tra un passaggio e l'altro a pes, ad addentare un panino con la salsiccia, quando improvvisamente ti suona il telefono e ti fa sobbalzare.
Dall'altra parte ti arriva una voce acuta, che urla parole senza un nesso logico, e da li capisci che è la tua ragazza che ti parla.
Non fai tanto caso a quello che ti dice e rispondi svogliatamente con un “mh” ed un “ah-a” ad ogni frase che ti sembra una domanda, fino a quando dalla cornetta arrivano al tuo orecchio le parole “oggi” e “casa libera”, poi ti saluta e riattacca.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cronache di letto: quando il freddo si frappone tra te e l'antisesso.

Tu sei lì, intento, tra un passaggio e l'altro a pes, ad addentare un panino con la salsiccia, quando improvvisamente ti suona il telefono e ti fa sobbalzare.
Senza staccare gli occhi dalla tv ed utilizzando una sola mano sul joystick, ti improvvisi giocoliere e prendi il telefono poggiandolo tra l'orecchio e la spalla.
Non sei sicuro di chi sia, visto che non hai dato nemmeno un'occhiata al display, e ti riduci a rispondere con il solito “pronto” con cui rispondi a tua madre quando sei in giro con i tuoi amici e ti disturba chiedendoti se qualche malfidato ti ha rubato il portafogli.
Dall'altra parte ti arriva una voce acuta, che urla parole senza un nesso logico, e da li capisci che è la tua ragazza che ti parla.
Non fai tanto caso a quello che ti dice e rispondi svogliatamente con un “mh” ed un “ah-a” ad ogni frase che ti sembra una domanda, fino a quando dalla cornetta arrivano al tuo orecchio le parole “oggi” e “casa libera”, poi ti saluta e riattacca.
Lasci scivolare il telefono a terra in una enorme esulto, gridando “GOOOOOOOOAAAAAL!”, fino a che non ti blocchi un secondo con le braccia in aria e non realizzi ciò che ti è arrivato al cervello.
La tua ragazza ha casa libera: sesso tranquillo.
Apri la borsa che solitamente ti porti quando vai a fare gli allenamenti di calcio, l'unico posto sicuro dove tua madre non mette mai il naso. E buon per lei, visto che puzza di morto.
Da una piccola tasca nascosta all'interno, tiri fuori un paio di preservativi sfusi, li infili nella tasca della felpa e ti affretti a richiudere il borsone, posandolo dov'era.
Spegni la play ed esci di corsa dalla tua stanza, passando per la cucina senza farti vedere da tua madre, ma sfortunatamente lei è sempre li, con la testa sui fornelli a preparare qualcosa che somiglia più ad un tipo di veleno mortale, anziché a del semplice cibo.
Dalla sua bocca esce un “mi accompagni a fare la spesa?” simbolo che ti ha notato, anche se ti stai facendo in quattro per essere veloce e silenzioso come la pantera rosa.
Ora inizi a maledirti. Hai usato la scusa del 'gruppo di studio' tre giorni fa, per andarti ad allenare con alcuni tuoi amici a calcio, quindi corri ai ripari e sfoderi il piano B: il tuo migliore amico si è schiantato di nuovo con il motorino. Succede spesso e tua madre non sospetta nulla.
Si offre per darti un passaggio, e data la sua insistenza non puoi dirle di no, quindi accetti e ti ci fai accompagnare.
Scendi davanti al palazzo del tuo amico, che sfortunatamente per te si trova a circa venti chilometri da casa della tua ragazza.
Inviti tua madre ad andare a fare la spesa, cosi che puoi dirigerti dalla tua focosa amante senza che lei ti veda, e le raccomandi di stare attenta e di chiamarti, cosi che sei sicuro che si è allontanata abbastanza.
Quando la vedi svoltare l'angolo, raggiungi la fermata dell'autobus più vicina e aspetti quello che ti porterà da lei.
Arrivi con circa venti minuti di ritardo e la trovi sbraitare perché ti ha mandato 73 messaggi ed hai 14 chiamate perse delle quali non hai sentito neanche l'arrivo.
La baci per farla stare zitta e dici che ami quando indossa quella felpa gigante, così lei si calma e ti bacia più passionalmente, tirandoti a sé e sdraiandosi sul letto alle proprie spalle.
Inizi ad infilarle le dita tra i capelli, mentre l'altra mano la tiene per il viso, sai che le piace e la vedi sorridere mentre vi date un bacio.
Non ce la fai più, è tutto il pomeriggio che sei in attesa di quel momento e non vedi l'ora di arrivare
fino in fondo, anche perché hai freddo e vuoi dannatamente scaldarti.
“Amore ho freddo, sbrigati” ti chiede lei, quasi implorandoti. Non vedi l'ora di accontentarla ed inizi l'opera.
Le togli la felpa, e già cominci a sentire che i tuoi pantaloni diventano un po' più stretti.
La poggi al lato del letto e la riprendi a baciare, per non interrompere i momenti di dolcezza.
Le accarezzi tutto il corpo, centimetro per centimetro e senti i pantaloni che si stringono ancora di più.
Allenti la cintura di un buco e ti stacchi dalle sue labbra, le togli la seconda maglia a maniche lunghe che ha addosso, riprendendo per l'ennesima volta a giocare con il suo collo, baciandolo ed assaporandolo.
Lei ti infila le dita nei capelli, ti accarezza, ti bacia, ti lecca e finalmente le levi i pantaloni, al culmine dell'eccitamento sessuale, e cosa trovi? I calzini.
Allora con innata maestria e la bava alla bocca le levi i calzini, senza accorgerti che sotto di essi ci sono.. un bel paio di calze di lana.
Ma fosse stata quella la parte peggiore! No, aveva una bella maglietta a body, legata sopra le calze per tenersi più calda possibile.
E con quella poca pazienza e concentrazione rimasta, che è già tanto se ancora hai in un momento del genere, le sganci quell'odioso body dopo cinque minuti che ci litighi e vedi lei divertita dalla scena.
Eccoti di nuovo alle prese con le calze, che sembrano avercela con te in quel preciso istante dove, tanta è l'eccitazione che hai dovuto sbottonare anche l'ultimo bottone dei tuoi jeans, i quali stavano cominciando a diventare una prigione per il tuo povero membro.
Ma tu non ti accontenti più di farlo con calma e romanticismo, dato che sei arrivato al limite, le tiri via le calze in un unico gesto, e siccome lei vuole farlo come si deve, sei costretto a sfilarle il body.
Anche lui va via, con un po' più di facilità e finalmente la vedi in intimo.
Lei si gira e ti invita a slacciarle il reggiseno.
Un brivido. Hai passato talmente tanto tempo a spogliare lei, che tu sei morto di freddo insieme al tuo amichetto.
Allora con nuova calma, ti fai sedurre dalla tua partner e piano piano la tua eccitazione comincia a ricomparire.
Ma ecco che suona il campanello, e senti una voce maschile esordire da dietro la porta: “piccola, siamo a casa, aprici”
Allora in fretta e furia ti rivesti ed arrivi alla conclusione che forse aiutare tua madre con le buste della spesa non sarebbe stato affatto male.


NdA:

Bene, non so quanto questa fanfic possa essere comica, però tentar non nuoce, no?
L'ho scritta in onore di questa brezza che avvisa che sta arrivando l'inverno.
E siccome sono una tipa freddolosa, la protagonista della storia è stata creata su mia immagine. u.u
Bene, spero vi sia piaciuta, non ho nulla da precisare in particolare.. forse giusto il fatto che non c'è nulla di esplicito, quindi ho deciso di mettere un semplice raiting giallo visto che è leggermente accennato.
Quindi beh, una recensione da chi legge non fa mai male no? :3
Mi stanno bene anche le critiche u.u
Spero di vedervi in tanti! ^^

  
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