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Autore: larrystattoos_    06/09/2012    5 recensioni
Molti sostengono che il caso non esiste, altri si giustificano sostenendo che il destino sia già stato scritto per noi, eppure è stata proprio una coincidenza inaspettata a cambiare notevolmente la vita di Emma: nuove amicizie, accompagnate da un continuo altalenarsi di avvenimenti ed emozioni, travolgeranno la vita della ragazza, portandola ad affrontare i suoi sentimenti e mettendola davanti a delle scelte importanti per se stessa.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Emma, datti una mossa! Non avrai mica intenzione di fare tardi anche l'ultimo giorno di scuola" la voce spazientita di Linda risuonava dal piano inferiore, mentre io cercavo di fare tutto più in fretta possibile: maglia a mezze maniche rigorosamente nera, jeans scuri, vans del medesimo colore della maglia, un filo di trucco e via. Scendo di corsa le scale, per poi trovarmi davanti Linda: sui jeans chiari, portava una camicetta a fiori e ai piedi delle converse bianche. I lunghi capelli castani le incorniciavano l'esile viso, facendole risaltare i grandi occhi verdi.
Dopo avermi squadrato dalla testa ai piedi, scosse la testa in segno di rassegnazione e insieme ci incamminammo verso la scuola.
Un caldo sole incombeva sulla città di Roma la quale era già piena di vita, pur essendo solo le otto di mattina. Per strada io e Linda parlammo del più e del meno: siamo migliore amiche da una vita e da quando lei è venuta a vivere con me, dopo quel terribile incidente, siamo diventate praticamente sorelle. La cosa che ci accomuna di più è la passione per la musica e per i libri.
Arrivammo a scuola un attimo prima che suonasse l'ultima campanella. Linda mi rivolse un'occhiata in segno di rimprovero. Io, di tutta risposta, le feci la linguaccia e proseguii verso la nostra classe.
Quel giorno c'era un'aria diversa dal solito, sarà stata la calda aria dell'estate hce bussava alle porte, oppure la consapevolezza che dopo quelle ultime cinque ore saremo stati liberi per tre interi mesi.
La giornata passò abbastanza velocemente e, dopo aver salutato amici e professori, io e Linda ci ritrovammo sull'autobus per tornare a casa.
"non sono stata bocciata e nemmeno rimandata, quindi posso considerarmi davvero un genio" dissi vantandomi. "già, un vero genio. Dopotutto non è da tutti avere una media del sette non avendo fatto niente per tutto l'anno" rispose, con un leggero tono di acidità.
"ehi, non è che non ha fatto niente, diciamo solo che ho fatto lo stretto indispensabile.. tutto qui. E poi io non sarò mai una secchiona come te"
"io non sono una secchiona, diciamo solo che mi piace avere dei bei voti.. tutto qui."
Ci guardammo negli occhi e dopo neanche due secondi scoppiammo entrambe a ridere, attirando su di noi gli sguardi perplessi delle persone circostanti.




Era più o meno mezzanotte, io e Linda eravamo stravaccate sul letto a mangiare schifezze mentre la calda voce di Ed Sheeran faceva da sottofondo ai nostri discorsi.
Avevamo passato tutto il pomeriggio a preparare le valigie: il giorno seguente saremmo dovute partire per la classica vacanza di famiglia al mare, una tradizione per i miei genitori a cui non potevamo esentarci per nessuna ragione.
"sinceramente io tutta questa voglia di andare al mare non ce l'ho proprio" dissi addentando una caramella gommosa.
"beh, questa non è una novità, è da quand'eri piccola che odi il mare"
"non è che lo odio, il fatto è che ogni volta che vado al mare mi succede qualcosa, come se fosse una punizione" "una punizione per cosa scusa?" disse guardandomi con un'espressione un po' perplessa.
"e che ne so io.. è lassù che vengono prese le decisioni" risposi puntando l'indice verso il soffitto.
"se lo dici tu" replicò ridacchiando "e comunque è solo una settimana, si può sopportare"
"bah, speriamo.." dissi spostando lo sguardo fuori dalla finestra.
Era una serata molto tranquilla quella: il cielo era limpido e pieno di stelle, gli alberi erano scossi da un leggero venticello e nell'aria echeggiava il rumore prodotto dal motore delle auto ancora in giro. Posai la testa sul cuscino e, cullata dal suono della città, mi addormentai.

 

 









SPAZIO AUTRICE:
Salve, e benvenuti nella mia nuova ff.
Che poi tanto nuova non è dato che iniziai a scriverla diversi anni fa, ma non ho mai avuto la testa per finirla.
Il motivo? non ne ho idea lol
Anyway, so che questo capitolo non è niente di che ma è soltanto l'inizio, serve giusto a rompere un po' il ghiaccio, giusto?
Spero comunque che andando avanti questa storia possa piacervi almeno un po.

Kisses,
-Mar

  
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