For every laugh, there should
be a tear ~
#07
The Three Caballeros, 1944
# Holiday
Pablo non voleva veramente andarsene dal Polo Sud. Era
vero che era un pinguino freddoloso, era vero che era diverso da tutti gli altri;
ma non era questo che l’aveva spinto a ritagliare il quadrato di ghiaccio su
cui poggiava il suo igloo solitario e partire alla volta del caldo equatore.
Il gauchito non aveva catturato il ciuchino volante solamente per vincere la gara. Era vero
che c’erano mille pesos in palio, era vero che così avrebbe dato una lezione a
tutti gli adulti che lo prendevano in giro; ma non era per questo che gli aveva
imbrigliato le zampe e aveva imparato a volare con lui.
José e Panchito non lo avevano portato a visitare Baía e tutti quei meravigliosi angoli del Messico solo per fargli un regalo di compleanno.
Paperino se ne
rendeva conto adesso, adesso che era rimasto solo davanti a un grosso pacco
aperto e un po’ distrutto, con nell’aria l’odore degli ultimi fuochi d’artificio
spenti e in mano dei libri che erano tornati ad essere soltanto libri. Se ne
rendeva conto e già rimpiangeva tutti quei colori, tutte quelle musiche, tutti
quei profumi e tutte quelle ragazze.
Era il viaggio a contare, non la destinazione.
[ 200 parole ]
Spazio dell’autrice
“Sei
mai stato a Baía?!” BWAHH.
Non potete immaginare quanto io ami
I tre caballeros.
Per moltissimi anni è stato praticamente il mio Classico Disney preferito; ci sono
cresciuta ed è sempre stato in grado di trasmettermi un’euforia assurda, ma
sempre accompagnata da una certa malinconia che ho capito solo più tardi, da
grande, constatando che quella realtà splendida che vedevo attraverso gli occhi
di Paperino, José Carioca (♥) e Panchito mi sarebbe tanto piaciuto toccarla con mano.
Onestamente non pensavo che mi sarei
dilungata tanto su questa flash, però alla fine, rileggendola, per una volta
sono rimasta – non lo negherò – piuttosto soddisfatta. Quella nostalgia dolceamara
che ho voluto conferire a Paperino che guarda il pacco vuoto dei regali dei
suoi amici – beh, è ciò che sento anch’io ogni volta che arrivo alla fine del
film. Ogni singola volta. Ancora oggi. ♥
(Ho paura di non aver rispettato
appieno il prompt, ma ho identificato la ‘vacanza’
dei protagonisti con il ‘viaggio’, ergo spero me la passiate. ^^’)
Aya ~