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Autore: thatsmylastsong    08/09/2012    2 recensioni
Ad un certo punto, nella vita, si arriva in un punto dove si è stanchi di fingere.
In un punto dove non si ha più la forza per essere superficiali.
A certe persone, questo accade alla soglia dei trenta, massimo quarant'anni.
Per altre persone, invece, arriva quando pensano di aver inquadrato il mondo, quando non si aspettano più nulla di buono.
DJ story: hope you like it.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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''Immagino che tu ti sia presa un momento per riflettere sul perché ti ho convocata qui, non è così?''.
Riflettere? Si chiese mentalmente Demi. 
E chi riusciva a riflettere? Persino il ricordo del suo nome era offuscato tra la nebbia del delirio.
Nonostante dovesse mantenere un certo contegno per non dare l'impressione di una che avesse un serio bisogno di andare dall'analista, Demi era su di giri.
Jim Sturgess l'aveva convocata nel suo studio ad Hollywood, per parlare di un progetto al quale avrebbe piacere di collaborare con lei, essendo una delle dive più richieste del mondo delle Star.
''Io? Naturalmente'' rispose Demi, in tono quasi convincente.
''Bene. Allora, io e i miei soci vogliamo produrre un film senza però rischiare di cadere nel banale'' esordì lui, molto serio.
''E avete pensato a me nel ruolo della protagonista?'' chiese Demi, con gli occhi che le brillavano.
''Non esattamente. Stiamo però pensando, se tu sei d'accordo, di includerti nella produzione''.
La cantante non riusciva a crederci.
Questo era ancora meglio; non aveva ma partecipato ad un progetto semi-ambizioso e sul suo volto si manifestò un sorriso più che entusiasta.
''Jim, non so davvero che cosa dire... sono lusingata! Ma, vorrei saperne un po' di più, prima. Sì, insomma, avete già qualche abbozzo di trama?''.
''Abbiamo molto più di questo. Principalmente ci manca solo la conclusione, ma se vogliamo davvero che il progetto vada in porto, ci serve il tuo aiuto''.
''Veramente?'' chiese lei, con voce squillante.
''Ma certo. Abbiamo pensato a Los Angeles come location''.
''Geniale! E, solo per curiosità, di cosa tratterebbe il film?'' chiese la cantante beatamente.
''Di te'' rispose lui, senza tanti giri di parole.
Demi era confusa.
''Di... me?'' chiese lei, un po' disorientata.
''E Joe Jonas''.
BAM.
Incidente d'auto, tamponamento, fine del mondo, esplosione nuclerare, invasione aliena.
In quel momento, nella testa di Demi, stava accadendo di tutto e di più.
''Jim... non puoi dire sul serio. Insomma, è assurdo. Non ne vedo lo scopo''.
''I soldi, bimba, i soldi'' rispose lui, tranquillamente.
La stima che provava nei confronti di Jim, era calata a picco.
''Insomma, pensaci: raccontare la storia della vostra amicizia, che si mutò in amore, che si mutò in tragedia'' riprese Jim, sognante.
''Ma... sembra un dramma Shakespeariano''.
''Hai fatto centro! La vostra storia è stata così vissuta e sofferta, che sembra la trama di un film... che diventerà tale''.
''Guarda, io non so se...''
''Avanti, Demi. Ad essere onesto, voi eravate più che ben assortiti. E poi io non conosco nessuno che sia più figo di Joe Jonas''.
Al suono di quelle parole, Demi fece una smorfia.
''Ora, l'unico interrogativo è questo: che cazzo di problema ha Demi, mi spiego?''.
La cantante pensava di essere vittima di qualche esperimento dei Servizi Segreti, su quanto tempo una persona potesse resistere prima di catapultarsi dalla finestra del quinto piano di uno studio Hollywoodiano.
''Io non ho nessun problema. La relazione è naufragata perché certe persone non sanno mantenere un rapporto su solide e sane basi, tutto qui''.
''Oh, ma andiamo! Tu dovresti sapere meglio di me che dietro ad un ''tutto qui'' vi si nasconde un mondo''.
''Non c'è niente di più di quello che tu e 1765435 riviste pensiate''.
''Cazzate, Demi, cazzate''.
La cantante sbarrò gli occhi.
''Rilassati, sto scherzando'' sorrise lui, dandole una pacca sulla spalla per metterla tranquilla.
Lei sorrise imbarazzata, sentendosi profondamente a disagio.
''Ora, tu fai Demi''.
''Ma... io sono Demi!'' tuonò lei.
''Ad ogni modo... io voglio... scoparti, piccola''.
''Ehm... stai scherzando adesso?''.
''Io ti amo, e non capisco perché non possiamo stare insieme!'' disse lui, con foga.

*

Ad ormai pochi passi da casa propria, Demi si dette della stupida come minimo un centinaio di volte.
Come aveva potuto accettare quel folle progetto, accettando il fatto che un totalmente drogato Jim Sturgess interpretasse il ruolo di Joe, dovendo poi fare un casting per scegliere ''la Demi adatta''?.
Ma, ripensandoci, avrebbe persino accettato di prostituirsi, pur di uscire fuori da lì.
Nel vialetto di casa, Demi vide una limousine nera scintillante parecheggiata.
Si avvicinò ad uno dei finestrini e vi bussò.
Entrambi i finestrini si aprirono e ne uscirono fuori un mucchio di palloncini colorati.
Demi sorrise e scosse la testa, quasi incredula.
''Tu non hai idea di quanto sia ironico questo momento'' disse lei, dolcemente.
''Avanti, sali'' le propose lui, aprendole la portiera dall'interno.
''Buon compleanno, splendore''.
''Ti ringrazio per lo splendido pensiero, Joe. Insomma, sei stato gentile a recapitarmeli qui a casa, invece che in un corriere''.
''Non fare la vipera. Sai quanto ci ho messo per trovarli dello stesso colore dell'arcobaleno?''.
Demi sorrise affabilmente.
''Come ti senti, invecchiata?''.
''Scombussolata''.
''Perché?''.
''E' troppo lunga da spiegare''.
Joe, d'improvviso, si fece più serio.
''Qualcosa non va?''.
''Come potrebbe non andarmi qualcosa?'' rispose automaticamente lei.
''Che razza di risposta''.
''E' solo che... mi sento come se stessi per rivivere un incubo''.
''Porca miseria... dovevo comprartene di più di palloncini'' disse lui, facendole l'occhiolino.
''Se c'è qualcosa che non va, devi sempre ricordarti che ad altri va peggio. E' quello che mi dico nelle lunghe notti  in cui non riesco a dormire. Ad altri va peggio''.
''Lo sai, ora che ci penso, non va più così male'' disse lei, sincera.
''Grande. Ascolta, bella donna, che ne dici di prenderci un drink, una serata di queste?''.
''Ce ne hai messo di tempo, eh?''.
''Il mio fascino ti ha riconquistata, vero?''.
''Oh sì, sono tua'' disse lei, scherzandoci sù.
Dopo essersi dati appuntamento, Demi scese dalla limousine, salutò Joe ed entrò in casa, con un sorrisino ebete stampato in faccia.



  
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