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Autore: RakyKiki    09/09/2012    3 recensioni
Piccolo momento sull'infanzia di Stiles e della sua famiglia, prima della morte della madre.
Un momento particolare che non cambierà, sebbene gli anni portino tanti cambiamenti.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Momenti che ti danno ricordi.

Era una calda serata d'estate nella tranquilla cittadina di Beacon Hills, il sole iniziava a tramontare e una leggera brezza faceva ondeggiare le chiome degli alberi, gli uccellini tornavano nei loro nidi, gli animali del bosco rientravano nelle loro tane e le famiglie si riunivano a tavola per cenare.
Lo sceriffo Stilinski aspettava seduto al tavolo in cucina che la moglie Marie ed il figlio Genim fossero pronti: quella sera era il compleanno della donna e per festeggiare sarebbero andati a cena nel suo ristorante preferito. Marie entrò in cucina con volto arrossato ma con un sorriso che avrebbe potuto illuminare il cielo a giorno.
"Genim andiamo che è tardi!" disse lo sceriffo ed il figlioletto di quattro anni arrivò di corsa in cucina.
"Papá io sono Stiles, Stiles non Genim!" disse il piccolo con aria seria incrociando le braccia.
"Papá lo sa Stiles, ma ogni tanto se lo dimentica. Ora andiamo che facciamo tardi per la cena del compleanno di mamma!" rispose l'uomo e prese in braccio il figlio ed aprì la porta alla moglie.
Il piccolo Stiles era un bambino molto particolare: faticava a concentrarsi e non stava un momento fermo. Era una vera e propria scarica di energia che correva da una parte all'altra del ristorante tutto contento e quando il padre lo richiamò assunse un'espressione dispiaciuta e tornò subito a sedersi a tavola. Non potendo più correre liberamente il bambino iniziò a fare uno dei suoi discorsi su come Batman fosse migliore dell'uomo ragno e quando il cameriere portò le loro ordinazioni Stiles assunse l'atteggiamento da interrogatorio che aveva imparato da suo padre e dai tanti film polizieschi che aveva visto e chiese al cameriere se preferisse Batman o l'uomo ragno. Quando il ragazzo rispose che preferiva l'uomo ragno il bambino fece una faccia disgustata e iniziò la sua operazione affinché quel ragazzo si convincesse che Batman fosse il migliore. Jeff e Marie osservavano la scena divertiti e la donna non poteva essere più felice: vedere il suo bambino così sveglio argomentare come un adulto la propria tesi metteva in luce quanto fosse intelligente, vedere come tentasse di imitare il padre, che era il suo eroe, e vedere come suo marito osservasse il figlio con sguardo orgoglioso ed un sorriso stampato sul volto mentre teneva la mano del piccolo nella propria e nell'altra quella di sua moglie, era il più bel regalo che Marie potesse mai sperare di ricevere per il suo compleanno.

Ora però Il piccolo Stiles era cresciuto e non scorrazzava più per tutto il locale. Lui ed il padre erano seduti allo stesso tavolo di 12 anni prima, lo stesso tavolo a cui si sedevano ormai da 16 anni. Allo sceriffo faceva piacere che ciò non fosse cambiato, che fosse rimasto tutto uguale, o quasi. Perché purtroppo qualcosa era irrimediabilmente cambiato: la sua adorata Marie se ne era andata, portata via da una crudele malattia lasciandolo da solo a crescere quel bambino iperattivo ormai diventato un ragazzo, il quale però continuava a conservare quella gioia di vivere, con grande felicità del padre.
E così si ritrovavano nuovamente seduti a quel tavolo nel giorno del compleanno della donna che entrambi avevano tanto amato ed ordinavano le stesse cose, come se potessero avere nuovamente la donna con loro anche solo per un istante.
"Mi manca." ammise sottovoce Stiles, mentre si rigirava il bicchiere nelle mani.
"Manca anche a me Genim." rispose il padre.
Il ragazzo non protestò sentendosi chiamare in quel modo: sapeva che sua madre adorava quel nome e nel giorno del suo compleanno non gli importava che a lui non piacesse, si sarebbe fatto chiamare con il suo vero nome come regalo per lei, in modo da sentirla un po' più vicina sia a se stesso che al padre, proprio come quando era viva.

NdA: Buon pomeriggio :)
Ho voluto scrivere qualcosa sull'infanzia di Stiles e sulla vita della sua famiglia prima che la madre morisse perchè mi sono sempre chiesta di come sarebbe stata. Ovviamente non potevo essere io se avessi scritto qualcosa di allegro, e spero di essere riuscita a trasmettere bene la pace e la serenità dell'infanzia di Stiles e allo stesso tempo i sentimenti contrastanti della sua adolescenza. Come sempre spero mi facciate sapere cosa ne pensate!
Un bacione!
Kiki :)

   
 
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