Momenti che ti danno ricordi.
Era
una calda serata d'estate nella tranquilla cittadina di Beacon Hills,
il sole iniziava a tramontare e una leggera brezza faceva ondeggiare le
chiome degli alberi, gli uccellini tornavano nei loro nidi, gli animali
del bosco rientravano nelle loro tane e le famiglie si riunivano a
tavola per cenare.
Lo sceriffo Stilinski aspettava seduto al tavolo in cucina che la
moglie Marie ed il figlio Genim fossero pronti: quella sera era il
compleanno della donna e per festeggiare sarebbero andati a cena nel
suo ristorante preferito. Marie entrò in cucina con volto
arrossato ma con un sorriso che avrebbe potuto illuminare il cielo a
giorno.
"Genim andiamo che è tardi!" disse lo sceriffo ed il
figlioletto di quattro anni arrivò di corsa in cucina.
"Papá io sono Stiles, Stiles non Genim!" disse il piccolo
con aria seria incrociando le braccia.
"Papá lo sa Stiles, ma ogni tanto se lo dimentica. Ora
andiamo
che facciamo tardi per la cena del compleanno di mamma!" rispose l'uomo
e prese in braccio il figlio ed aprì la porta alla moglie.
Il piccolo Stiles era un bambino molto particolare: faticava a
concentrarsi e non stava un momento fermo. Era una vera e propria
scarica di energia che correva da una parte all'altra del ristorante
tutto contento e quando il padre lo richiamò assunse
un'espressione dispiaciuta e tornò subito a sedersi a
tavola.
Non potendo più correre liberamente il bambino
iniziò a
fare uno dei suoi discorsi su come Batman fosse migliore dell'uomo
ragno e quando il cameriere portò le loro ordinazioni Stiles
assunse l'atteggiamento da interrogatorio che aveva imparato da suo
padre e dai tanti film polizieschi che aveva visto e chiese al
cameriere se preferisse Batman o l'uomo ragno. Quando il ragazzo
rispose che preferiva l'uomo ragno il bambino fece una faccia disgustata e
iniziò la sua operazione affinché quel ragazzo si
convincesse che Batman fosse il migliore. Jeff e Marie osservavano la
scena divertiti e la donna non poteva essere più felice:
vedere
il suo bambino così sveglio argomentare come un adulto la
propria tesi metteva in luce quanto fosse intelligente, vedere come
tentasse di imitare il padre, che era il suo eroe, e vedere come suo
marito osservasse il figlio con sguardo orgoglioso ed un sorriso
stampato sul volto mentre teneva la mano del piccolo nella propria e
nell'altra quella di sua moglie, era il più bel regalo che
Marie
potesse mai sperare di ricevere per il suo compleanno.
Ora
però Il piccolo Stiles era cresciuto e non scorrazzava
più per tutto il locale. Lui ed il padre erano seduti allo
stesso tavolo di 12 anni prima, lo stesso tavolo a cui si sedevano
ormai da 16 anni. Allo sceriffo faceva piacere che ciò non
fosse
cambiato, che fosse rimasto tutto uguale, o quasi. Perché
purtroppo qualcosa era irrimediabilmente cambiato: la sua adorata Marie
se ne era andata, portata via da una crudele malattia lasciandolo da
solo a crescere quel bambino iperattivo ormai diventato un ragazzo, il
quale però continuava a conservare quella gioia di vivere,
con
grande felicità del padre.
E così si ritrovavano nuovamente seduti a quel tavolo nel
giorno
del compleanno della donna che entrambi avevano tanto amato ed
ordinavano le stesse cose, come se potessero avere nuovamente la donna
con loro anche solo per un istante.
"Mi manca." ammise sottovoce Stiles, mentre si rigirava il bicchiere
nelle mani.
"Manca anche a me Genim." rispose il padre.
Il ragazzo non protestò sentendosi chiamare in quel modo:
sapeva
che sua madre adorava quel nome e nel giorno del suo compleanno non gli
importava che a lui non piacesse, si sarebbe fatto chiamare con il suo
vero nome come regalo per lei, in modo da sentirla un po'
più
vicina sia a se stesso che al padre, proprio come quando era viva.
NdA: Buon pomeriggio :)
Ho voluto scrivere qualcosa sull'infanzia di Stiles e sulla vita della
sua famiglia prima che la madre morisse perchè mi sono
sempre
chiesta di come sarebbe stata. Ovviamente non potevo essere io se
avessi scritto qualcosa di allegro, e spero di essere riuscita a
trasmettere bene la pace e la serenità dell'infanzia di
Stiles e
allo stesso tempo i sentimenti contrastanti della sua adolescenza. Come
sempre spero mi facciate sapere cosa ne pensate!
Un bacione!
Kiki :)