Ho appena finito di preparare la mia borsa, giusto il
tempo di buttare una veloce occhiata all’orologio prima di catapultarmi fuori dalla stanza.
Cavoli per la prima volta in 16 anni di vita io,
Hinata Hyuga, sono in ritardo! Che amarezza, e pensare che l’unico pregio che
mi riconoscevo era la puntualità! Sigh….
Sospiro mentre corro nel lunghissimo corridoio della villa, vado talmente veloce che
girato l’angolo non riesco a fermarmi quando mi accorgo della presenza di
qualcuno davanti a me. Niente da fare, troppo tardi, gli sono andata a sbattere
contro e sono rimbalzata indietro a terra come una palla.
Alzo gli occhi per constatare che quello con cui mi
sono scontrata non è un muro ma bensì il corpo di ferro di mio cugino Neji, che
ora mi osserva seduta per terra con la sua solita aria austera.
Dio quanto somiglia a mio padre. Tutte le volte che lo
vedo non posso fare a meno di pensarlo.
“dove va così di fretta madamigella Hinata?”
mi chiede
aiutandomi malvolentieri ad alzarmi.
“scu-scusami, ero in ri-ritardo per l’allenamento di
oggi”
gli dico abbassando gli occhi a terra. Maledetti occhi
perché vi abbassate! Maledettissima voce perché tentenni sempre davanti a lui!?
Lo vedo sogghignare con la sua solita aria di chi la
sa lunga…. Quanto mi piacerebbe per una volta avere il coraggio di dirgli in faccia
“non sai proprio niente invece!”
ma
figurati se lo farò mai….
“ditemi, ancora vi allenate con Kiba Inuzuka e Shino
Aburame?”
mi dice. Sento il mio corpo irrigidirsi.
“Padron Hiyashi soffre di questo sapete? Avrebbe
preferito per la sua erede una compagnia più consona al suo rango suppongo”
ma che va
blaterando?? Che ipocrita! Mio padre non si interessa più ai miei affari da quando sono diventata genin! E lui? Non vorrà farmi
credere davvero che si preoccupa per mio padre!!! Non
gliene importa nulla, io lo so alla perfezione! È lui che si diverte a
prendermi in giro! Lo so benissimo! Mamma che rabbia che mi fa.. quanto vorrei
“io però non sono d’accordo con lui….”
Interrompe i miei pensieri
“Trovo invece che due rozzi di bassa casta come loro sono il
massimo a cui una ninja del vostro livello possa aspirare come compagni”
e no. Ora
esagera. Parlasse pure male di me, mi insultasse
quanto vuole, ma non gli permetto di parlare così di loro, dei miei amici. Sento
il mio sguardo farsi più deciso.
“ forse il va-valore di un ninja non….. non si misura con la sua estrazione sociale…. In fondo Naruto
è….. è il più forte del vi-villaggio ed è orfano”
gli dico
“e poi…. Dall’altra parte gua-guarda me…. Lo dici sempre
anche tu che non…. Che non valgo nulla”
sorrido
incredula di me stessa. La voce tremava ancora, la mia faccia deve essere più
rossa del fuoco…. Ma gliele ho dette davvero quelle parole, lo capisco
dall’espressione esterrefatta che ha ora, un espressione
che per me vale più di qualsiasi vittoria
“non parlare più male dei mie
compagni”
aggiungo.
Mi volto e mi allontano.
Esco di casa piena di coraggio e energia. Mentre
cammino penso a loro due. Kiba e Shino. Mi ricordo quello che mi disse mio padre quando lo informai dei miei compagni di squadra, sotto
sua richiesta
“uno di una famiglia di allevatori di insetti… e uno
di una famiglia di bestie umane…… che disonore….. se
tu fossi stata all’altezza del tuo nome non si sarebbero mai permessi di fare
un affronto simile alla famiglia”
fa male
solo a ripensarci a quelle parole.
Ricordo anche i commenti delle mie compagne, il giorno
che ci dettero il foglio con i nomi e le informazioni per la nuova squadra.
Ricordo che vagavo nell’accademia in attesa che si
facesse l’ora dell’appuntamento con il mio gruppo.
Allora ero molto più timida di come già lo sono adesso e gli unici ragazzi che conoscevo erano Naruto,
perché lo avevo sempre osservato e ammirato, e Sasuke Uchiya perché le ragazze
parlavano solo di lui. Quindi non sapevo dare un viso ai due nomi che avevo
scritti in quel foglio.
Ho incontrato Ami e le sue inseparabili amichette in
un corridoio. Appena mi hanno vista hanno cominciato a deridermi. Lo facevo
sempre e io mi limitavo ad abbassare la testa.
“sai sono finita nella stessa squadra con Kaji e
Harada!”
mi disse
“ho sentito i maestri che dicevano che solo tre
squadre saranno veramente promosse, e non c’è dubbio che noi passeremo!”
la sua
aria onnipotente a ben pensarci mi ricorda un po’ quella di Neji quando combatte….
Bhè se non altro lui ne ha motivo dato che è fortissimo.
“lo stesso non posso dire per te però Hinata”
ha detto
alzando il naso per aria
“conoscendo te credo proprio
che tu e il tuo gruppo vi fermerete qui! A proposito!.....
con chi sei capitata?????”
ha detto a
un certo punto di botto
“non sarai mica uscita con Sasuke vero? Sarebbe
orribile!”
mi ha
praticamente strappato il foglio di mano, e io già cominciavo ad agitarmi più
che altro per paura che non me lo rendesse.
Ha letto, e poi è scoppiata a ridere così forte che mi
sono spaventata.
“oh accidenti!”
ha detto continuando a ghignare
“devo dire che provo quasi pena per te sai? Kiba
Inuzuka e Shino Aburame! Senza dubbio i peggiori che ti potevano capitare!!! Aburame soprattutto… Bleah!!!” ah fatto una smorfia
orribile come se stesse vomitando suscitando le risatine delle sue amiche
“io quello non lo toccherei neanche con un dito!
Bhè divertiti allora! e mi
raccomando! Stai attenta a non farti mozzicare da Inuzuka!”
Ha aggiunto prima di scoppiare di nuovo a ridere.
Ero un po’ intimorita dalle sue parole, lo ammetto, ma
io ho imparato sulla mia pelle che non è bello giudicare le persone da quello
che la gente dice di loro.
E infatti avevo ragione. Quel
giorno la mia vita è cambiata per sempre.
Kiba è stato… il primo vero amico che abbia mai avuto
e Shino, la prima persona che abbia davvero creduto che potevo essere forte.
Sono stati i primi che, con le loro stranezze che
tanto amo, mi hanno trattata da essere umano e non come una vergogna vivente.
Io li adoro tantissimo pere
tutto questo.
Non saprei come fare se quel giorno non mi fossero
toccati insorte i peggiori che mi potevano capitare!!
He he…
Sono quasi arriva alla radura, li vedo di spalle che
chiacchierano, e mano mano che mi avvicino capisco che
stanno facendo congetture sulla mia quanto mai insolita assenza.
“starà male?”
dice Kiba
agitato, lui si agita per qualsiasi cosa mi riguardi
“ma che! Ieri stava benissimo” risponde Shino. Devo ancora
vederlo in versione preoccupata, il sangue freddo lui non lo perde mai.
“e se fosse stata rapita dagli alieni?”
Kiba ha una fantasia galoppante
“non dire assurdità. Non le avrà suonato la sveglia”
Shino è la persona più razionale che conosca
“il fatto che non ti preoccupi mi irrita!”
ringhia Kiba
“a me irriti tu invece”
stanno
praticamente per arrivare alle mani (o meglio, Kiba sta per farlo) quando finalmente
Akamaru si accorge di me e abbaia contento venendo a leccarmi il viso. Questo cane
diventa ogni giorno più grande.
“ciao ragazzi!”
esclamo
allegra. Davanti a loro la mia voce non trema mai, Kiba mi dice sempre che
quando sta ferma la mia voce è più bella e mi fa arrossire…
proprio
lui mi viene incontro e mi afferra per le spalle
“che ti è successo? Perché sei in ritardo!?”
mi chiede
quasi urlando
“scusate! Non mi ha suonato la sveglia!”
rispondo
sorridendo.
“visto che ti avevo detto?”
gli dice
Shino avvicinandosi
“il fatto che avevi ragione ti autorizza forse a
tirartela?”
ringhia
ancora Kiba. E ricominciano a discutere finché non arriva la maestra. Ma a me
va bene, loro sono fatti così…
Forse nessuno se ne accorge ma
io sono cambiata e sto ancora cambiando
in un modo che mi piace molto. E questo lo devo a loro.
Ragazzi, vi voglio bene!! ^^