NOZZE A SUNA
Suna, paese del vento.
È una splendida mattina di
primavera, anche se lì, nei pressi del deserto, sembra già estate inoltrata.
Il cielo è limpido e di un
intensissimo punto di azzurro che si sposa meravigliosamente con il colore
inconfondibile della sabbia.
Una lieve brezza ne trascina
i granelli in città e solleva appena le vesti ampie e chiare che la gente del
posto usa per far fronte alle alte temperature di laggiù.
Oggi tutto il villaggio è in
festa, sta per essere celebrato un matrimonio.
Un evento simile è una delle
poche occasioni per un villaggio ninja di stare in
completo relax e allegria. C’è un sacco di gente per strada, ma qualcuno
preferisce starsene per i fatti suoi, un ragazzo dall’aria annoiata e con i
capelli neri legati in una curiosa coda alta se ne sta accovacciato per terra,
poggiando la schiena alla parete, nascosto dall’imponente cisterna per l’acqua.
Praticamente sulla testa del paese.
Guarda il cielo sbadigliando
di tanto in tanto “ma è possibile che in questo posto
non passi mai una nuvola?” si chiede continuando ad ispezionare il cielo. I
suoi occhi intelligenti si rilassano e il suo broncio si distende
mentre si gode quel attimo di pace.
“però, non deve essere male
vivere qui…” fa congetture tra se e se “è sempre estate, non fa mai freddo… si
può stare sdraiati sui tetti fino a sera inoltrata…. Perché il sole cala tardi
qui nel deserto”
spesso il suo modo di ragionare ricorda quello di un
pigro gattone di casa.
Ad un tratto uno schiamazzo
di alcuni bambini che giocano nella strada sotto di lui lo raggiunge,
interrompendo la sua siesta.
Storce il naso infastidito “
ma che bisogno c’è di fare tutto questo baccano? In fondo è solo un
matrimonio…” bofonchia tra se e se.
Poi un
ombra copre il sole davanti a lui.
Alza gli occhi; una ragazza
con splendidi capelli biondi e occhi verdi come il mare sta in piedi davanti a
lui con indosso un candido abito di pizzo bianco.
“finalmente ti ho trovato!”
esclama puntellandosi i pugni sui fianchi morbidi “dì un po’
ma sei cosciente di essere lo sposo?” chiede con ironia scuotendo un po’
la testa nel vederlo accovacciato per terra.
Lui si alza facendo un mezzo
sorriso “e tu sei cosciente che porta male vedere la sposa prima delle nozze?”
le dice.
La ragazza pare un po’ irritata mentre incrocia le braccia, coperte dai guanti
bianchi di raso, al petto.
“se sparisci devo per forza
venirti a cercare non trovi? Non ti lascio scappare via da me!” aggiunge con
una punta di malizia.
Poi il suo tono di voce si fa
un po’ apprensivo “non è che per caso ci hai ripensato vero? Credevo…. Non
avessi problemi a trasferirti tu a Suna..”
Lui scuote la testa
stiracchiandosi per bene “no, no…. Non ho alcun problema a venire a vivere qui,
te l’ho detto….”
La rassicura “è
solo che non mi piace la confusione, e poi la cerimonia sarà una noia….”
Asserisce schietto come al solito.
Il viso di lei si rilassa in un espressione dolce…..
lui è fatto così….. ed è proprio per questo che lo ama così tanto….
Il ragazzo si avvicina a lei
“andiamo signora Temari Nara, facciamoci coraggio…”
dice scherzando. Lei ridacchia “non sono ancora la signora Nara, Shikamaru!” “dettagli” ribatte lui chinandosi un attimo per darle un
bacio, ma lei lo ferma mettendogli la mano sulle labbra.
“ah! Vedo che di qualcosa ha voglia però!” lo canzona “mi spiace, ma non te lo farò fare
prima del fatidico si!”
lui sbuffa alzando gli occhi al cielo “quando arriverà
qual momento tuo fratello mi ucciderà” geme.
“non credo, se avesse voluto
ammazzarti lo avrebbe fatto quando ha scoperto che
adiamo a letto insieme!” esclama lei divertita voltandogli le spalle e
incamminandosi. Il ragazzo arrossisce di botto e poi la guarda storto per un
attimo.
Fanno ancora qualche passo
verso la strada, poi
lui si ferma di nuovo “Temari” la chiama per farla
voltare, lei lo guarda interrogativa “sei bellissima” afferma lui girando gli
occhi in imbarazzo, per poi ricevere uno dei sorrisi più luminosi e splendidi
di tutto il paese del vento…..