Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Shark Attack    11/09/2012    5 recensioni
"Dicono che sono pazza. Dicono che sei morto.
E io dico che sono pazzi loro." [Peggy/Steve]
Genere: Angst, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cinefilicamente parlando, questa è una What If? nata in un istante di malinconia mentre mi chiedevo, guardando quei bei gnoccoloni dei nostri Avengers, quale fosse il mio vero preferito. Credo che la mia anima angst abbia vinto su tutti eleggendo il nostro Cap in cima alla classifica, quindi mi è venuto da impersonarmi in quella povera sfigata ragazza che non se l'è neanche visto sparire davanti agli occhi, perché l'ha solamente sentito alla radio. E immagino il suo dolore. E la nostra gioia di fan nel rivederlo ai giorni nostri insieme agli gnoccoloni di cui sopra, certo! xQ_
La one-shot che ho ideato è una raccolta di drabble, si potrebbe anche definire così, ma in realtà è una corrispondenza non corrisposta. Non so se è già stato scritto qualcosa di simile: metto piede per la prima volta nel fandom, nessuno mi conosce e tutti mi linceranno *yeah!*
Se fossi un'amante del fumetto avrei postato tutto ciò nella sezione del fumetto (eh beh) ma, non essendoci la sezione per il film del Capitan Patriottico, mi piazzo prepotentemente qui e guardo le vostre reazioni :P Enjoy!




----------------





Sei svanito in una radio gracchiante col rumore di aereo in sottofondo, mentre con disperata speranza cercavi le parole giuste per non farla soffrire...




To Cap.

Anche Howard sente la tua mancanza. Ovviamente non lo dice, ma glielo si legge negli occhi e nei progetti avventati e nervosi che riempiono la base. I tenenti fanno fatica a non inciampare nei fogli che volano ovunque non appena ci si muove e tappezzano ogni cosa, a volte è una cosa perfino divertente. Poi ci si ricorda a cosa servono quei progetti di recupero, quelle carte dell'europa, quei sistemi e quelle idee un po' strampalate... e non è divertente per niente.
Nessuno di noi credeva che saresti scomparso davvero, eravamo tutti convinti che saresti tornato, prima o poi. Magari con la barba, se mai l'avresti lasciata crescere per la prima volta in vita tua, e sicuramente con tutti quei muscoli che ti hanno consacrato per l'eternità come eroe nazionale e non solo.
Ma sì, saresti tornato. Tutti lo credevano.
Io lo credo. Mi basterebbe solamente rivederti una volta sola, anche da lontano, mi basterebbe incrociare i tuoi occhi così carichi di forza, speranza, vita... solo una volta, Capitano. Fallo per me.
Io lo so che non sei morto.





To Cap.

Al comando non si danno pace: dove sei? Stiamo organizzando spedizioni di ricognizione ovunque, battiamo palmo a palmo tutto il continente senza tregua da mesi! Possibile che sei scomparso per sempre?
Dimostrami che non è così, dimostrami che tornerai.
Torna, abbiamo bisogno di te.
Io ho bisogno di te.





To Cap.


Howard è partito in spedizione al Polo Nord, ha ragione di credere che tu sia atterrato lì quando hai cercato di dirottare la bomba... ormai è passato tanto tempo, lo so. Ma io continuo a sperare. Sei vivo, io lo so, me lo sento!
L'altro giorno mi hanno fatto visita due medici, credo che inizino a pensare che sono pazza. Howard la fa franca perché è sempre al lavoro su qualche progetto, mentre io... non sono pazza. Perdere la speranza è sintomo di normalità? Io non sono pazza. Tu sei vivo.
Ti prego: dimenati.
Alza le braccia, lancia palle di neve, urla. Howard sarà lì.
Fatti trovare.
Ti prego.





To Cap.


È tornato con un cubo azzurro luminoso, dicono che è importante e pericoloso. Perché Howard non ha trovato anche te?
Del nostro supersoldato del nostro gigante buono, che ne è stato?
Tu... tu sei vivo, vero?
Sei scomparso, sì, solamente scomparso. Scomparso non è morto, tu non sei morto.







To Cap.


Sono già passati tre anni, nessuno ti cerca più. Stark ha perso la speranza, si è dedicato ad altro e sta facendo carriera.
Tre anni, Steve. Mille giorni di sospiri e mille notti insonni, capisci? Che cosa dovrei fare io? Sono un sergente, ora, non posso rimanere ancorata ad una missione impossibile.
Dicono che sono pazza. Dicono che sei morto. E io dico che sono pazzi loro.
... no, io non ci credo, tu non puoi essere morto... ma la mia vita deve andare avanti.
Perdonami.






To Cap.


Oggi stavo andando in chiesa quando ti ho visto. In edicola. Ti stanno dedicando le raccolte di francobolli speciali e figurine... sei ritratto esattamente come nei miei ricordi: bello, fiducioso, virile, inamovibile... immortale...
Tra una settimana mi sposo.
Tutte le lettere che ho scritto dalla tua scomparsa rimarranno con me, qui, finché non tornerai. Io ti aspetterò sempre e sognerò, come ho fatto in queste milletrecento notti trascorse da sola, sognerò ogni notte il momento in cui rivedrò i tuoi occhi e i tuoi capelli e sentirò la tua voce e non dirai più “un dollaro investito è un proiettile in più nei fucili dei nostri soldati”... perché la guerra è finita da tempo, Steve.
La vita continua.















To Peggy.


A me sembra ancora uno scherzo, sai? Di quelli che ti fanno sperare di svegliarti e riderne con gli amici quando le pareti sono tornate familiari, quelle fastidiose luci colorate non ti tormentano più gli occhi e il frastuono di quelle diavolerie mobili puzzolenti smettono di romperti i timpani. Ma non avrò mai l'occasione di farlo. Mi hanno ritrovato e scongelato.
Facevi bene a sperare che non fossi morto, il siero del supersoldato è davvero perfetto: sono ancora uguale a come mi ricordavi, uguale a quelle “figurine” di cui parlavi. Hanno ritrovato anche le tue lettere, finite chissà come al QG, e ho preteso di leggerle tutte. La tua scrittura, le tue parole, la carta ingiallita... settant'anni.
Ho incontrato il figlio di Howard, è incredibile. Non lui, quello è arrogante e basta; è incredibile che lui sia morto e io sia ancora giovane come quando ci siamo conosciuti mentre tu... oggi probabilmente non ti ricorderai più di me.
Non ho più amici con cui ridere della situazione, non c'è niente da ridere.
Mi hanno detto che ti sei sposata, che hai avuto dei figli e anche dei nipoti.
Congratulazioni.

La vita è continuata davvero.



   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Shark Attack