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Autore: Fuuma    31/03/2007    8 recensioni
Quando Road Kamelot lo svegliò con un bacio a fior di labbra comprese che lei aveva qualcosa di importante da raccontargli. Altrimenti lo avrebbe lasciato dormire ancora un pò... nààà, sicuramente una volta annoiata lo avrebbe svegliatu ugualmente, ma a lui piacque pensarla così.
[RoadxTiki]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Road Kamelot, Tyki Mikk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The night belongs to us
Serie: D.Gray-Man

Rating: Nc-14
Pairing: RoadxTiki (e no, non ho confuso i ruoli questa è proprio una, ROADxTiki, non il contrario, mi raccomando XD!)
Note: Kyaaaaaa, ma quanto amo Tiki*___* e quanto adoro Road*.*! Mi piacciono troppo questi due Noah (gli altri invece possono anche impiccarsi>_> il Conte e Jadsero company in primis>_>!) e mi diverte immaginare Road che "sottomette" il povero Tiki-pon XD! Perchè secondo me Road è più che convinta che Allen le appartenga (amen sorella v_v/) e che pure quel figo di Tiki sia di sua esclusiva proprietà, soprattutto perchè è un figo paura*
¬*! E Tiki "subisce" >XD! Mwahahah, vai Road, sei la migliore*-*/! Mi piace anche pensare che Road provi un sadico piacere nel desiderare di distruggere ciò che Tiki ama. I personaggi così mi hanno sempre affascinato, d'altra parte penso che anche per Tiki potrebbe valere lo stesso discorso, anche se non rivolto a Road visto che preferiscono tutti viziarla XD, ma con lui la cosa diventa un pò più complicata perchè infondo è anche un gentleman... bè, più o meno XD!
La fic non è nulla di che, è giusto uno stralcio di "vita" dei due discendenti di Noè dopo l'incontro che Road ha avuto con Are-chan.
Non so se sia riuscita a rendere, non bene, ma almeno decentemente il personaggio di Road, se così non fosse chiedo immensamente scusa T_T!

+†+The night belongs to us+†+

La stanza era nella penombra, attraversata soltanto da sottili scie di luce lunare che carezzavano lascivamente il corpo ivi sdraiato.
Dormiva, o almeno così le parve.
Le labbra morbide erano appena dischiuse ed il respiro scivolava placido e tranquillo.
Salì sul letto, enorme in confronto al suo corpicino esile, ancora piuttosto infantile, e gattonò lentamente per risalire il giovane.
Sfiorò per sbagliò la mancina e subito ritrasse la mano con la quale l'aveva toccata raccogliendola al petto, trattenendo perfino il respiro.
Lui sbattè le palpebre impercettibilmente concedendosi un sospiro più pesante degli altri ma non riaprì gli occhi, continuò in quello che aveva tutte le parvenze di un sonno profondo.
Sorrise, portando l'indice alle labbra rosse e riprese a gattonare per raggiungere il volto del giovane.
Ora ne era sicura.
Stava dormendo.
I morbidi capelli erano sparpagliati sulla fronte e sul cuscino come filami di notte, le palpebre calate ed il volto rilassato. Le labbra erano piegate in un lieve sorriso, forse stava facendo un sogno.
Si avvicinò di più, portando il suo visino più vicino a quello di lui.
Il suo respiro le soffiò gentilmente in faccia, regolare.
Si fece ancora più vicino osservando bene quel volto intagliato nel bronzo e nell'oro dai lineamenti suadenti ed eleganti, un piccolo neo sotto l'occhio destro aggiungeva un tocco raffinato.
Reclinò la testolina quando la bocca di lui si mosse pronunciando qualche parola sommessa nel sonno.
Avrebbe davvero voluto sapere cosa sognasse, peccato che tra i suoi poteri non ci fosse quello di legger nel pensiero.
- Uffa... - borbottò quasi offesa per esser costretta a rimanere allo scuro di ciò che riguardava il mondo onirico del giovane.
Si sedette incrociando le gambe snelle con la schiena contro il poggiatesta in ottone del letto, le dita affusolate giocarono distrattamente con qualcuno dei ciuffi corvini del bell'addormentato e sbadigliò stancamente.
Forse avrebbe dovuto dormire anche lei, era tardi infondo.
Magari poteva concedersi un pisolino.
Si stiracchiò sinuosamente allungandosi e sdraiandosi sul materasso affianco al giovane.
A guardarli sembravano fratello e sorella.
Lei doveva essere di svariati anni più giovane, molto più giovane.
Si accovacciò stringendo con la mancina il braccio di lui.
No.
Stava scomoda.
Sbuffò con espressione infantile e, pian piano, si passò il suo braccio intorno alle spalle, addossandosi completamente contro il suo corpo più grande e più forte.
Era caldo.
Sbadigliò ancora e chiuse gli occhietti poggiando il capo al petto di lui dove un cuore batteva lentamente scandendo il tempo del respiro.
Chissà se anche il suo cuore batteva così.
Si strinse di più al giovane e si addormentò.

Fu lei la prima a svegliarsi.
Aprì un occhietto che riluccicò ferino e dorato e si guardò intorno ritrovando il corpo di lui ancora abbracciato al suo.
Ne fu compiaciuta.
Aprì anche l'altro occhietto e si puntellò sui gomiti sporgendosi verso la guancia liscia del giovane, posandovi un lieve bacio.
Pensava si sarebbe svegliato ma, a dire il vero, sperava così non fosse e, quando continuò imperterrito a dormire la sua boccuccia sbarazzina rubò un bacio dalle labbra di lui, sostando quel tanto che bastò per saggiarne il sapore.
Soltanto allora lui aprì lentamente gli occhi.
Ed iridi di oro fuso incontrarono occhi gemelli in uno sguardo malizioso ed impertinente.
- Ben svegliato, Tyki-pon♥. - chiocciò la vocetta di lei, deliziosamente infantile.
- Thank you. - rispose lui regalandole il primo sorriso e scompigliandole i capelli corvini, anche quelli molto simili ai suoi.
- Come mai mi hai svegliato, Road? - domandò poi guardandola da sdraiato.
Stava comodo, non aveva voglia di alzarsi, e poi la luna era ancora alta nel cielo, tonda e piena sembrava cantare al mondo, suo spettatore.
Avrebbe potuto attendere ancora un pò prima di uscire alla notte.
Road Kamelot fece spallucce.
- Mi stavo annoiando. -
Lui alzò gli occhi al soffitto.
- E allora hai voluto disturbare me? -
- Già♥! - chiocciò strusciando con la guancia al suo petto mentre gli occhi erano rivolti sempre al volto di Tyki Mikk.
- Uff. - sospirò - Sei tornata adesso? -
Lei scosse il capo.
- Sono qui da un pò, non mi hai sentito entrare? -
- Pensavo fosse il Lord. -
La Noah più giovane mostrò un tenero broncio storcendo il naso.
- Avresti preferito che fosse stato il Lord a dormire con te? -
Tyki ci pensò su.
Sbiancò.
L'idea non lo allettava affatto e, anzi, un brivido ghiacciato gli attraversò la schiena all'immagine di quell'ometto tondeggiante che trotterellava sorridendo nella sua stanza per accomodarsi sul suo letto. No, non sarebbe nemmeno riuscito a farlo passare come un enorme pupazzo.
- No, senza offesa per il Lord ma, decisamente no! -
Allora Road tornò a sorridere compiaciuta.
Senza pensarci due volte si tirò su a sedere scavalcando il corpo atletico del giovane portoghese e sedendosi a cavalcioni su di lui, all'altezza del torace.
Non le passò nemmeno per un momento l'idea che forse il più grande avesse potuto non gradire, se così fosse stato non sarebbe importato granchè.
Ma l'altro non si lamentò.
Si limitò a tirarsi un pò su con il busto, poggiandosi con le spalle al poggiatesta del letto, tenendosi sollevato con i gomiti.
- Dai spara, che vuoi dirmi di così importante? -
Road apparve stupita.
Piegò il capo di lato cercando di affondare nei pensieri del Noah ma nessuno sapeva mai cosa passasse per la testa di Tyki Mikk e, forse, era meglio così. Molto meglio.
- Come fai a saperlo? - le domandò curiosa.
- Perchè altrimenti avresti aspettato da brava che mi svegliassi da solo. - rispose tranquillamente, come se stesse parlando ad una sorellina minore, e forse era così, probabile, non che la cosa avesse davvero tutta questa importanza.
Lei sembrò divertita.
- Tanto eri già sveglio. - chiocciò impertinente.
- Sì, ma potevo far finta ancora per un pò. - borbottò lui con espressione che risultò più infantile di quella della più piccola che fece spallucce.
- Fa niente. Ormai sei sveglio. -
Ce l'aveva sempre vinta lei.
Non solo era la preferita del Lord del Millennio, ma anche Tyki Mikk finiva per viziare la piccola signorina Road Kamelot e, se Lero, lo avesse visto in quel momento, mentre l'indice tirava un affettuoso sbuffetto alla fronte di lei, di sicuro avrebbe compreso di essere l'unico in quella stramba famiglia ad avere abbastanza sale in zucca che gli consentisse di non assecondare ogni capriccio della ragazzina.
Ma tanto lei otteneva sempre quello che voleva.
E nessuno, fin'ora, era mai riuscito ad impedirglielo.
Non ce n'era stato motivo.
Non ancora.
Sorrise maliziosa sporgendosi in avanti per allacciare le braccia intorno al collo di Tyki.
- Oggi ho fatto amicizia con una persona. - affermò con orgoglio e malcelata impazienza. Voleva che Tyki si incuriosisse ma voleva anche raccontargli tutto, perchè sapesse cos'aveva fatto e quanto si era divertita.
- E chi è, la conosco? - domandò il ragazzo, lasciandosi abbracciare docilmente.
Impossibile credere che entrambi fossero la carta vincente dello spietato Conte del Millennio.
Impossibile credere che anche loro fossero crudeli e folli quanto il loro Lord.
Sembravano due ragazzi normali.
Esseri umani.
E lo erano.
Ma non solo.
Road scosse il capo.
- No, non lo conosci ma sono sicura che ti piacerebbe♥! -
- Davvero? -
- Certo! Non mi credi? Guarda che io li conosco bene i tuoi gusti, Tyki-pon! - affermò con una punta di arroganza nella voce.
Lui portò le mani avanti con finto imbarazzo.
- Ok, ok. Ma continua. -
- Si chiama Allen ed è un esorcista. -
Non seppe se a stupirlo fosse il fatto che si trattasse di un esorcista o che il nome Allen fosse nella lista affidata a Cell Roron, la carta che teneva per lui l'elenco dei suoi bersagli.
- Allen Walker? - domandò per avere conferma.
Road sbuffò seccata corrucciando la fronte bronzea.
- Non mi dirai che il Lord lo ha affidato a te! - sbottò offesa.
Tyki si grattò il capo. Dispiaciuto. Anche se non lo era per davvero.
- Mi dispiace. -
- Ma non è giusto! L'ho visto prima io! E poi gli ho promesso che avrei ancora giocato con lui! - si lagnò aumentando il broncio e sciogliendo l'abbraccio per incrociare le braccia al petto.
No, non era affatto giusto.
Così non sarebbe riuscita a mantenere la sua promessa ad Allen-chan!
Promessa che aveva avuto dell'inquietante quando, dopo avergli puntellato l'occhio sinistro con un picchetto gli aveva sorriso maliziosa dicendogli che si sarebbero rincontrati di nuovo secondo il copione del Lord.
Perchè Allen Walker, tra le altre cose, era un suo nemico, ma era anche così carino, e dolce, e gentile, e simpatico♥! Ohooo, aveva tanta voglia di rincontrarlo e vedere il suo bel volto candido contratto dalla rabbia e dall'odio♥!
- Dai Road, non te la prendere, piuttosto perchè non mi racconti qualcosa di questo Allen? - domandò paziente il più grande - E' carino? -
Una candida risata tintinnò come campanelli d'argento scivolando dalla bocca di miele e fiele di Road.
- A te interessano solo i ragazzi carini, Tyki-pon! -
- Bè, che ci posso fare se preferisco che le mie vittime siano belle? Mi viene più naturale averci un contatto! - si giustificò cercando di apparire innocente come una vergine.
Road lo fissò maliziosa.
- E che contatto dovresti averci? - chiese curiosa.
- Eheem... - fece l'altro pensandoci su - Dunqueee... - continuò a lungo a boccheggiare senza trovare una risposta adatta. Tutto quello che gli veniva in mente o erano pensieri vietati ai minori di diciotto anni o... o erano vietati ai minori di diciotto anni!
La giovane Noah ridacchiò ancora.
Le espressioni buffe di Tyki-pon la divertivano sempre perchè lui, a differenza di tutti loro, era molto più umano o, per lo meno, aveva una facciata più umana della loro.
Forse perchè conosceva la paura, diversamente da tutti gli altri eredi di Noè. Perchè lui aveva qualcosa a cui teneva e che voleva proteggere.
Che cosa buffa.
Che cosa tenera.
Ogni volta che ci pensava le sarebbe piaciuto spezzare con le sue mani il *tesoro* di Tyki-pon e poi guardarlo dritto negli occhi e scoprire cosa vi avrebbe letto. Disprezzo? Disperazione? Rabbia? Oppure solo rassegnazione?
Infondo tutto prima o poi viene perduto.
Si leccò le labbra con la linguetta rendendole più lucide.
- In ogni caso io ti piacerei più di Allen-chan, vero? - miagolò trasformando quella che per lei era una naturale ovvietà in una domanda.
Tyki sorrise.
Aveva un bel sorriso lui.
Era seducente e aveva quella punta di falsità che lo rendeva ancora più sensuale.
Perchè nessuno si mostra mai per davvero.
E lui lo sapeva bene.
- Ma certo. - rispose il giovane accondiscendente.
Lei posò il capo alla sua spalla e ne baciò la guancia liscia.
- Dimmi altro su questo Allen. Quanti anni ha? -
Lei ci pensò su.
- Mhm. Boh. Forse quindici. -
- Acc. -
- Acc, cosa? -
- E' giovane. -
Lei arricciò le labbra.
- E allora? -
- Bè... - si passò una mano tra i capelli, spostandone la frangia indietro ma quella tornò subito a nascondere le croci che ne marchiavano la fronte scura - E' troppo giovane per me. - azzardò fingendo una moralità che non gli era propria. Vecchi, donne o bambini, che importava? Tanto il suo compito era solo quello di uccidere. Cancellare dalla storia il nome degli esorcisti, uno per uno.
Peccato che spesso non si limitasse a quello.
Ma che ci poteva fare? Lui era un bel ragazzo, agli altri il suo aspetto piaceva e, bè, non poteva mica tirarsi indietro dalle lusinghe degli sguardi e dei sospiri, sarebbe stato scortese! Infondo doveva qualcosa a quelle sue belle vittime in cambio della vita che si prendeva.
- Ma anche io sono giovane. - mugugnò lamentosa la ragazzina.
Tyki scivolò con l'indice affusolata lungo il naso di lei, un ghigno divertito a piegare le labbra.
- Sì, ma tu sei tu, Road. -
- E ti piaccio anche se sono così giovane? -
- Naturalmente. -
Bugiardo.
Ma non perchè effettivamente la piccola Road non gli piacesse, se così non fosse stato non le avrebbe certo permesso di starsene bellamente appollaiata sopra il suo stomaco ogni volta che ne aveva occasione.
E' che nessuno conosceva la vera età della piccola Noah. Che piccola non era affatto. Oh, nonono♥!
- Bene. - chiocciò soddisfatta - Perchè tu mi piaci un sacco, anzi, sei il mio preferito♥! -
Il giovane le mostrò uno sguardo onorato.
- Oh, grazie. -
- Dopo il Lord naturalmente. -
Ecco, questa puntualizzazione lo lasciò un pochetto perplesso e riuscì a scalfire la sua autostima.
- Però ho deciso che mi piace anche Allen-chan♥! -
- Questo è un bel problema. -
Proprio un bel problema perchè per nessuna ragione al mondo Tyki avrebbe disobbedito agli ordini del Lord, e questo significava che Allen Walker doveva morire per mano sua.
Road si dondolò avanti e indietro poggiando i palmi delle mani sui fianchi del portoghese e torturandosi il labbro inferiore con i denti perlacei.
- Mhm... - iniziò pensierosa, poi un sorriso di sadico piacere le illuminò il viso - Prometti che non lo ucciderai subito. -
Tyki rise.
Ma promise che non lo avrebbe fatto.
Gli avrebbe lasciato patire le pene dell'inferno avvolto dall'oscurità e dall'odore intenso della paura, lo avrebbe fatto sprofondare nel suo stesso terrore e solo dopo sarebbe morto. Dolorosamente. Lentamente.
Sì. Lo promise, allacciando il mignolo al dito della ragazza.
- E poi devi raccontarmi tutto e dirmi che avevo ragione! - miagolò portando il visino a poca distanza da quello di lui, respirando affondo il buon profumo della pelle di lui. Anche per questo lei preferiva Black!Tyki al White. Perchè profumava di buono, perchè il suo sguardo suadente non era intralciato da quegli stupidi occhiali enormi e perchè il suo cuore, come la morbida pelle, ne prendeva la stessa sfumatura: si iscuriva fino a diventare nero. E chi lo sa quante cose può fare un cuore nero? Tante, tante, tante♥. Una più divertente dell'altra!
- Ragione a proposito di cosa? - domandò inarcando un sopracciglio.
- Che Allen-chan piacerà anche a te. Naturalmente! - rispose mostrandosi stizzita perchè avrebbe dovuto arrivarci da solo.
- Giusto. -
- Certo che è giusto. -
Sorrise protendendosi un pò di più verso di lui.
La bocca sfiorò la sua in un lieve contatto che si fece più intenso quando la linguetta maliziosa scivolò a leccare curiosa le labbra spingendo per entrare nell'antro di Tyki.
Che l'accontentò.
Che si lasciò baciare, docile, come un burattino mosso dai fili di lei.
L'ennesima bambola in mano a Road Kamelot.
E le mani di lei si allacciarono ai capelli di Tyki, stringendone qualche ciuffo più o meno forte, aggrappandosi ad essi per riuscire a spingersi un pò più su col viso visto l'altezza che li differenziava anche da seduti.
Non chiuse gli occhi.
Le piaceva guardare il volto del giovane Noah.
Era bello.
Proprio una bella bambola, la sua preferita, anche se ora forse quel ruolo sarebbe spettato ad Allen-chan.
Nemmeno Tyki chiuse gli occhi.
Gli piaceva guardare il visino della ragazza, era grazioso, ma non gli interessava più di tanto.
Non chiudeva gli occhi perchè quella è cosa che si fa in un bacio tra innamorati, per perdersi nelle sensazioni che si possono provare e lui, bè, lui non provava nulla. Si lasciava baciare e basta perchè sapeva che Road era felice così.
Lei sciolse il bacio dopo un pò, leccandosi avidamente le labbra su cui era rimasto il sapore dell'altro ed intrecciò le dita con la sua mano.
- Andiamo. Voglio uscire. - ordinò con un sorriso, scendendo con un balzello dal letto e tirandolo per alzarsi.
Lui sospirò e la seguì stiracchiandosi felino e sbadigliando un'ultima volta.
Addio dolce riposo.
Bah, meglio così, loro erano animali notturni infondo.
Vivevano la notte perchè la notte era loro alleata, loro amica, loro madre.
Vivevano la notte perchè la notte gli apparteneva.
Road spalancò le braccia respirando a fondo l'odore della notte, lasciandosi abbracciare dal vento che le scompigliò i capelli soffiando ad alzare un poco la gonna. Si alzò sulla punta dei piedi ispirando e ricadde sui talloni espirando.
Tyki dietro di lei aveva acceso la prima sigaretta della serata che traballava tra le labbra, infilò una mano nella tasca dei pantaloni dell'elegante completo e si guardò intorno.
Gli edifici si stagliavano alti verso il cielo nero, quasi volessero chiedere di venir inghiottiti dall'oscurità.
Sorrise.
Ci avrebbe pensato lui ad inghiottirli per poi mandare i loro abitanti dritti dritti all'Inferno e chissà che un giorno non ci fosse finito pure lui.
Tutto era possibile.
- Da dove vogliamo cominciare? - domandò soffiando via una boccata di fumo bianco che, al buio, sembrò soltanto una macchia grigia e sporca.
Road carezzò la bocca con le dita.
- Da là! - chiocciò poi indicando un parco abbandonato dove un'altalena dondolava solitaria cigolando guardata da lontano da una famiglia infreddolita che, senza dimora e senza futuro, cercava di riscaldarsi grazie ad un piccolo fuoco alimentato da carta di giornale.
- Sono dei senzatetto... - commentò. Tristemente. O almeno così sembrò alla piccola Noah.
Lei affilò il sorriso.
- Ti dispiace per loro, Tyki-pon? - domandò melliflua.
Sì.
No.
Chi lo sa.
Il portoghese schioccò le dita ed una farfalla dalle ali nere macchiate di bianco sbocciò dal suo palmo svolazzando intorno alla mano.
Schioccò la lingua e sorrise.
Un sorriso storto sul volto storto di un uomo distorto.
- Andiamo a donar loro un pò di pace. -
E la notte abbracciò le loro figure.

Wake up girls and boys
Stand up and take your toys
We are the jugglers of the life,
for give you peace without a strife.
Rise your look at the red moon
A new sunrise there will be soon
Now it's so and nothing'll change,
The darkness is our, the our stage.
But now,
shsss!
be quiet and calmness
Because the night belong to us.

++THE END++

-Note *super-mega-extra-in-ritardo* dell'Autore-

Ed ecco fare la sua comparsa un'altra filastrocca XD! Non ci posso fare niente, se non ficco qualche filastrocca scema nelle mie fic di DGray non sono felice XD!

Ancora una volta scrivere sta roba è stata un'impresa, il mio inglese fuffa ne risente sempre di più e, come se non bastasse non solo non sono sicura che sia giusto ma l'ultima frase non ha nemmeno una rima decente perchè non trovavo una parola che facesse rima con "us" T__T!
In ogni caso traduco, per chi non sa l'inglese e per chi gentilmente vuole correggermela e magari si sta chiedendo cosa avessi voluto dire*__*"""

Wake up girls and boys [Svegliatevi ragazze e ragazzi]
Stand up and take your toys
[Alzatevi e prendete i vostri giochi]
We are the jugglers of the life,
[Noi siamo i giullari della vita]
for give you peace without a strife. [per darvi la pace senza conflitto]
Rise your look at the red moon
[Alzate il vostro sguardo alla rossa luna]
A new sunrise there will be soon
[Una nuova alba ci sarà presto]
Now it's so and nothing'll change,
[Ora è così e nulla cambierà]
The darkness is our, the our stage.
[L'oscurità è nostra, è il nostro palcoscenico]
But now,
[Ma ora]
shsss!
[Shsss]
be quiet and calmness
[Silenzio e calma]
Because the night belong to us.
[Perchè la notte appartiene a noi]

   
 
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