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Autore: ghfhghoransdsjt    13/09/2012    6 recensioni
-Sarah, facciamo una scommessa?
Una scommessa? Uhm, interessante. NO.
-Sì.
Che cavolo dico?
-Bene, allora per un giorno intero a partire da domani dovremo essere gentili nei nostri confronti così vedremo chi è antipatico.- Mi dice con aria di sfida.
-Ma gentili nel senso ‘oh pasticcino mio, quanto ti voglio bene, hai bisogno d’aiuto’?
-Beh, non ci avevo pensato ma mi hai dato l’idea.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Entriamo in casa e rimango a bocca aperta. Non la ricordavo così bella, ben arredata e calorosa.
Kate ha cambiato molto ma una cosa è rimasta come prima, i profumi, ogni stanza ha un odore particolare ad esempio la cucina profuma di spezie, il salone di legna, la stanze da letto di vaniglia e il bagno di mandorla.
Sembrerà strano ma è così. Se sei cieco puoi fidarti del tuo naso, sempre se ce l’hai un naso. Tutti hanno un naso, forse, non lo so.
-E’ davvero bella questa casa.
-Ricordo che quando er…
-No mamma, ti prego, non raccontare sempre la stessa noiosissima storia!
-Non preoccuparti, non ti parlerò più… Volevo solo…
-Mamma!
Certo che le nostre mamme sono più bambine di noi, certe volte fanno scoppiare i nervi altre invece ti fanno sentire bene, capita, ti aiutano. E’ figo! Forse il sono così perché sono giovani e quindi si sentono ancora delle ragazzine.
-Sali nella vostra stanza, cara.
-Mamma, non avevi detto che non mi parlavi più?
-Sarah, puoi dire a Mary che mi riferivo a te?
-Certo  Kate, Mary, ha detto tu madre che si rife…
-Ho capito, ho capito, certo Sarah, più passa il tempo e più diventi scema.
-Whoooooooooahataaaaaaaaa!
-Che?
-Non dire che sono scema, conosco delle personcine che potrebbero farti del male… eheheh…
-Tingermi i capelli di blu di notte come facesti l’altra volta tu? No grazie, che poi quando mi sveglio mi spavento e rimango traumatizzata.
Lo ricordo ancora, erano le tre del mattino e non sapevo cosa fare, Mary dormiva da me ed io avevo della vernice bu. Cosa potevo fare? Quando si svegliò rideva e piangeva allo stesso tempo. Poi urlò e corse a lavarsi i capelli. Ahahah anche da piccola ero un mito.
-Poi sarei io quella scema. – Dico portandomi una mano sulla fronte.
-Carino, vero?
-Chi?
-Il biondino…
-Non ti piace.
-A te sì.
-Cosa?
-Sì. – Mi dice riducendo gli occhi a due fessure.
-No, è carino sì, ma ha riso di  me!
-Quanto sei bambina! Sai quante persone hanno riso di te in tutta la tua vita?
-Mamma mia, e tu saresti mia amica.
-Dai saliamo su e svuotiamo le valigie che dopo pranzo si esce!
-Dove andiamo?
-Shopping.
-No dai, ti prego, sai che odio girare per i negozi, provare vestiti e tutto quello che riguarda lo shopping.
-O non sei normale o non sei una ragazza.
Saliamo nella nostra stanza per sistemare tutte le mie cose, approfitto per tuffarmi sul letto, grande e pieno di cuscini viola e blu. Che poi viol e blu non c’azzecca ma a me piace lo stesso.  Verso l’una la madre di Mary ci chiama per il pranzo che nemmeno in cinque minuti sparisce. Le ragazze erano affamate eheh. Saliamo di nuovo in stanza e ci buttiamo a letto, questa mattina ci siamo svegliate molto presto e ora siamo stanche morte. Iniziamo a chiacchierare ma dopo neanche 7 secondi siamo già crollate. Record. Io che non ho mai sonno.
Tu hai sempre sonno.
Non è vero.
Sì.
Bastaa!
Qualche ora dopo ci ritroviamo in centro tra i mille negozi e proprio in uno di questi incontriamo gefyirt.
Gefyirt sarebbe il biondino. Con lui ci sono altri due ragazzi davvero scioglievoli, scioglienti, che fanno sciogliere.
Uno alto, capelli biondo cenere e occhi color gelato alla mocciola (?) con un fisico da fare paura. Se lo fai arrabbiare quello t’ammazza, ne sono sicura.
L’altro sempre alto, bel fisico, occhi scuri e pelle olivastra. Sulla sua testa spicca un ciuffo. Non mi piace, si sbatte troppo, io sono più bella di lui. Sì, sono molto modesta.
Il biondino ci vede e trascina i suoi amici verso di noi.
-Ciao ragazze!
-Ciao. –Risponde Mary.
Io non lo saluto, gli lancio un’occhiataccia.
-No dai, non dirmi che sei ancora arrabbiata per oggi! Comunque non mi sono ancora presentato.
Ci credo, era impegnato a ridere.
-Mi chiamo Niall Horan.
Ma chi te l’ha chiesto?
-Loro sono Liam e Zayn, dei miei amici.
-Piacere ragazze.- Dicono in coro i cagnolini. No, mi chiedo questa da dove mi sia uscita. Dei bassotti, che poi non ono neanche bassi.
-Piacere nostro, io sono Mary e lei è… Sarah.-
-Stavate facendo shopping?
No, stavamo i contando tutti i colori che trovavamo nel vestito di quel negozio.
-Sì, anche voi?- Ma come fa Mary ad essere gentile con quelli lì?
-Che ne dite di proseguire insieme?- Chiede Nllia, no, Nilla… Horan.
-Senti Niall abbiamo altro da fa…
-Certo, ottima idea!
No Mary, dimmi ora come faccio io? Come faccio a sopportare te, shopping e i tre bassotti? No, non si può fare.
Porto un piede all’indietro pronta a scappare a Mary mi tiene per il braccio.
-Dov’è che volete andare allora, ragazzi?
 Perché tutte a me?


 HOOOOOOOOOLA CHICASSSSSSS
Lo so,  breve e pensoso ma il bello deve ancora venire e io ho sonno.
Domani scuola, yeeeah.
Madonna, non è giusto...
Basta, il cervello è andato.
Grazie per le recensioni al capitolo precedente, ditemi cosa ne pensate anche di questo.
Un bacio, bye girlsss! C:
   
 
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