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Autore: RoriStark    15/09/2012    0 recensioni
[Osmosis Jones]
[Osmosis Jones][Osmosis Jones]devo ammettere che ho visto Osmosis Jones molto di recente. Dapprima non mi affascinavano i personaggi guardando le immagini, ma poi presa dalla curiosità gli ho dato una possibilità e devo dire che me ne sono innamorata! ed eccomi qui a scrivere una fan fiction xD
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi di Anies si aprirono lentamente e con malavoglia appena i primi raggi diurni attraversarono la finestra ed irradiarono la stanza. La giovane si mise a sedere stiracchiandosi, per un attimo sembrava tutto normale, come se fosse un giorno qualunque, ma pochi istanti dopo realizzò che non era così. Un forte magone le attanagliò lo stomaco ricordando che sul suo divano c’era un evaso moribondo e mortalmente pericoloso. La giovane però era più terrorizzata dal fatto di trovarlo morto. Ogni volta che salvava una vita temeva sempre di trovare morta la creatura soccorsa il giorno dopo. Ma non poteva evitarlo. Con la coda dell’occhio posò lo sguardo sul divano dove era steso Thrax.

“T..Thrax?”

Era ancora lì, ma non si muoveva. La giovane allora scese dal divano e subito si inginocchiò davanti a lui. Con la mano tremante andò a sfiorargli il viso, sentiva i lacrimoni farsi largo fino a bagnarle gli occhi. Era così ogni volta, ma forse, forse stavolta era anche peggio. Per un attimo avrebbe voluto conoscere quell’essere misterioso.

“no...accidenti..”

Stava per alzarsi quando la mano artigliata di lui afferrò il polso della ragazza

“diamine..mi..mi hai svegliato ragazzina..stavo facendo un bel sogno”

Sentendo la sua voce il viso di Anies si illuminò e tornò ad inginocchiarsi davanti a lui sorridendo  contenta, Thrax la osservò inarcando un sopracciglio.

“sei un eritrocita strano”

“ per fortuna stai bene...come ti senti?”

Thrax la fissò ancora più stupito, sembrava incuriosito da quella giovane. Aniel guardò il suo polso, sembrava tutto normale, contagioso? Forse i globuli bianchi stavano esagerando come al solito, o magari lui poteva scegliere chi contagiare o meno

“mi sento meglio”

Rispose secco lui mettendosi a sedere,ma facendo così si piegò in avanti preso da una fitta al petto. Non fece in tempo ad imprecare che la giovane era davanti a lui per farlo appoggiare al divano. Ma cos’era una crocerossina? Pensò Thrax sorpreso mentre il dolore diminuiva

“devi riposare, sei ancora ferito”

“non sei mia madre, non..non puoi dirmi cosa devo fare”

“ma se ti alzi tornerai nello stato di prima..e poi ti stanno cercando! Pensi che in quelle condizioni ti possa salvare? “

“sono un agente patogeno..ragazzina, dovresti essere felice”

“nessuno merita la morte.. e in alcun modo sarei felice della morte di qualcuno”

Cos’era? All’improvviso aveva ripreso grinta? Quella ragazzina era strana, era determinata anche se si vedeva che si stava impegnando per sembrare severa. 

“ascolta ragazzina..”

“Anies”

“come?”

“è il mio nome!”

Disse tranquilla con un sorrisetto sulle labbra inclinando la testa e sedendosi davanti a lui incrociando le gambe, quella posizione e quegli occhioni le davano un aspetto innocente ed infantile, quella ragazzina sembrava non avere idea di chi aveva davanti, o forse non le importava. Thrax portò una mano sulla fronte massaggiandosi le tempie sbuffando

“...ok...Anies...io devo andarmene da qui, ho altro da fare”

“ma ti stanno cercando!”

“lo so! Me lo hai già detto!”

“è pericoloso!”

“sono più pericoloso io.. di tutto questo “Frank” 

“ma è stato attivato il sistema immunitario, stanno mandando in giro i macrofagi e di sicuro avranno attivato anche  il sistema complemento!”

“ne sai di cose ragazzina..”

Disse Thrax facendo per alzarsi, ma una nuova fitta lo costrinse a sedersi di nuovo imprecando

“eih!”

In un attimo si ritrovò sulle gambe quel piccolo globulo rosso, in confronto a lui sembrava minuscola, così fragile eppure così testarda

“eih baby,potevi ...dirlo allo zio Thrax che....volevi una cavalcata”

Normalmente il colorito dei globuli rossi era di un rosso abbastanza intenso, ma in quel momento a Thrax parve che il volto di Anies stesse prendendo fuoco tanto era imbarazzata

“ti di…ti...ti dico...che...che è pericoloso Thrax!!”

“e io ti dico di non rompere!”

“e io ti dico che sei ferito!!”

“diamine ma sei una poppante?’”

“guarda che sono una cellula adulta!!”

“a me non sembra, puoi scendere??non sono babbo natale!”

“no!! Perché poi ti alzi e ti fai male di nuovo!”

Thrax portò una mano al viso. Un facepalm era l’unica cosa che poteva descrivere quella situazione. Anies continuava a fissarlo, i suoi occhi riflettevano paura e imbarazzo, eppure da quel che diceva sembrava tutt’altro che timida

“perché?”

“perché cosa?”

“perché mi hai salvato? Potevi lasciarmi morire...”

“non ho il cuore di fare una cosa simile”

“sono un vostro nemico”

“io...io non sono gli altri”

Anies guardò in basso mentre Thrax non smetteva di fissarla. La giovane si sentiva in imbarazzo, era una situazione strana, non le era mai capitato di vivere una cosa simile, ma non poteva cedere, sarebbe morto altrimenti, non poteva lasciarlo andare

“resta qui, mi prenderò cura di te”

“non sono una spora da compagnia ragazzina...non mi tratterrai qui un minuto di più!”

Raccogliendo le poche forze rimaste, Thrax si alzò di scatto facendo cadere indietro Aniel che emise un pigolio simile ad un pulcino. Ma cos’era quella ragazzina un peluche? Pensava mentre si avviava alla porta barcollando, quando qualcosa lo afferrò da dietro, abbassò lo sguardo e vide delle piccole mani rosse che si aggrappavano al suo cappotto nero,  sentiva la pressione del viso di lei sulla sua schiena mentre sembrava aver dietro un massaggiatore tanto tremava

“Thrax per favore...ti ammazzeranno, non voglio...resta”

“perché ti preoccupi così tanto?...non hai paura di me ragazzina?”

La giovane di risposta strinse ancora di più la presa. Se fosse uscito così  l’avrebbe portata dietro come uno zaino,inoltre quella ragazza aveva ragione, era debole, troppo debole. La mano di lui lasciò la maniglia lentamente e si voltò verso Anies prendendola  per le braccia e sollevandola come un neonato, la posò senza sforzo sul divano mentre anche lui si sedette. Si voltò verso Anies che intanto lo fissava con un sorriso vispo

“allora?..”

“giochiamo!”

“...giochiamo??”

“ad indovinare cosa sei!”

“oh cielo..”

“un fungo!”

“ti sembro un fungo io??mi prendi per i fondelli??”

Anies rise divertita, si rannicchiò sul divano dondolandosi mentre Thrax si sistemò davanti a lei  rannicchiandosi per come poteva anche lui sul divano mentre la osservava sembrava accennare ad un sorriso. Anies  ricambiò il sorriso mentre riprese a concentrarsi

“allora...sei...un batterio!mmh..uno stafilococco? “

“acqua”

“almeno sei gram positivo?”

Chiese mimando un espressione mista tra curiosità e disperazione

“alto mare baby”

“mmh...gram negativo!”

Thrax scosse la testa ridacchiando. Il suo tono di voce ora era più profondo, appena rauca, sensuale e rassicurante allo stesso tempo, quella voce che vorresti sentire quando hai paura insomma.  Anies voleva sentirlo ancora parlare. Non sembrava aver più fatica a respirare, le cure sembravano funzionare alla grande. Pensava contenta nel vederlo di nuovo in forze.

“allora sei un virus!”

“mmh...continua..”

“beh...ehm...sei un virus...quindi...sei...HIV!”

“no”

“ebola!”

“no..”

Anies non si rendeva conto che ad ogni risposta sbagliata si stava avvicinando sempre di più a lui, nominò diversi virus ma lui negava sempre mentre le sorrideva enigmatico.

“uff...mi arrendo...”

Sussurrò mentre si tirò indietro con la schiena, ma qualcosa la fermò, la mano di Thrax ora le reggeva la schiena

“ti dico solo...che mi basta sfiorarti per ucciderti..”

Sussurrò tirandola piano a sé

“mi ucciderai?”

Chiese lei senza opporre resistenza. Thrax la guardò sorpreso, di solito tutti entravano nel panico appena lo vedevano, e lui l’aveva perfino minacciata di morte, ma lei, sorrideva. E diamine, era anche carina quando lo faceva. La tirò a sé e sorrise appena

“...no...”

Anies vide l’espressione di lui farsi più dolce

“forse...è meglio che tu non sappia chi sono...forse è meglio che..me ne vada una volta ristabilito”

“e poi che farai?..”

“farò del male a Frank..”

Sussurrò stringendola a sé mentre Anies sospirava nel sentire la sua ultima affermazione. La giovane si aggrappò a lui alzando lo sguardo

“ora ti penti di avermi salvato?”

“no..”

“sei una stupida..”

“e tu..quando avrai “fatto del male” a Frank…sarai soddisfatto?..sarai..felice?”

Thrax rimase immobile, la fissava con gli occhi socchiusi come se avesse un cucciolo tra le braccia, quella Anies...era di una dolcezza innaturale, non aveva mai visto un essere simile. La strinse piano a sé posando il mento sulla sua fronte

“non lo so....”

Sussurrò lui mentre la copriva con la sua giacca. Con l’altra mano giocherellava con una strana corda nera dentro la quale brillavano piccole luci viola. Anies la osservò un po’ ma decise di non chiedere oltre
  
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