Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: ehytherejay    16/09/2012    4 recensioni
Questa fanfiction non ha senso! E' solo uno sclero uscito a l'una di notte di una settimana fa.
Teoricamente sarebbe una FinnxPuck e OMMIODIOMACHIMELOHAFATTOFARE è tutta colpa di Mycho, sebastianglee qui su EFP, credo.
Oh be', se non avete nulla da fare fateci un giro.
"-Io mi sono sempre chiesto com’è baciare un ragazzo. – disse tutto d’un fiato, chiudendo gli occhi a fine frase, per paura di un pugno in faccia da parte dell’altro. Quando non lo sentì arrivare, schiuse un occhio e guardò l’amico, che ricambiava il suo sguardo con un sopracciglio alzato e la bocca leggermente aperta.
-E tu cosa vuoi da me, dicendomi questa cosa?- chiese scettico, immaginando già quale potesse essere la risposta."
-OneShot-
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck | Coppie: Artie/Brittany
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ok. Scusatemi. Sul serio. Sono un’idiota.
Questa storia è per Mycho, che è il Blaine del mio Kurt.
O il gel del mio Blaine.
O la Brittany per la mia Santana.
Ok, ci siamo capiti. Ora immergiamoci –ma anche no- in questo stupidissimo sclero di l’una e un quarto.

 

 

-Ok, Puck. Questa la sai. La capitale dell’Irlanda?- chiese un Finn speranzoso, spostando lo sguardo dal libro di Geografia che aveva in mano alla figura del ragazzo che aveva di fronte.
-Uhm.. Reykjavik? No, no. Era qualcosa che finiva con “ino” .- disse Puck, cercando di spiare le risposte dal libro che aveva in mano l’amico.
Dallo sguardo eloquente che gli lanciò quello, poté capire che era spacciato sul serio.

Aveva saputo sin dall’inizio che aiutare Noah Puckerman a studiare Geografia sarebbe stata un’impresa ardua. Ma aveva anche immaginato che dopo due ore e mezza a ripetere sempre le stesse cose sarebbe riuscito a far entrare qualcosa in quel cervello già pieno di Football e ragazze.

Il quarterback chiuse il libro con un sonoro tonfo e chiuse gli occhi, sospirando.
-Puck tu… - iniziò.
Aprì gli occhi e incontrò lo sguardo arreso dell’altro. Sospirò nuovamente e si alzò, sgranchendosi la schiena.
Quando lo vide allontanarsi verso la porta, Puck si agitò sul materasso e chiese allarmato:
-Dove vai?-
Finn uscì dalla stanza e mormorò qualcosa su un bicchiere d’acqua e una busta di patatine.

Scese le scale velocemente, fiondandosi a velocità disumana di fronte al frigorifero e aprendolo impaziente, ispezionando ogni scaffale alla ricerca di qualcosa di abbastanza unto e cioccolatoso da fargli passare la stanchezza da troppo studio. Avvistò un pasticcino ricoperto di glassa non troppo in basso e lo afferrò, assaporando già il sapore zuccheroso.
Chiuse lo sportello del frigo e si voltò verso le scale, pronto a ripetere nuovamente tutto il libro di Geografia, ma la presenza di una figura poco più bassa di lui con un’espressione arrabbiata lo fermò nel bel mezzo di un passo.
-Cosa stai facendo con il mio pasticcino in mano, Finn?- chiese con voce pungente Kurt, che lo fissava come se lo volesse infuocare. Finn guardò prima il fratellastro, poi il delizioso dolcetto che aveva in mano, come se quello potesse dargli la risposta.
-Io pensavo di dividermelo con Puck. – disse soltanto, abbozzando un sorriso.
Il più basso assottigliò di più il suo sguardo.
-Ti do due secondi per poggiarlo sul bancone senza ripercussioni sul tuo corpo. – disse acidamente. –Quel dolcetto l’ho lasciato apposta per Blaine. Non te lo mangerai tu. -
Finn provò a protestare, cercando nel frattempo di allontanare la causa di quella situazione dal raggio d’azione del fratellastro.
-No, Finn. Non voglio sentire storie, tu ora… - cominciò a dire, puntandogli un dito contro, ma l’altro fu più svelto, girando sui tacchi e correndo il più velocemente possibile verso il salotto.
Seduto sul divano vide Blaine, con i soliti capelli cementati e il papillon al collo, che lo salutò, ignaro di quello che stava per perdere se non lo avesse fermato.
-Blaine! Fermalo!- urlò Kurt dalla cucina. Finn, si poggiò allo schienale del divano stesso, ridendo sommessamente, in mano ancora il pasticcino pieno di glassa.

Blaine si sporse di poco e afferrò la camicia di Finn, con un sorriso divertito quanto confuso.
-Perché?- chiese ridendo anche lui. Contemporaneamente dalla cucina comparve un Kurt più che adirato, furioso. Guardò Finn e poi Blaine, schiarendosi la voce.
-Perché ha in mano il tuo pasticcino, Blaine. -
La sua voce era risultata più calma e più sicura, cosa che non rassicurò, però, Finn.
-Ah. -
Blaine era diventato improvvisamente serio, lo sguardo ancora rivolto al ragazzo vicino a lui.
-Finn. - chiamò. L’altro si girò verso il moro, che aveva una mano tesa, incoraggiante. –Molla il pasticcino.-
L’altro abbozzò un sorriso confuso, voltandosi nuovamente verso la salvezza (che erano le scale), ma quando provò a muoversi, qualcosa lo bloccò dalla camicia.
-Finn, il pasticcino. – disse nuovamente Blaine sorridendogli in modo tutt’altro che gentile.
Il quarterback sentì il fratellastro ridere sadicamente accanto a lui.

 

-Amico, che fine avevi fatto? Ho sentito un casino assurdo, pensavo aveste iniziato un party senza di me. – disse Puck alzandosi dal letto di Finn e guardandolo sinceramente preoccupato.
Finn gli mostrò metà pasticcino.
-Litigavo per questo. Lo sai quant’è goloso Blaine, a quanto pare in quel corpo minuscolo c’è più forza di un’intera squadra di football. – disse sorridendo, leggermente sconvolto. –Alla fine sono riuscito ad averne poco meno della metà, ma spero vada bene per riaccendere il cervello. – fece spallucce e lo posò sulla scrivania, sedendosi sul suo letto e recuperando il libro di geografia da terra.

Aveva davvero rischiato grosso con un pasticcino in mano e Blaine accanto, ma fortunatamente erano riusciti a scendere a compromessi: Finn usò la scusa che doveva dividere il pasticcino con l’amico che stava gentilmente aiutando (ignorando le insinuazioni di Kurt sul fatto che il fratellastro e l’amico non facevano mezzo cervello in due) e quindi Blaine aveva convinto Kurt che per Natale lo avrebbe aiutato a fare un’altra teglia.
Kurt aveva accettato, sbuffando, e Finn era subito fuggito quando i due ragazzi avevano cominciato a sbaciucchiarsi sussurrandosi paroline diabetiche.

Finn aprì il libro ad una pagina qualsiasi e si abbandono nuovamente nei suoi pensieri, mentre Puck mangiava, anzi, divorava senza ritegno quel povero pasticcino.
Dopo pochi minuti di silenzio, intervallati soltanto dagli enormi e rumorosi morsi che Noah strappava via dal dolce, Finn parlò:
-Puck, senti, posso chiederti una cosa?- si voltò verso l’amico, che lo guardò con la bocca ancora piena di pan di Spagna e glassa e tanta crema.
-Se è un’altra domanda di Geografia giuro che ti ammazzo.-
-No, no… - disse Finn sorridendo e spolverando via tutte le briciole che erano cadute sulla coperta. -Io… uhm… - si tormentò un po’ le mani, non sapendo esattamente come chiederglielo. Si voltò di scatto verso l’altro quando quello gli diede una pacca sulla spalla.
-Amico, vai tranquillo! Non ti ammazzo sul serio, forse. – sorrise storto e si passò una mano nella sottospecie di cresta che aveva in testa.
Finn sospirò e prese coraggio.
-Io mi sono sempre chiesto com’è baciare un ragazzo. – disse tutto d’un fiato, chiudendo gli occhi a fine frase, per paura di un pugno in faccia da parte dell’altro. Quando non lo sentì arrivare, schiuse un occhio e guardò l’amico, che ricambiava il suo sguardo con un sopracciglio alzato e la bocca leggermente aperta.
-E tu cosa vuoi da me, dicendomi questa cosa?- chiese scettico, immaginando già quale potesse essere la risposta.
Finn si spostò dal bordo del letto alla sedia accanto ad esso, non proprio sicuro, neanche lui, di cosa avrebbe voluto da Puck dopo avergli detto quella cosa.

O forse lo sapeva.

Ma non lo voleva dire.

-Io non lo so, però, ecco, volevo dirtelo.- disse frettolosamente, decidendo che aveva iniziato un discorso stupido e senza capo né fine.
Puck lo fissò a lungo, cercando di scrutare la vera risposta nei suoi occhi. Finn spostava il suo sguardo dal pavimento agli occhi scuri dell’altro, convincendosi ogni secondo di più che aveva detto una gran cavolata.
Dopo quasi un minuto, Puck sospirò.
-Senti, Finn. Ho capito dove vuoi arrivare e…- iniziò, ma venne interrotto da un “Sei sicuro?” di Finn, in tono preoccupato.
Lo ignorò e andò avanti col suo discorso, non senza lanciargli un’occhiataccia.
-E va bene. Se proprio lo vuoi sapere, potrei darti un bacio, sempre nei limiti dell’amicizia.- alzò le mani e scosse la testa, poggiando, poi, i propri gomiti sulle ginocchia. –Guarda, ora laverei una scimmia pur di non studiare ancora Geografia.-
Finn gli sorrise per pochi attimi, però poi ritornò serio e guardò la porta.
-Ovviamente, sempre se ne sei convinto. Io non ti obbligo mica. E poi è solo una curiosità, però comunque non vorrei che passi qualcuno e… - indicò la porta.
Puck lo fulminò con lo sguardo e si alzò in piedi. Finn lo vide chiudere la porta e poi voltarsi verso di lui, spostando il peso sulla gamba destra.
-Allora?- sbuffò.
L’altro si alzò di scatto,  borbottando delle scuse piuttosto inutili.
Si piazzò di fronte a lui, a pochi centimetri di distanza. Era decisamente in imbarazzo.

Puck lo guardò alzando nuovamente un sopracciglio.  
-Ok, no. E’ troppo imbarazzante. -  disse Finn stringendosi la radice del naso tra l’indice e il pollice.
-Oh, ma andiamo! Che ci vuole! –

Gli spostò via la mano dal viso e lo baciò con foga, quasi come fosse impaziente.
Il baciò non durò più di pochi secondi, ma a Finn sembrarono molti, molti di più.

Quando le loro labbra si separarono, Finn sospirò. Notò che Puck lo fissava con un’aria stranita e confusa.

-Oh be’, non è stato mica mal… - provò a commentare Finn, prima che le sue labbra furono di nuovo poggiate a quelle di Puck.

 

 

 

LOL Non so manco io perché l’ho scritto. Chissene, ora scrivo una Klaine con tanto di Sebastian e Zia Tana come Guest Stars!

Bo’, è random proprio! Però un seguito ci stava…

Mana.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: ehytherejay