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Autore: _Cramisi_    16/09/2012    3 recensioni
La trama principalmente parla di un mondo alla rovescia in cui i demoni sono schiavizzati agli umani.
Sesshomaru sarà acquistato da una ragazza particolare, cosa succederà fra loro?
Ci saranno amori non corrisposti e amori sofferti.
Dal I capitolo
Tutto comincia da una leggenda …
In un tempo lontano, una donna innamorata di un demone decise di seguirlo.
La loro era una storia da favola,almeno in apparenza, la donna era felice accanto al suo demone.
In seguito l’umana scoprì che il demone l’ingannava.
Trovò una pietra magica ed espresse quel desiderio che cambiò la struttura del mondo.
“I demoni usano gli umani e gli schiavizzano, da oggi in poi sarà diverso,. I demoni saranno proprietà degli umani”
La pietra esaudì il desiderio e inseguito si fuse nel corpo della donna.
In seguito a quell’evento la donna sparì.
C’è chi dice che sia morta.
C’è chi dice sia scappato e isolata.
Ci sono vari finali per questa storia ma non si sa quale sia la versione vera.
Sper di avervi incuriositi.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti ecco la nuova versione di Catene. (Sono cambiate sol poche cose)
Bhè bando alle ciance ecco a voi il 1°capitolo

1°:Nuova Vita


Tutto comincia da una leggenda …
In un tempo lontano, una donna innamorata di un demone decise di seguirlo.
La loro era una storia da favola,almeno in apparenza, la donna era felice accanto al suo demone.
In seguito l’umana scoprì che il demone l’ingannava.
Trovò una pietra magica ed  espresse quel desiderio che cambiò la struttura del mondo.
“I demoni usano gli umani e gli schiavizzano, da oggi in poi sarà diverso,. I demoni saranno proprietà degli umani”
La pietra esaudì il desiderio e inseguito si fuse nel corpo della donna.
In seguito a quell’evento la donna sparì.
C’è chi dice che sia morta.
C’è chi dice sia scappato e isolata.
Ci sono vari finali per questa storia ma non si sa quale sia la versione vera.

Camminava fiero e deciso,lui uno dei demoni più forti mai esistiti,andava incatenato e tirato con forza da due loschi individui,tuttavia la fierezza non lo abbandonava mai,camminava verso l'arena dove avrebbe dovuto battersi,dove si sarebbe deciso se fosse rimasto in vita o morto.  Lui aveva già imparato le regole di quel mondo alla rovescia:
1)i demoni appartengono agli umani
2)i demoni non possono ferire gli umani
3)i demoni devono ubbidire agli umani
le altre regole riguardavano i demoni gladiatori,cioè demoni che venivano fatti combattere all'ultimo sangue ed erano:
4)il demone vincitore deve uccidere il perdente
5)i demoni che non possono più combattere vanno uccisi
6)i demoni che si rifiutano di combattere saranno immediatamente puniti
Come era cambiata la vita da quando lui era nato,aveva vissuto secoli,eppure mai sarebbe arrivato a prevedere che l'infima razza umana avrebbe schiacciato i demoni relegandoli al ruolo di loro servi.

Si alzarono le grate e i due loschi uomini lanciarono il demone all'interno di quella grossa gabbia ,cadde in ginocchio ma subito si rialzò rivelando di essere un demone piuttosto giovane,dall'aspetto di un ragazzo di forse 20 anni,la pelle era bianca e diafana, i capelli argentei che riflettevano la luce come uno specchio,lunghi fino a metà coscia,gli occhi ambrati e infine i segni demoniaci,una falce di luna in fronte e due strisce rosate sulle guance e sui polsi,le orecchie erano a punta,come quelle di ogni demone in forma antropomorfa e infine il fisico scolpito quasi fosse una statua,asciutto e prestante messo in evidenza dalla maglietta aderente bianca che indossava,le gambe invece erano coperte da pantaloni bianchi rinchiusi in degli stivaletti marroni che creavano il famoso effetto a palloncino.
Oggi si sarebbe dovuto battere con un demone drago,sarebbe stato difficile lo avvertiva,quel demone aveva un aura molto potente. Fu riscosso dai suoi pensieri da il rumore delle grate che si aprivano rivelandogli,finalmente,il volto del suo avversario.
Un colpo di pistola diede via al combattimento seguito da boati e urla da parte della folla. I due demoni stavano immobili a fissarsi,cercando di captare un possibile punto debole dell'avversario,pochi secondi dopo erano a scontrarsi in aria,guardati con stupore dagli umani,che a mala pena potevano seguire i movimenti dei due combattenti. Sesshomaru partì all'attacco con la frusta di luce,ma il demone drago schivò facilmente. A quel punto anche il demone drago partì all'attacco con gli artigli sguainati. L’incontro continuava senza esclusione di colpi. I due contendenti continuarono a  incrociarsi a mezz'aria. Il demone drago aveva tre righe rosse sulla guancia , con alcune Goccioline che gli scendevano lentamente. Il demone lunare invece aveva qualche graffio sul braccio sinistro.Il demone drago allora partì all'attacco,Sesshomaru schivò e con un colpo secco si conficcò nell’addome del suo nemico . Il demone, approfittando del fatto che Sesshomaru non riusciva ad estrarre il braccio lo attacco, Il demone bianco,anche se con difficoltà schivò,con la conseguenza che l’attacco andò dritto sul braccio sinistro di Sesshomaru e glielo staccò di netto. Il demone bianco approfittò di quell'attimo in cui il suo nemico si era scoperto e con il braccio destro,trapassò ,il cure del nemico immettendogli in circolo il suo micidiale veleno,ed egli in pochi attimi morì. La folla esplose in un boato acclamando a gran voce il vincitore. Quei rumori,per un udito fino come il suo,era tortura,lui sapeva cosa lo aspettava aveva perso il braccio,e quindi per la legge umana lui non poteva continuare a combattere e quindi … doveva morire.

Apparve nell'arena un uomo con i capelli lunghi e biondi legati in una coda bassa,alto e abbastanza robusto,il suo corpo era fasciato da uno smoking nero,alzò un braccio,a quel gesto tutta la folla taque,dopo qualche minuto annunciò il nome del vincitore.

Terminati i festeggiamenti, tutti gli spettatori si alzarono e uscirono ordinatamente,fin che l’arena fu cmpletamente deserta.
L’ biondino si avvicinò a Sesshomaru e disse con un sorriso sadico
"Sai cosa ti aspetta adesso vero?Devo essere sincero un pò mi dispiace ci facevi guadagnare bene ahahahah"

Schioccò le dita e nell'arena apparve un uomo gobbo e deforme avvolto in una toga nera e con in mano un'ascia che pareva pesare più di lui. Il gobbo prese per i capelli il bel demone e lo iniziò a trascinare fuori dall'arena,arrivando in una spianata dove vi era un tronco reciso Il losco individuo gli appoggiò la testa sopra e alzo l'ascia,ormai per il bel demone era finita.
Si era rassegnato all'idea di morire ma a poco a poco un odore famigliare si fece spazio nelle sue narici,fu così che iniziò a scavare nella sua memoria per cercare il possessore di un così buon odore senza però riuscire a rintracciarne la fonte. Ormai,non aveva più importanza l'ascia scendeva inesorabile sul suo collo e in quel momento  pensò
“Che fine indegna,ucciso da un umano,avrei voluto morire in un combattimento”
 Chiuse gli occhi aspettando il colpo che avrebbe messo fine alla sua secolare vita.
Correva,erano appena terminati i provini,e lei,ovviamente,aveva ottenuto la parte della protagonista.
Lei era Eloise l'attrice più famosa, non che più giovane al mondo.
Attualmente risiedeva in una villa in periferia di Tokyo in Giappone per apparire in questo film,seguito da colui che viene considerato il talento nascente della regia.
Stava tornando a quella che momentaneamente era la sua dimora quando,lo vide, un demone completamente bianco era lo stesso demone che aveva visto quel lontano giorno.
Non esitò e corse verso quella bianca figura,quando arrivò notò che il demone stava per essere ucciso,senza esitare si gettò sul boia e gli fece cadere l'ascia di mano.
Il demone alzò molto lentamente la testa e si trovò una ragazza con lunghi,ricci capelli colore dell’ oro posta con braccia e gambe divaricate,come a volerlo proteggere.
“FERMO”
Un urlo trapanò il suo sensibile udito,il boia la guardò un po' perplesso poi scoppiò a ridere e infine disse:
”Ehi,tu perché mi hai impedito di uccidere quel demone?!”
Poi ad un tratto sbarrò gli occhi,come se l‘avesse appena riconosciuta, e di fatto era così.
“Ehi ma aspetta tu non sei quella famosa attrice...Eloise”
La ragazza rispose con determinazione:
”Si sono io”
Allora il boia assunse un espressione strana e pensierosa
”Senti io devo ucciderlo quindi fatti da parte”
 Eloise non sapeva cosa fare ma voleva assolutamente salvare quel magnifico demone,quindi propose:
“Cosa vuoi per lui?“
Il candido demone si stava infuriando,
“Come si permette questa umana di parlare di me quasi come fossi un oggetto?”
Il boia finse di pensarci un po’ e infine si decise a comunicare la sua decisione.
“Vorrei una nuova arma,ne ho visto una, ma costa tanto. Te lo vendo a 5000.000 yen ci stai?“
“Ci sto!“ esclamò con determinazione l’attrice.
La ragazza tirò fuori un bel gruzzoletto e lo consegnò al boia che se ne andò soddisfatto.
Sesshomaru si alzò calmo fino ad arrivare a sovrastare la ragazza, la squadrò da capo a piedi,senza leggervi traccia di paura o anche solo di soggezione.
Eloise dal canto suo era felicissima di aver salvato quella creatura così affascinate.
Il demone,invece,era in preda ad un conflitto interiore non sapeva se essere felice di essere vivo o sentirsi umiliato dato che quella ragazza lo aveva appena comprato.
Eloise fece cenno al demone di seguirla e lui così fece mantenendosi comunque,ad una certa distanza.
Camminarono per un po' fino ad arrivare alla zona ricca di Tokyo, era in una zona un po’ periferica, lì facevano capolino milioni di case enormi ma tra tutte ne appariva una più grande e più maestosa, la loro meta.
La ragazza estrasse le chiavi e aprì casa e invitò il demone a seguirla. Arrivati nel salotto si tolse la giacca e l'appese, poi rivolgendosi al demone:
”Vai di sopra seconda porta a destra c'è il bagno la vasca è già piena lavati ,questi sono i vestiti” Conclusa la frase gli porse degli abiti puliti.
Sesshomaru si accorse solo in quel momento di essere coperto di fango, così, per quel momento, avrebbe rinunciato a contrastare la ragazza.
Naturalmente non aveva gradito il  tono di comando di quell’umana,ma  in quel tempo erano gli umani che comandavano, avrebbe dovuto farci l’abitudine.
Sesshomaru si recò nel bagno e si immerse nell'acqua non sapendo bene cosa fare
Lui voleva essere libero,ma non poteva,in quel mondo i demoni o erano gladiatori o schiavi .
Lui ora cosa era?
Era lo schiavo di quella ragazza?
Non lo sapeva,
L’unica cosa di cui era certo è che era in debito, e in quel momento più che mai si sentiva umiliato e frustrato non riuscendo a mandar giù il fatto di dover qualcosa a un’umana.
Avrebbe dovuto ripagare il suo debito, e vi era un solo modo per farlo.
Però preferì aspettare e studiare quell'umana.
Al demone sovvenne un dettaglio, il buon odore che aveva sentito era di quella ragazza.
Come si chiamava?...
Il boia lo aveva detto il nome, poi ad un tratto gli venne un’illuminazione
“Eloise”
il suono di quel nome gli piacque molto. Sesshomaru si decise ad uscire dalla vasca e indossò gli abiti che gli aveva dato la ragazza e con una fascia si legò le sue due spade in vita.
La scena che si trovò davanti era meravigliosa Eloise era stesa su un grande divano di pelle nero posto davanti una grande finestra,la ragazza era distesa con un braccio piegato e appoggiato alla fronte e con l'altro che reggeva una specie di libro che leggeva con attenzione.
Piano si avvicinò finché la sua ombra non impedì alla ragazza di leggere costringendola a puntare gli occhioni verdi su di lui.

Eloise tentava di imparare le battute del copione che teneva in mano,ma tutto era vano,la sua attenzione veniva attratta inesorabilmente dalla sua immagine. Occupata a rimuginare su quei pensieri non si accorse che l’oggetto dei suoi pensieri le si era avvicinato. Dopo un po’ accorgendosi che la luce mancava alzò lo sguardo e incontrò i suoi occhi d’orati. La mente della ragazza venne inesorabilmente attratta da quegli occhi così magnetici e freddi, ma allo stesso tempo caldi e celavano al mondo la grande sofferenza e solitudine di quel demone.
Fu allora  che iniziarono anche i dubbi della ragazza.
Continuava a chiedersi come doveva comportarsi,
Il gelido demone sarebbe rimasto con lei o avrebbe voluto andarsene?!
Decise quindi di porre fine ai suoi dubbi domandando:
”Cosa vorresti fare?”
 
Il demone si avvicinò piano alla ragazza incuriosito da ciò che stava leggendo.
Quando si accorse che l’umana aveva alzato lo sguardo rivolgendolo a lui,aveva notato con molta sorpresa che gli occhi dell’umana cambiarono colore e poi quella domanda:
“Cosa vorresti fare?”
Lo sorprese, tanto che le pupille per un momento si dilatarono.
Quell’umana non aveva preteso di essere servita.
Non lo aveva trattato come un oggetto.
Eppure era quella stessa ragazza che lo aveva comprato dall’esecutore.
Davvero lo aveva fatto solo per salvarlo?
La verità era che non sapeva neanche lui come rispondere.
Aveva pensato a lungo a cosa fare.
Aveva due possibilità
La prima era di restare a servirla e così saldare il suo debito.
La seconda era andarsene.
“Si ma andare dove?”
Gli chiese una fredda e sarcastica voce nella sua testa
“Se uscirai verrai ricatturato e venduto, o molto più probabilmente ucciso”
Continuava a dirgli quella vocina sarcastica.
Comunque lui non era tipo da lasciare debiti in giro così,a malin cuore,scelse di rinunciare alla sua libertà e rimanere con l’umana. Un problema era stato risolto ma adesso doveva decidere come comunicarlo all’umana così si fece  lunghe decisioni e contorti giri mentali , fin che non fu proprio la ragazza a torglierlo dagli impicci domandando:
“Ti va di restare?”
Il demone  si limitò ad annuire.
Si stupì non poco nello scorgere tutte l emozioni che passavano negli occhi dell’umana,sorpresa felicità e … tante altre emozioni che non seppe definire.
Certo ne avvertiva l’odore , ma i sentimenti erano un mondo completamente estraneo a lui.

Eloise era stata sollevata dal sapere che il demone sarebbe rimasto con lei, però ,aveva paura di affezionarsi troppo a quel demone,che così facilmente gli era entrato nel cuore.
Preferì tornare a leggere il copione perché pensare, significava per lei rinvangare ricordi troppo dolorosi.
Così si limitò ad annuire distrattamente al demone .
 
Il demone vedendosi ignorato si sedette a terra con un ginocchio al petto e l’altro disteso e con la schiena appoggiata al divano.
 
I due stettero così per molto tempo ,fin che la chiesetta lì vicino suonò la mezza notte.
La ragazza al terminare del dodicesimo battito si alzò e si diresse verso la sua camera ,ma prima di sparire dietro l’uscio disse:
”Il mio nome è Eloise. Allora a fianco della mia camera ve ne è un'altra già pronta dormirai lì”
detto ciò sparì.
 
Sesshomaru appena l’umana fu sparita fece un sorrisetto,che assomigliava più a una smorfia pensando che quel nome fosse veramente bello
”Eloise ehh?”
Sussurrò senza nemmeno accorgersene.
Così rimasto solo poté finalmente riflettere sugli ultimi avvenimenti.
Si sentiva strano in presenza di quell’umana come se una forza invisibile lo spingesse verso di lei
Stava per recarsi nella camera che la ragazza gli aveva indicato quando un bagliore proveniente dal comò vicino al divano lo attrasse. Era un bellissimo anelo d’oro bianco semplice senza decorazioni,spinto dalla curiosità se lo infilò al dito,accorgendosi in seguito di non riuscire a toglierlo.
Decise di non pensarci più di tanto e percorrendo la scalinata e dopo il corridoio entrò in quella che da adesso in poi sarebbe stata la sua camera.
 
La mattina seguente Eloise si alzò stranamente calma e rilassata,era da tempo che non dormiva così,esattamente da quel giorno … a quel pensiero il viso di Eloise si rattristò fin che non si disse:
”Basta! Smettila immediatamente di pensarci”.
La giovane allora si recò nel suo bagno notando che il suo maggiordomo aveva già provveduto a riempire la vasca,si spogliò e si immerse rilassandosi e dimenticando per un breve periodo i pensieri che inevitabilmente le affollavano la mente. Terminato il bagno si recò nuovamente nella sua camera e scelse di vestirsi con un paio di jeans neri attillati lunghi e una camicetta rossa,rientrò in bagno si pettinò i capelli ancora bagnati e si mise una sottile linea di Eye-liner sugli occhi. Finite queste “complesse”operazioni scese di sotto,sentendo provenire dalla cucina,un buon odore di croissant alla nutella,lei non era come tutte le attrici fissate con la linea ,non faceva la dieta così in cinque secondi spazzolo tutto,dicendo al maggiordomo:
”Oggi mi aspetta una dura giornata devo essere in forze”
Egli conoscendo alla perfezione la sua “Padroncina” si girò e continuò il suo lavoro.
 
Il demone aveva sentito tutto,da quando si era alzata a quando era scesa al piano di sotto dal quale proveniva un nauseante odore dolciastro.
Dopo dieci minuti buoni decise di scendere,appena entrato nella stanza che gli umani chiamavano cucina vide la ragazza voltarsi e rivolgergli un caloroso:
”Buon giorno”
seguito da un sorriso che emanava tanta di quella luce da fare invidia al sole,per un attimo gli ricordò quello di Rin…

Rin,se la ricordava bene quella cucciola di uomo che per molto aveva viaggiato con lui.
Poi però,dopo la sconfitta di Naraku aveva deciso di lasciarla al villaggio di quella vecchia sacerdotessa. E lì aveva conosciuto un uomo e si era sposata,come era giusto che facesse. Ma lui non c’era stato era tornato sessanta anni dopo scoprendo tutte le persone che conosceva morte. Dopo tutto era comprensibile,per lui sessantenni equivalevano ad un attimo ma per gli umani …

Si impose di non pensarci dopo tutto ormai erano passati secoli.
Tornò a prestare attenzione all’umana che lo osservava preoccupata fin che la ragazza non domandò con fare innocente:”
Ti va di venire con me al lavoro Sesshomaru?”
Il demone mentalmente si chiese come facesse quell’umana a conoscere il suo nome,e in eguale modo curioso di sapere cosa fosse un attrice,naturalmente niente traspariva dal suo volto.
Aveva sentito il boia che avrebbe dovuto ucciderlo decantarla chissà … forse andando con lei avrebbe aumentato il suo bagaglio di conoscenze secolari così annuì.
 
La ragazza fu felice che il demone avesse accettato così con un cenno del capo gli fece cenno di sedersi e chiese:
”Cosa vorresti mangiare?”
Il demone si sorprese di quella domanda,ma come sempre non lo diede a vedere limitandosi a scoccare a quella strana ragazza un occhiata fredda e una tagliente risposta:
”Io non mangio del disgustoso cibo umano”
La ragazza allora gonfiò le guance e mise il broncio borbottando:
”Non è disgustoso”
 A Sesshomaru venne di nuovo anche se inconsciamente da paragonarla alla piccola Rin,Gliela ricordava in maniera pazzesca.
Gli sembrò quasi di tornare indietro nel tempo, esattamente a quel giorno in cui aveva cnosciuto quella bambina particolare.
Anche lei le aveva offerto del cibo, e anche lei aveva visto rifiutare la sua offerta.
Tornò a domandarsi come fosse possibile che una ragazza fredda e composta come quella avere certi atteggiamenti da mocciosa.
Vide la ragazza alzarsi ,infilarsi una giacchetta e uscire così senza fare rumore con il suo solito passo felpato la seguì.
Ad attender in giardino vi era una limousine nera, con in piedi davanti la portiera un uomo molto robusto vestito interamente di nero, se non fosse per il colletto della camicia che fuoriusciva dalla giacca.
Durante tutto il tragitto la ragazza se ne stava in silenzio a guardare fuori.
La giornata non era un gran che, il celo era grigio e nuvoloso, e presto aveva piovuto.
Alla ragazza le giornate grigie non piacevano, sembravano risucchiarle le energie
 
La ragazza arrivò poco dopo agli studi,e lì, ad attenderla vi era un uomo alto con capelli corti un po’ sparati e di colore nero,gli occhi erano di un colore molto strano per un umano,viola, viola come l’ametista schermati da un paio di occhiali sottili. Lo sconosciuto prese la mano della ragazza e con un gesto galante se la portò alla bocca dicendo:
”Piacere di conoscerla signorina Eloise, la sua fama la precede,io sono il regista di questo film sarà un vero piacere lavorare con lei”
La ragazza arrossì, ma lo mascherò subito.
“Eloise”
 Rispose con gentilezza:anche se con un certo distacco
”Anche io la conosco mister  Yohiro ,anche lei è famoso nel mondo dello spettacolo”
 
Il demone rimase ad osservare colei che da poco era divenuta la sua proprietaria scambiarsi convenevoli insieme a quel tale.
Sesshomaru apparentemente calmo teneva rinchiusa in se un’ira tale da fargli venire voglia di affondare gli artigli nel petto di quel misero umano,ma come sempre,si trattenne.
In realtà il demone era anche spaventato da ciò che stava provando.
Decise che quelle sensazioni non gli si adattavano e quindi le seppellì sotto una coltre di gelo. Notò che intanto Il regista ed Eloise si erano avviati e così li seguì,mantenendosi a distanza.


 Angolo autrice

Avevo già pubblicato questa ff ma non mi soddisfava a pieno per 3 motivi:
1)I capitoli erano pieni di errori(causa del fatto che la mia tastiera è spastica)
2)I capitoli erano troppo corti
3) capitoli erano a tratti banali
Non ho cambiato la trama principale, ma volevo sottolineare che nella mia fan fiction Inuyasha e Sesshomaru NON sono fratelli e che quindi lui non ha mai conosciuto Kagome.
Volevo anche dire che in questa fan fiction ci saranno tutti i pi ma alcuni cambieranno (non il carattere)

A parte questo spero che la storia vi piaccia.
Se  la recensite mi fate felice.
A presto (spero)
Kramizi.

  
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