Alla
tua indifferenza
e
a me, che ho dovuto affrontarla.
INDIFFERENZA
Mi
strappi i capelli
-serpi
e fili d'oro tra le dita-
mi
tagli la pelle
con
la furia delle labbra
e
dei denti.
Perle
bianche sul ventre
scivolano
tagliate
dalla tua foga.
L'indifferenza
degli dei
ci
guarda.
Ti
vede voltarti
per
gettare sale al mare
-l'hai
tolto dalle mie ferite-
Non
vedo il sole
dalle
finestre.
Hai
spento ogni luce,
tappato
ogni occhio.
Mi
hai lasciata sola nel buio
nella
catena del tuo odore.
* * *
Ecco,
ora mi metto le mani nei capelli, da brava scema che sono. Oggi
girovagavo a caso tra le cartelle del mio pc e ho trovato questa
poesia, che per qualche motivo a me ignoto, non era stata salvata
nella solita cartella delle poesie. Rileggendola avrei potuto
aggiungerla alla mia ultima raccolta ma ora non avrebbe senso, č
finita e chiusa, non potrei mai aggiungere un capitolo :D
Perciņ
ve la cuccate a parte ;D
Ecco,
spero vi piaccia, fatemi sapere! ;D
Alla
prossima
Lethe