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Autore: MXI    19/09/2012    13 recensioni
Una storia con protagonisti un principe e un servitore...
Un grande dilemma: la magia è buona o malvagia?
Grandi amicizie e grandi amori sbocceranno nella corte di Konoha!
Dalla storia:
[...] "Quel principe viziato è proprio detestabile" esplose sbattendo la porta che lo avrebbe portato nello studio di Jiraya che lo riprese,
"Ti avevo detto di lasciarlo stare, perchè non dai mai ascolto agli altri?"
"Perchè faccio quello che è giusto! E non mi sembrava fosse giusto lasciargli torturare quel povero ragazzo!"
Il medico sospirò consapevole che non sarebbe mai riuscito a far cambiare idea a quel ragazzo, era proprio cocciuto come suo padre.
Data la tarda ora il biondo si diresse verso la sua camera e si addormentò pacificamente, nonostante le brutte esperienze trascorse in quello che probabilmente era stato il giorno peggiore della sua vita.
Ma durante la notte, quando solo la luna rischiarava il cielo, una voce dal suono roco e spaventoso lo destò dal suo sonno,
"Naruto"
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Magic
Avevo iniziato a pubblicare questa storia insieme ad Eyr con l'account di 'yaoiste pazze' ma dati i numerosi impegni questa fic è stata abbandonata dalla mia compagna e quindi ho deciso, con il suo consenso, di rivederla ed iniziare a ripubblicarla su questo profilo.
Chiedo scusa a chi aveva iniziato a seguirla nell'altro account e spero che continuì a seguirla ^^
Ecco il primo capitolo revisionato!!

-MAGIA-
(Stregoni & Principi)

di MXI e EYR

Nel regno di Konoha comandava un Re di nome Fugaku Uchiha, aveva i capelli neri e la pelle diafana cha caratterizzava, da sempre, la sua stirpe.
Il suo viso, che nonostante la veneranda età aveva poche rughe, esprimeva sempre un cipiglio severo, burbero.
Nei suoi occhi neri, profondi come un pozzo senza fine, raramente ci si poteva leggere qualche espressione... Specialmente da quando sua moglie Mikoto era morta.
Il regno sotto la sua guida era riuscito a superare un era oscura dove governava minacciosamente la magia e gli stregoni incutevano terrore in ogni angolo.
Ma, nonostante ciò, c'erano ancora molte persone che segretamente praticavano le arti magiche e chiunque diventasse un sospettato di questo grave reato veniva arrestato, torturato e brutalmente ucciso.
Il sovrano non era rimasto solo, aveva un figlio che amava ed ammirava più di ogni altra cosa. Sasuke cercava sempre di fare del proprio meglio dando sempre il massimo in ogni cosa che faceva, soprattutto per non deludere le aspettative del Re, infatti nonostante avesse solo vent'anni, era già diventato cavaliere e si trovava a capo dell'esercito di Konoha.


                                                                                  *.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*

-Un nuovo arrivo-

 

Il sole era alto e illuminava con la sua splendida luce i territori sottostanti, il  cielo non era macchiata da neppure una nuvola, sembrava quasi che fosse stato dipinto da un pittore.

In tarda mattinata, dalla foresta che circondava la maestosa città di konoha uscì un ragazzo:

“Eccoci finalmente!” Esclamò, sistemandosi la sacca che portava sulla spalla, entusiasta di poter iniziare una nuova vita.

Con i suoi occhi azzurro mare fissava con rinomata speranza il cielo e i suoi capelli biondi facevano invidia al sole che splendeva sopra di lui e sembrava lo ammirasse in silenzio. 

La pelle brunita era accarezzata dai tiepidi raggi e con una buona sensazione nel petto riprese il suo cammino.

Quando si trovò pressa poco sotto le mura iniziò a correre, con un sorriso smagliante ad illuminargli il volto, impaziente di vedere e di scoprire quella maestosa città che tutti veneravano e temevano.

Trepidante perchè finalmente avrebbe visto qualcosa di diverso dal suo paese natio, caratterizzato solamente dai lunghi pomeriggi passati nei campi.

Ad un tratto si bloccò, guardandosi intorno notò che le vie, rinomate per i loro mercati e la loro vivacità, erano deserte e nessun rumore aleggiava nell’aria.

-Ma dove sono finiti tutti?!- non appena finì di formulare il pensiero si vide tagliare la strada da un bambino, andava così veloce che riuscì a scorgere solamente i folti capelli neri e i vestiti stracciati.

- Capirò dove sono finiti tutti, o non mi chiamerò più Naruto! – Quindi incominciò a correre nella direzione dove era sparito il fanciullo.

Non fece nemmeno in tempo a girare l’angolo che arrivò in una piazza, nella quale sembrava esserci tutta la popolazione della capitale, che stava acclamando il sovrano.

Naruto, prestando attenzione ai brusii continui della gente, capì che i cittadini si stavano congratulando per la decapitazione di un ragazzo sospettato di stregoneria.

Il biondo ebbe un fremito, non vedeva gloria in quel gesto ma solo codardia ed ignoranza.

Con agilità superò la marmaglia di gente che gli bloccava il cammino e riuscì a vedere il podio dove era stato ucciso l’innocente, fece appena in tempo a vedere le guardie del re che mettevano il corpo ormai inanimato dentro un sacco.

“Che questo episodio serva di lezione a tutti, questo ragazzo di nome Thomas era stato accusato di aver praticato incantesimi andando contro le leggi di Konoha.

Per questo io, Fugaku Uchiha, ho liberato la città da questa minaccia”

Naruto arricciò le labbra in forma di disgusto, gli era stato detto che il re era giusto ed imparziale, ma quest’azione gli era sembrata solamente barbarica e priva di ragione.

“Quando giunsi per la prima volta in questo regno lo trovai nel caos e sotto la tirannia della magia, ma dopo una lunga guerra questa minaccia fu debellata e la grande Volpe catturata; festeggiamo oggi questo ventesimo anniversario”.

Il pubblico stava per lasciare la ,quando un lamento pieno di disprezzo si levò dalla folla:
“C’è soltanto un male in questa terra! SEI TU! Hai preso mio figlio … Ma te lo prometto prima che le celebrazioni giungano al termine tu proverai il mio stesso dolore. Occhio per  occhio, dente per dente, figlio per … Figlio!”

“Arrestatela!!!”

A quella minaccia la vecchia incominciò a mormorare parole che Naruto non riusciva a comprendere poi, in un secondo, la strega svanì.

Il re, con uno sguardo seccato ma consapevole di essersi trovato dinnanzi una strega, si voltò e facendo svolazzare il mantello rientrò nel palazzo.

Il biondo, ancora scioccato dalla maledizione appena sentita, rimase a fissare con sguardo vuoto la gente che abbandonava il luogo dell’esecuzione chi soddisfatto e chi spaventato dalle parole della vecchia.

Quando anche l’ultima persona sparì dalla sua vista il ragazzo riprese la sua ricerca: trovare le stanze di Jiraya, il medico di corte.

Non sapendo da dove iniziare si avvicinò titubante all’ entrata del castello, osservò attentamente il marmo bianco che costituiva l’arco e i due ventagli rossi disegnati ad arte in ogni pilastro.

Davanti al portone c’erano due guardie:

“Sapete dirmi dove trovare le stanze di Jiraya?” Chiese con garbo il ragazzo, per tutta risposta uno dei due uomini indicò col dito una rampa di scale dietro di loro:

“Grazie mille!” Con un sorriso stampato sulle labbra salì velocemente gli scalini.

Il ragazzo arrivò in cima col fiatone e si trovò davanti una porta con sopra un cartello:

 

- Jiraya, medico di corte.

Accesso consentito solo ai reali e alle belle donne –

 

Il biondo inarcò le sopracciglia dopo aver letto le parole scritte e sperò che lui potesse entrare lo stesso, quindi, dopo aver bussato ripetutamente, entrò.

Appena varcata la soglia non poté non esaminare, allibito, l’abitacolo che gli si parò davanti.

Al centro della stanza c’era un tavolo dove, probabilmente, si consumavano i pasti ma che al momento era sommerso da strane ampolle, attaccati alle pareti c’erano delle credenze piene di provette e libri.

Ripresosi chiamò a gran voce:

“C’è nessuno? Signor Jiraya è in casa?” Quando il biondo terminò questa frase un uomo dai capelli lunghi e bianchi vestito con una lunga toga rossa si affacciò dalla scala su cui si trovava:

“Chi c’è?!” Chiese, ma essendosi sbilanciato per vedere meglio, l’appoggio su cui era cedette e precipitò.

Tutto accadde in un secondo, gli occhi di Naruto divennero rossi come il fuoco e velocemente notò un letto che come per magia si spostò sulla traiettoria di volo di Jiraya, che cadde su di esso.

Subito dopo lo sguardo del ragazzo tornò normale e aiutò l’uomo ad alzarsi.

“Ma...” Chiese appena si fu ripreso “Tu chi diavolo sei!?”

Il primo capitolo è terminato!!!! Come alcuni di voi avranno notato la trama di base è ispirata al telefilm Merlin ma con il passare dei capitoli le avventure cambieranno totalmente dalle originali u.u (a parte qualche dettaglio)

PER FAVORE DEDICATE UN MINUTO A COMMENTARE

GRAZIE!!!




   
  
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