Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: madeitpossible    19/09/2012    12 recensioni
"..Rick, passando davanti a una gelateria/bar le promise che il giorno dopo, sarebbero andati li, perché era un posto meraviglioso ed il gelato era buonissimo.."
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
vyhbunjkm,

Finalmente erano riusciti a scappare da New York per un fine settimana.
Da quando si erano messi insieme, Rick più volte le aveva proposto di andare a passare un weekend negli Hamptons, ma c’era sempre un omicidio da dover risolvere e ogni volta dovevano rimandare.
Era ottobre ed il clima era perfetto. Non c’era troppo freddo, ma non faceva neanche caldissimo.
Avevano deciso di partire venerdì di primo pomeriggio e sarebbero tornati domenica sera. Un po’ di tempo tutto per loro. Solo loro due.
Il primo giorno passò velocemente, tra Kate e tutti i vari commenti che fece sull’enorme casa di Rick, tra un tuffo nella piscina, la sistemazione dei vestiti, una doccia e la preparazione della cena. Il dopo cena fu molto tranquillo: andarono a fare una passeggiata per il centro, e Rick, passando davanti a una gelateria/bar le promise che il giorno dopo, sarebbero andati li, perché era un posto meraviglioso ed il gelato era buonissimo.
E adesso erano li, in quella gelateria, come promesso dallo scrittore.
Lei non aveva fame, ma Rick l’aveva obbligata a prendere una coppetta con almeno un gusto. Accettò e mentre lei teneva occupato un tavolino, lui andò a prendere i gelati.
Tornò con un cono enorme e una coppetta molto più piccola.
Le aveva preso il suo gusto preferito: menta.
Rick invece si era preso tre palline diverse: cioccolato, fragola e fiordilatte.
Si sedette al tavolino che non era per niente grande, le loro gambe si toccavano sotto di esso.
La notte precedente avevano fatto l’amore in piscina e poi di nuovo ancora nell’enorme lettone di Castle.
Kate sembrava insaziabile.

Anche in quel momento, mentre erano nella gelateria, con altra gente che li poteva benissimo vedere, lei lo provocava, leccando la menta direttamente dalla coppetta, senza usare il cucchiaino. Lo guardava con quella malizia che lo faceva esasperare. Se avesse continuato a fissarlo negli occhi, Rick avrebbe dovuto agire. E lei lo sapeva che gli faceva quest’effetto. Lo provocava per capire fin quanto si sarebbe spinto.
Ma non si ricordava, forse che aveva davanti Rick Castle?
Erano uno di fronte all’altro, e Kate era ancora intenta a fargli il piedino sotto il tavolino e a leccare il gelato, quando Rick si alzò e si sedette accanto a lei.
Ora erano molto più vicino e Kate sentì i bruchi esplodere nel suo stomaco e trasformarsi in farfalle. In quei mesi si erano evoluti molti bruchi, dentro di lei.
Trattenne per un attimo il fiato quando si rese conto che la mano di Rick non era più sul tavolino, ma era sulla sua gamba.
Era lui ora a provocarla, alzando le sopracciglia e fissandola negli occhi.
Kate sentì il caldo, diffondersi in tutte le parti del suo corpo. Partendo dal famoso punto strategico dove Nikki teneva la pistola in “Naked Heat” per arrivare a colorire di un rosso pomodoro anche le sue guance. Ma a Rick non bastò vederla avvampare in quel modo. Voleva
sentire il calore di Kate.
Sfortunatamente la detective, non si ricordava di aver indossato un vestito quel giorno. Lo scrittore invece non lo aveva dimenticato affatto. Sentiva le dita di lui camminarle come delle formichine, sulla gamba destra.
Andavano lentamente e ogni tanto tornavano indietro. Kate dovette abbassare lo sguardo. Sentiva la sua eccitazione aumentare sempre di più. Si rese conto però che abbassare lo sguardo significava darla vinta a Castle e lei non voleva. Non stavolta.
Rialzò lo sguardo e Rick vide una strana luce nei suoi occhi.
Sentì la mano di Kate, sulle sue dita. Gliele prese e le tirò sempre più vicino al punto strategico. La detective si morse il labbro e Rick le disse di smetterla di mordersi sempre il labbro. Kate sapeva che lo eccitava da morire.
La mano di Rick ora, era a contatto con le mutandine della donna. Lei mollò la presa delle dita, voleva vedere e
sentire cosa avrebbe combinato da solo.
Rick iniziò a scorrere il dito indice su e giù. Dopo poco sentì che le mutande erano leggermente bagnate. La cosa lo eccitava sempre di più e si impose di mantenere un certo contegno, essendo in un luogo pubblico. Ma già iniziava a fantasticare su cosa avrebbero fatto una volta arrivati a casa.
Non smise di torturarla però. Kate aveva sempre più voglia di sentire Rick, dentro di sé.
Lui guardandola negli occhi, che ora erano leggermente chiusi, capì la sua voglia e scostò le mutandine.
Continuava questo strofinamento, ma questa volta a contatto con la sua pelle. Era un lago. Avrebbe voluto immergersi completamente in lei.
Fece entrare il dito indice e vide Kate chiudere completamente gli occhi per godersi quel momento. Sapeva benissimo, lo scrittore, che l’unica cosa che desiderava la sua donna in quel momento era raggiungere l’orgasmo.
Quindi per fargliela pagare della precedente informazione, tolse il dito e la lasciò insoddisfatta.
Kate lo guardò con la sua occhiata severa e Rick si mise a ridere.
Amava il suo odore e quindi si annusò il dito. E chiuse gli occhi, come per assaporarlo meglio.
La detective vide gli occhi di Rick illuminarsi e dentro di sé, si chiese cosa avesse intenzione di fare.
Lo vide avvicinare il famoso dito indice verso la sua coppetta alla menta ed in seguito lo scrittore lo immerse completamente nel gelato, leccandoselo infine.
Ora Rick era curioso di vedere la mossa di Kate.
Sapeva che adesso toccava a lei.
La vide prendere molto lentamente il cucchiaino di plastica blu e prendere con esso proprio la parte nella quale Rick aveva immerso l’indice.
Se lo portò lentamente, molto lentamente, tenendo lo sguardo fisso sul suo uomo, alla bocca e poi lo mangiò di gusto.
Lui rimase esterrefatto. Sentiva l’eccitazione crescere sempre di più. Fino a quel momento era riuscito a trattenersi, ma in quel momento voleva solo possedere la sua donna, che lo torturava pian piano e che rispondeva a tono, alle sue provocazioni.
D’impulso la baciò e quel bacio non aveva nulla di casto e puro.
Kate si staccò velocemente e gli ricordò in che posto erano.
Cosi la prese per mano e la condusse verso casa.
La coppetta alla menta e il cono enorme, alla fine non furono mai finiti e la gelataia, quando li buttò nell’immondizia, si chiese perché la gente doveva farle sprecare del gelato, se poi non lo mangiava.




Commento:
Grazie al mio lamponcino preferito e a Etta ( ti ho dato un soprannome, non so se lo sai.) per aver letto in anteprima.
Questa però la dedico a Barbara. Lo avevo detto e l'ho fatto! :)
A presto.
Madeitpossible.
  
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: madeitpossible